[Redditolavoro] licenziamenti e repressione.

Slai Cobas Taranto cobasta at libero.it
Wed Dec 5 08:38:57 CET 2007


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>  serve una giornata
>> nazionale di lotta su tutti i posti di lavoro e nelle piazze contro tutti 
>> i
>> licenziamenti alla fiat, contro la montatura giudiziaria in corso  e 
>> contro
>> ogni repressione contro le lotte e le organizzazioni sindacali e 
>> politiche
>> dei lavoratori.
>>
>>
>> Slai COBAS per il sindacato di classe
>>
>> cobasta at libero.it - Telefax 099-4792086 -Cell. 347-1102638
>>

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>> Una folta delegazione di operai e lavoratori appartenenti allo slai cobas
>> per il sindacato di classe, al Sindacato Lavoratori in Lotta, 
>> all'Assemblea
>> Lavoratori Autoconvocati ha partecipato alla manifestazione tenutasi 
>> sabato
>> 1° dicembre alla Fiat Sata, in rappresentanza di uno schieramento molto 
>> più
>> ampio di lavoratori, delegati appartenenti ai sindacati di base e alla 
>> Fiom,
>> cgil, e di associazioni politiche che hanno aderito all'appello. Ai 
>> cancelli
>> della Sata erano presenti rappresentanti dei Carc, Proletari comunisti e 
>> del
>> Coordinamento per l'unità dei comunisti, Associazione solidarietà 
>> proletaria
>> La manifestazione aperta da tre striscioni che dicevano: "Giù le mani dal
>> sindacalismo di classe e di base, gli operai licenziati alla Fiat, a 
>> Melfi
>> come a Pomigliano, devono rientrare, la montatura giudiziaria e la
>> repressione deve finire", ha visto un susseguirsi di interventi, seguiti 
>> con
>> attenzione da numerosi operai, a fronte dello schieramento intimidatorio 
>> di
>> polizie e carabinieri e vigilanti interni alla Sata, che hanno denunciato 
>> le
>> condizioni di vita e di lavoro la repressione di Stato, l'attacco Fiat a
>> Melfi, a Pomigliano e nelle altre fabbriche, il governo e i sindacati
>> confederali, e riaffermato la necessità del sindacato di classe e la 
>> lotta
>> per la trasformazione sociale e il potere operaio.
>> Abbiamo affermato che "i veri "terroristi" sono chi ci accusa e lo fa per
>> creare un clima di terrore alla Fiat come su tutti i posti di lavoro, per
>> imporci salari sempre più bassi, orari sempre più lunghi, lavoro precario 
>> e
>> sfruttamento, attacco alla nostra salute prima con il TMC2 poi con il
>> "TMC3".
>> Vogliono imporci l'accordo governo/padroni/sindacati confederali su 
>> pensioni
>> e welfare che alla Fiat Sata come nella grande maggioranza delle 
>> fabbriche i
>> lavoratori hanno contestato. Vogliono imporci i diktat dello Stato e  dei
>> governi dei padroni, sia di centrodestra che di centrosinistra. E chi non
>> sta a questo gioco è un terrorista, un operaio da criminalizzare e
>> licenziare. Sanno che se mettono "fuori legge" queste organizzazioni e 
>> fuori
>> dai cancelli questi operai sarà per loro più facile COLPIRE TUTTI GLI 
>> OPERAI
>> e tutto il mondo del lavoro.
>> Per questo E' INTERESSE DEI LAVORATORI di tutti i sindacati di base, di
>> tutte le organizzazioni della classe operaia RISPONDERE UNITI a queste
>> montature e a questi attacchi.
>> SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!
>>
>> Alla manifestazione è seguita l'assemblea a Rionero che ha visto un
>> approfondimento dell'analisi della montatura giudiziaria in corso e del 
>> suo
>> nesso reale con i licenziamenti, del valore che ha avuto l'iniziativa nel
>> rompere una cappa perché finora, è bene ricordare a tutti, non vi sono 
>> state
>> iniziative di sciopero tra gli operai Fiat Sata e che nopn si è andati al 
>> di
>> là di interpellanze parlamentari e una raccolta di firme indirizzata al
>> Pres. Napolitano.  E della necessità di affrontare i limiti 
>> dell'iniziativa
>> stessa per far crescere il fronte e la lotta.
>> L'assemblea si è conclusa con l'impegno per la costruzione di una 
>> GIORNATA
>> NAZIONALE DI LOTTA PER IL MESE DI GENNAIO 2008 che tocchi gli 
>> stabilimenti
>> Fiat, e il maggior numero di posti di lavoro e città.
>>
>> Alla Fiat Sata lo slai cobas per il sindacato di classe sin dai prossimi
>> giorni svilupperà un intervento con volantini, firme, ecc., intorno a
>> questioni chiave, quali il salario, il sistema TMC/Ocra, il ripristino 
>> dei
>> 15 turni e la precarietà.
>>
>> In merito al rapporto con gli operai licenziati e gli altri sindacati di
>> base e la Fiom presenti in fabbrica, affermiamo con chiarezza che la 
>> mancata
>> partecipazione alle iniziative del 1° dicembre è stata una scelta miope e
>> sbagliata che sottovaluta la portata politica e sindacale della manovra e
>> non impugna l'arma vincente per il sindacalismo di base e di classe e per 
>> i
>> lavoratori dell'unità e della lotta, pur a fronte di posizioni e 
>> prospettive
>> differenti.
>> E' chiaro che in vista della giornata nazionale di lotta di gennaio 
>> faremo
>> tutti gli sforzi perché questo atteggiamento cambi, al servizio del 
>> rientro
>> degli operai in fabbrica e per la sconfitta dei piani giudiziari e 
>> aziendali
>> dei padroni.
>> Con l'iniziativa di oggi e l'assemblea al centro sociale di Rionero alle 
>> 15,
>> lanciamo un appello a operai, delegati RSU, a tutto il movimento dei
>> lavoratori, studenti, donne, democratici e progressisti per una giornata
>> nazionale di lotta su tutti i posti di lavoro e nelle piazze contro tutti 
>> i
>> licenziamenti alla fiat, contro la montatura giudiziaria in corso  e 
>> contro
>> ogni repressione contro le lotte e le organizzazioni sindacali e 
>> politiche
>> dei lavoratori.
>>
>>
>> Slai COBAS per il sindacato di classe
>>
>> cobasta at libero.it - Telefax 099-4792086 -Cell. 347-1102638
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>> ----- Original Message ----- 
>> From: "ass-solid-prol" <ass-solid-prol at libero.it>
>> Sent: Friday, November 30, 2007 9:55 AM
>> Subject: Fwd:REPRESSIONE A LA SPEZIA
>>
>>
>> Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
>> CP 380, 80133 Napoli - Italia
>> e-mail: Ass-solid-prol at libero.it
>>
>> Diffondiamo il comunicato pervenutoci esprimendo piena solidarietà ai
>> compagni di La Spezia.
>>
>>
>>
>>
>> REPRESSIONE ALLA SPEZIA
>>
>> Stasera alle 18 una trentina di compagne e compagni  hanno effettuato un
>> presidio con blocco stradale in v.le Amendola di fronte alla porta
>> dell'Arsenale, diffondendo volantini alla popolazione: volevano 
>> richiamare
>> l'attenzione sul processo ai 25 manifestanti processati a Genova per i 
>> fatti
>> del G8 del 2001, mettendo in evidenza l'assurdità delle pene richieste 
>> dal
>> Pm anche in confronto alla probabile impunità delle forze
>> dell'ordine.
>>
>> Il presidio si è sciolto all'arrivo delle prime volanti, cinque minuti 
>> dopo
>> il suo inizio, e immediatamente si è scatenata una caccia all'uomo per le
>> strade della città (tuttora in corso) che ha portato al fermo di due
>> compagni, a quanto risulta ancora trattenuti in questura.
>> Il tutto mentre a poca distanza gruppi neofascisti svolgevano attività di
>> propaganda senza che nessuno contestasse loro il reato di "ricostituzione
>> del partito fascista"!
>>
>> La Spezia si conferma una città tranquilla solo per chi abbassa la testa:
>> solidarietà ai compagni fermati.
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>> 29 novembre 2007
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