[Redditolavoro] ABBASSO LE PARROCCHIE NELLE FABBRICHE, W LA COALIZIONE OPERAIA

frank ficiar frficiar at hotmail.com
Mon Dec 17 16:53:47 CET 2007



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COALIZIONE OPERAIA SI, STRUMENTALIZZAZIONI DI SIGLA NO!!!


Ci vorrebbe un po' di rispetto in relazione al tentativo che fanno gruppi di operai collocati nelle fabbriche per UNIRSI SULLA BASE DEI LORO INTERESSI MATERIALI NELLA LOTTA CONTRO LA DISTRUZIONE DEL CCNL OGGI COSI' PESANTEMENTE ATTACCATO spingendo in avanti i loro colleghi sulla base della chiarezza degli interessi operai rispetto ai padroni e alla burocrazia sindacale, organizzando scioperi e picchetti favorendo l'esperienza e la partecipazione di una nuova leva di giovani operai entrati negli ultimi anni che non hanno le sconfitte precedenti nel groppone .

E' un dato di fatto che si stà allargando la forbice fra i genuini interessi sui quali gli operai sono chiamati a lottare(salari alla fame, morti e feriti nella produzione, orari dilatati ecc) e gli interessi dei padroni (allargare e allungare lo sfruttamento di ore lavorate, tenere orari allo spasimo per pagare al minimo i salari) e sindacalisti e burocrati che accettando le "compatibilita'" padronali sono chiamati a prevenire, blandire, circoscrivere, non far esplodere le contraddizzioni oggettive che allignano nella base degli operai. Vogliamo aggiungere per quello che possimo riferire direttamente chequi a Modena le iniziative di sciopero stanno proseguendo bene, gli scioperi di martedi' scorso con picchetto alla Ferrari e la stessa iniziativa( anche se solo di 2 ore) per la sicurezza e in solidarieta' agli operai colpiti di Torino ha vista una forte partecipazione, e sinceramente non ci dispiace che nessun operaio abbia seguito la iniziativa dello slai-cobas modena che ha di nuovo fatto un tonfo nell'acqua, proprio perche' di nicchia, velleitaria,  e calata dall'alto.
Chi stà in fabbrica con occhi lucidi sa bene che non e' tempo per atti di sbruffonagine, ma di ricostruire una nuova forza operaia dalle macerie lasciate dagli opportunismi, indiuvidualismi e linee sbagliate tenute negli ultimi anni di arretramenti, uno scenario reale nel quale sono immersi gli operai ribelli ovunque collocati con il quale fare i conti. Non riconoscere questa pesante situazione significa ululare alla luna, fare dei piani completamente staccati dalla realtà operaia. Spesso si criticano i sindacati confederali perche' fanno le iniziative sopra la testa degli operai, non coinvolgendoli, facendo si' che poi la adesione e la forza che possono mettere gli operai stessi risulti spuntata, e alla fine la scusa tipica che tante volte abbiamo sentito: ma gli operai non lottano ecc ecc.

Ecco precisamente questo è sommamente deletereo per costruire una vera coalizione operaia dal basso per sbugiardare chi ci frena sia nel campo dei padroni che nel campo dei sindacalisti piu' o meno compromessi. Ma proprio qui ci sembra che tocchi, e fa' a pugni con la realtà, tutto il discorso dell'esponente dello slai-cobas rilevando  una completa ignoranza sul tentativo di organizzazione trasversale alle sigle degli operai oggi nelle fabbriche, particolarmente del gruppo Fiat. La cosa si sorprende anche un po' visto che anche a Termoli e pomigliano la componente slai-cobas ha fatto e organizzato gli scioperi assieme alla componente Fiom sia sul CCNL che sui licenziamenti degli interinali.

Forse  l'esponente slai-cobas crede di strumentalizzare le lotte operaie di questi tempi per un tornaconto momentaneo di sigla, rispondiamo che abbiamo altro da fare che seguire le sue beghe da bottegaio e rispondiamo con le lotte e con gli scioperi che sapremo fare per bloccare i piani dei padroni a partire dalla Fiat.

Rileviamo pero' che e' un gioco quello dell' esponente slai-cobas che rileva una totale estranietà di classe (piccolo-borghese deleterea) da una parte, ed una reale volontà di ergersi senza nessun riscontro, a condottiero  delle vaste masse operaie rivoluzionarie. Infatti per sminuire cio' che "bolle" a Melfi (che ha tra l'altro 4 avanguardie reali licenziati) si fà riferimento al fatto che  la uil  ha ricevuto in elezione di rsu tanti delegati ed e' la prima formazione sindacale in fabbrica, nascondendo la volontà Fiat di "normalizzare" quello stabilimento dopo la rivolta dei 21 giorni, nascondendo cio' che va' approfondendosi proprio in queste settimane con la richiesta di turni aggiuntivi e il riutilizzo dei licenziamenti per prevenire una nuova ribellione di vasta portata.

OPERAI CONTRO
SEZ. MODENA 17-12-2007

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