[Redditolavoro] Condannata la FIAT per attività antisindacale

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Mon Dec 3 17:39:17 CET 2007


ALFA ROMEO di ARESE:
Condannata la FIAT per attività antisindacale.
IL TRIBUNALE di MILANO ORDINA IL REINTEGRO 
dei DELEGATI SLAI COBAS Amura e De Feo.

Il giudice del Tribunale di Milano dott.ssa Eleonora Porcelli
> “dichiara antisindacale il comportamento di Fiat Powertrain consistito nell’apertura di una procedura di riduzione del personale relativamente allo stabilimento meccanica di Arese;
> “annulla il licenziamento intimato ai lavoratori Amura Vincenzo e De Feo Alfredo;
>  “ordina alla convenuta di reintegrare i suddetti lavoratori nel posto di lavoro, di corrispondere loro le retribuzioni globali di fatto dal licenziamento alla reintegrazione e di provvedere al versamento dei relativi contributi previdenziali e assistenziali;
>  “dichiara esecutivo il presente decreto”.
Il ricorso legale ex art 28 è stato fatto dallo Slai Cobas con l’avv. Mirco Rizzoglio. 
 
Vincenzo Amura e Alfredo De Feo sono stati licenziati in tronco due mesi fa perché non hanno accettato di andare in mobilità incentivata, come previsto da un accordo firmato da Fim-Fiom-Uilm-Fismic ma non dallo Slai Cobas.

Secondo il giudice “la procedura di mobilità relativa allo stabilimento meccanica di Arese ed, in particolare, la collocazione in mobilità dei lavoratori Amura e De Feo” è “in contrasto con l’accordo sindacale del 27-9-2006” sottoscritto anche dallo Slai Cobas; questo accordo prevedeva il rientro ad Arese e all’Iveco di Pregnana di tutti i cassintegrati della meccanica.

Non solo. Secondo il giudice la procedura di mobilità è “antisindacale anche sotto il profilo della violazione delle norme che regolano la procedura medesima ed in particolare che regolano gli obblighi di comunicazione” alle organizzazioni sindacali.

FIAT E MARCHIONNE licenziano ad Arese
per speculare sull’area con i soldi dello Stato.

La Fiat, per far posto alla speculazione, sta costantemente falcidiando gli 800 lavoratori rimasti ad Arese e tutti i padroni dell’area (complici le istituzioni) sono coalizzati contro lo Slai Cobas perché cerca di dare diritti e difendere la dignità dei 1500 lavoratori precari di tutto il sito.
La Fiat nel 1986 ha avuto di fatto in regalo l’Alfa Romeo; e solo per Arese in 20 anni ha avuto circa 1.000 miliardi di finanziamenti pubblici per 
 chiudere la fabbrica!


Anzi, la Fiat ha fatto finta di andarsene da Arese:
•	nel 2000 ha venduto a se stessa (!) e poi a bresciani, Brunelli e americani i 2milioni e 350mila mq dell’area dell’Alfa Romeo di Arese;
•	ora magicamente un suo uomo, Luigi Arnaudo, ex braccio destro degli Agnelli all’IFIL e alla Rinascente, è a capo della società proprietaria dell’area (Imm. Estate sei).
•	e il nuovo piano delle istituzioni su Arese, in barba agli accordi sindacali del 2003 e al Polo della mobilità sostenibile, prevede l’Expo 2015, con i palazzi impiegatizi -di proprietà Fiat- trasformati in grandi alberghi, e apposita fermata della metropolitana di Milano.
Miliardi di euro per licenziare e chiudere stabilimenti!
•	oggi la Fiat vuole dallo Stato 700 milioni euro per non chiudere Termini Imerese;
•	per Melfi solo negli anni ’90 la Fiat ha avuto dallo Stato 3.100 mld di lire; ora i giovani operai di Melfi, resi invalidi a migliaia per il lavoro in catena, per la Fiat sono già da buttare;
•	Fiat per Pomigliano ha avuto dallo Stato 2,5 mld euro; ora, dopo aver fatto migliaia di invalidi, vuole spostare a Cassino e all’estero le produzioni Alfa;
•	Miliardi di lire e di euro a palate alla Fiat per Mirafiori, Cassino, Sevel, Modena, Pratola, ecc..
Così, grazie ai soldi dello Stato, Marchionne viene premiato come miglior manager d’Europa, ha uno stipendio come quello di mille operai ed è osannato da partiti, sindacati ed istituzioni.

ATTIVITA’ ANTISINDACALE ED ILLECITA 
In barba alle convenzioni e agli accordi sindacali che prevedono la ricollocazione dei lavoratori sull’area di Arese, in questi giorni il dirigente del personale Fiat di Marchionne ad Arese, in concorso con gli americani di ABP, cerca di far licenziare i restanti 152 cassintegrati con attività gravemente illecita ed antisindacale. 

BASTA CON LA COMPLICITA’ DELLE ISTITUZIONI 
Lavoro ad Arese per tutti i cassintegrati!

Lo Slai Cobas, dopo il reintegro dei due delegati licenziati, chiede alle istituzioni (che da mesi discutono dell’area dell’Alfa in Prefettura nel “Tavolo per Milano” con Prodi, Letta, Bersani, Penati, Formigoni e Moratti) di garantire il rispetto degli accordi, dando lavoro a tutti nella Fiat e nell’area dell’Alfa Romeo.

NO AI LICENZIAMENTI
E ora la Fiat  reintegri subito anche Luigi Cravero,  il nostro compagno licenziato a Termoli, e tutti gli altri lavoratori e delegati licenziati a Pomigliano e Melfi !

Arese, 3-12-2007       

SLAI COBAS

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20020 Arese  tel/fax 02-44428529   3333368603







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