[Redditolavoro] nasce bastamortesullavoro

Slai Cobas Taranto cobasta at libero.it
Thu Dec 6 17:33:50 CET 2007


la rete nazionale sulla sicurezza sui posti di lavoro decisa nell'assemblea 
nazionale tenutasi a roma il 26 ottobre scorso
comincerà a operare in maniera congiunta secondo le decisioni prese a roma
dalla prossima settimana il verbale dell'importante riunione sarà diffuso in 
rete e come opuscolo
su tutti i posti di lavoro e tra tutte le realtà dei lavoratori, 
associazioni ecc che sono o possono essere interessate per allargare al 
massimo la rete
partirà una mailing-list e a gennaio si terrà una nuova riunione nazionale 
apergta a tutti
 la data e il luogo della riunione sono ancora da definire)
partiranno una serie di manifestazioni nei luoghi simbolo della morte sul 
lavoro in una campagna lunga che sfocerà in una manifestazione nazionale a 
giugno

per gli operai, lavoratori  e tutte le forze interessate
riproponiamo il comunicato finale della assemblea di roma
:44 AM
Subject: Com. assemblea sicurezza


> QUESTO PRIMO COMUNICATO SULL'ASSEMBLEA DEL 26 OTTOBRE A ROMA E' BENE CHE 
> VANGA RILANCIATO NELLE VARIE RETI, con l'aggiunta eventuale di altri 
> comunicati fatti dalle varie realtà presenti.
>
> Stiamo trascrivendo tutti gli interventi che saranno messi in rete e 
> raccolti in un bollettino.
>
> Un saluto, Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
>
>
> COMUNICATO
>
> Ha avuto una buona riuscita l'assemblea nazionale per la sicurezza sui 
> posti di lavoro tenutasi a Roma il 26 ottobre scorso su proposta dello 
> Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto e dell'Associazione 12 
> Giugno Familiari vittime del lavoro all'Ilva di Taranto.
> Una proposta che aveva raccolta l'adesione già nella copromozione 
> dell'Assemblea Lavoratori Autoconvocati (che raccoglie circa una 
> cinquantina di delegati), del Comitato 5 aprile di Roma, del Sindacato 
> Lavoratori in Lotta di Napoli e l'adesione e sostegno del Coordinamento 
> nazionale lavoratori e rappresentanti per la sicurezza Conarls, del Nodo 
> per il Lavoro sicuro della Sinistra Europea, di Peacelink, e di numerose 
> altre realtà, a titolo individuale o collettivo.
> Nonostante il silenzio assordante dei mass media, compreso Il Manifesto e 
> Liberazione, nonostante la montatura giudiziaria di qualche giorno prima 
> contro lo slai cobas per il sindacato di classe di Taranto, Melfi ed altre 
> città, che ci ha privato di strumenti essenziali (computer, materiali, 
> indirizzi) nella fase finale dell'organizzazione dell'assemblea, la 
> presenza a questa assemblea è stata molto rappresentativa e variegata.
>
> Operai, lavoratori, strutture sindacali, provenienti da Ilva, Dalmine 
> Bergamo, Marcegaglia Milano, Telecom Roma Marcegaglia Milano Marcegaglia 
> Milano, Sirti Telecom Roma, Cantieri Navali Palermo, Enichem Ravenna, 
> Petrolchimico Venezia, , SLL Napoli, Ceme spa, Poste, Cantieri Megaride 
> Roma, appalti comunali di Taranto, Enel Napoli, una forte e variegata 
> presenza degli RLS delle Ferrovie, l'Orsa, il Conarls, lav. Comune di 
> Palermo, precari scuola, Ist. Tumori di Milano, Edili Roma, Associazione 
> Esposti Amianto di Venezia, Autoservizi Gherra Torino, Ispesl Roma, 
> Ispettorato del Lavoro Taranto, Associazione vittime armi elettroniche e 
> tecnologiche, Red Block studenti Università palermo, ed altre realtà 
> provenienti da città come Perugia, Siena, ecc..
> Erano presenti anche Miliucci del Cobas Confederazione, Red Link, Teoria & 
> Prassi, ecc.
> Presenti inoltre alcuni giornalisti, scrittori e artisti impegnati sul 
> tema.
>
> Vista la presenza così articolata, l'introduzione dello slai cobas Taranto 
> è stata breve e sintetica per tracciare soprattutto la genesi di questa 
> assemblea, i suoi scopi e obiettivi, già in parte indicati nella 
> convocazione.
> E' stata un'assemblea di lavoro, di testimonianze, di socializzazione 
> delle esperienze e delle lotte fatte su questo terreno, di messa in rete 
> di un lavoro comune, per contribuire ad un salto di qualità del movimento, 
> attraverso manifestazioni nei luoghi simbolo delle morti in fabbrica, 
> dello sfruttamento e della precarietà e la proposta di un'iniziativa di 
> Legge di Iniziativa Popolare per un confronto/scontro con governo e 
> istituzioni che veda protagonisti gli operai, i lavoratori, gli Rls, le 
> Associazioni familiari, i Comitati per la salute, ecc.
> Dopo l'introduzione vi è stato un numero elevato di interventi, oltre 20. 
> Attraverso questi interventi è venuta forte la denuncia della pesantezza 
> del costo di vite operaie pagate sull'altare del profitto del capitale e 
> delle responsabilità della precarietà sancita dalla Legge Biagi; la 
> denuncia degli ostacoli e dei licenziamenti che colpiscono i lavoratori e 
> gli Rls che si battono sui posti di lavoro per il rispetto della 
> sicurezza; le responsabilità dei governi, sia quello precedente di 
> Berlusconi sia l'attuale, del peggioramento di questa situazione - 
> l'accordo governo-sindacati su pensioni e welfare attraverso la 
> detassazione degli straordinari e la conferma della precarietà non fa che 
> alimentare le condizioni che provocano morti e infortuni; l'estensione dei 
> pericoli per la vita e la salute dei lavoratori anche al di fuori delle 
> fabbriche e dei cantieri, dai call center alla scuola, dal pubblico 
> impiego alla telefonia, ecc.
>
> E' stato denunciato come la montatura giudiziaria in corso alla Fiat Sata 
> di Melfi, comprensiva dei licenziamenti di lavoratori e delegati scomodi, 
> avvenga anche contro l'esposto/denuncia e l'inchiesta fatta contro il 
> TMC2, sistema di sfruttamento invalidante per gli operai .
>
> E' stata poi espressa solidarietà al sindacalista della Fillea di Napoli 
> licenziato dalla Cgil, particolarmente attivo nella denuncia della 
> mancanza di sicurezza sui cantieri edili.
>
> Negli interventi è emersa un'analisi critica del Testo Unico sulla 
> sicurezza fatta direttamente dai lavoratori, pur apprezzando alcuni punti 
> che si possono utilizzare.
>
>
> Un momento significativo ed emozionante dell'assemblea è stato 
> l'intervento di Franca Caliolo dell'Associazione 12 Giugno di Taranto e 
> Brindisi, moglie di uno degli ultimi operai morti all'Ilva di Taranto, 
> fabbrica che ha il triste primato nazionale di omicidi bianchi, che ha 
> portato tutta la trasformazione del dolore in forza dei familiari e la 
> volontà di dare risalto e significato alle vite operaie e agli operai 
> morti sul lavoro, con un impegno di lotta e di proposta che grida forte 
> "Basta morti", basta famiglie devastate da una fabbrica e un sistema che 
> uccide.
>
> All'assemblea sono arrivati anche saluti e adesioni del Pres. Della 
> Regione Puglia Niki Vendola, del Pubblico Ministero del processo alla 
> Fincantieri di Venezia, del Giud. Casson, del Proc. della Repubblica di 
> Taranto Sebastio e i contributi scritti sulle gravi sentenze di 
> assoluzione del Petrolchimico di Manfredonia e di Brindisi di Medicina 
> Democratica, dell'Associazione Familiari vittime del Petrolchimico 
> Brindisi; così come un contributo per la definizione della Proposta di 
> legge dell'Avv. Stefano Palmisano di Brindisi.
>
> Franco Mari responsabile del Nodo per il Lavoro sicuro della Sinistra 
> Europea, ha valorizzato la necessità di un rapporto unitario che tenga 
> conto delle differenze di opinioni e posizioni esistenti (ad esempio  sul 
> TU sulla sicurezza e sul rapporto con il governo) che punti ad allargare 
> la rete e a dare un ruolo sempre più promozionale alle Associazioni 
> familiari. Dante De Angelis ha parlato della grande lotta contro i 
> licenziamenti in Ferrovia, della Cassa di resistenza, della necessità 
> della formazione, dell'opportunità di sfruttare ogni spiraglio di 
> confronto anche con l'attuale governo per imporre le proposte dei 
> lavoratori e strappare risultati concreti, nello stesso tempo però ha 
> denunciato come si sia cercato da parte di padroni e sindacati confederali 
> di isolare coloro che lottano per la sicurezza utilizzando anche paure e 
> posizioni arretrate esistenti tra i lavoratori.
> Tanti sono stati i temi trattati, sono state sollevate anche situazioni di 
> fabbriche in cui dilaga la morte nel silenzio, come sono i 100 morti della 
> Goodyear di Roma.
>
> E' stato facile per gli organizzatori trarre le conclusioni operative 
> dell'assemblea stessa.
>
> Viene costruita la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro, 
> che raccoglie le forze presenti all'assemblea, che sono anch'esse spesso 
> già "rete": L'Assemblea lavoratori Autoconvocata, il Coordinamento RLS 
> delle ferrovie, lo Slai cobas per il sindacato di classe delle diverse 
> città e posti di lavoro, il Comitato 5 aprile di Roma, il Sindacato 
> Lavoratori in Lotta, le Associazioni Familiari di Taranto, Brindisi.
> Viene creato un sito: www.bastamortisulavoro, un indirizzo comune di posta 
> e mail cui possono affluire materiali, informazioni, proposte, e che 
> realizzi un indirizzario e mail nazionale, così come un indirizzario di 
> avvocati, magistrati, ispettori, operatori sanitari, giornalisti, artisti, 
> che vogliono sostenere la Rete e contribuire e partecipare alle sue 
> iniziative.
>
> La seconda proposta è relativa alla costruzione di una marcia o carovana 
> di 20 manifestazioni di rilievo nazionale, dall'Ilva alla Goodyear, 
> dall'Atesia a Porto Marghera, dal Porto di Ravenna ai Cantieri Navali, 
> ecc.. Posti che saranno proposti e definiti dai partecipanti alla Rete 
> nelle prossime settimane. Manifestazioni, comprensive di blocchi e 
> occupazioni, concerti, teatro, ecc.,  per la cui realizzazione  saranno 
> chiamate tutte le realtà partecipanti attualmente alla Rete, con un ruolo 
> primario delle Associazioni familiari e dei lavoratori e RLS.
>
> Terzo, la Legge di iniziativa popolare. La bozza presentata 
> dall'Associazione 12 Giugno verrà integrata con la partecipazione di tutti 
> in una forma definita e autonoma dai governi , per rappresentare il punto 
> di vista comune di coloro che subiscono sulla propria pelle le morti da 
> lavoro, i tumori, le malattie professionali, le invalidità, ma anche le 
> lungaggini di una Giustizia e di leggi che non danno giustizia.
> Questo lavoro sfocerà in una nuova assemblea nazionale - data indicativa, 
> il 19 gennaio - che deciderà in il piano pratico di azione comune.
>
> E' stato ribadito che la Rete non è assolutamente escludente, ma punta ad 
> essere includente di tutte le energie di organizzazioni e singoli che 
> vogliano realmente "metterci la faccia"; una Rete trasversale non perché 
> mediata nei suoi contenuti e forme, ma perché è trasversale lo scontro tra 
> chi sostiene la logica del profitto e della precarietà, non si impegna 
> realmente su questo fronte, e chi invece combattivamente conduce questa 
> "guerra" dove i morti sono da una sola parte.
>
> Come iniziativa immediata è stato deciso di portare nello sciopero del 9 
> novembre, con striscioni e/o volantini, la lotta contro gli omicidi 
> bianchi e la sicurezza, che manca dalla piattaforma di convocazione dello 
> sciopero stesso; così come è stata deciso che un rappresentante della Rete 
> parteciperà insieme a Dante De Angelis Conarls ad un incontro con il 
> governo sul TU sulla sicurezza.
>
> Rif. Provvisori:


> cobasta at libero.it - 3471102638
> > Resoconto e comunicato a cura di Slai cobas per il sindacato di classe 
> > di
> Taranto
>
>
> 28.10.07
> 




More information about the Redditolavoro mailing list