[Redditolavoro] asp alla manifestazione di melfi

Slai Cobas Taranto cobasta at libero.it
Mon Dec 3 15:30:38 CET 2007


giusto, provvediamo subito
----- Original Message ----- 
From: "ass-solid-prol" <ass-solid-prol at libero.it>
To: "ro.red" <ro.red at libero.it>; "cobasta" <cobasta at libero.it>



Cari compagni,
Se dovete fare un comunicato che sia realmente informativo di come sono 
andate le cose e valorizzare tutto quello che c'è da valorizzare, 
assicuratevi che non vengano omesse cose importanti.
In questo caso ci teniamo molto che non venga omesso nel comunicato di 
resoconto della giornata di lotta del 1° dicembre, la partecipazione 
dell'Associazione Solidarietà Proletaria sia ai cancelli della FIAT Sata di 
Melfi che all'assemblea che si è tenuta dopo a Rionero.
Questo è importante per noi per due motivi:
1. teniamo molto all'assunzione delle responsabilità delle azioni che 
compiamo nel campo della solidarietà di classe e della resistenza e lotta 
alla repressione;
2. visto il vasto isolamento che c'è stato rispetto alla vostra iniziativa 
da parte di tante forze politiche e sindacali, è importante che anche una 
sola associazione o singolo che ha partecipato concretamente, e non solo a 
parole, non venga sottovalutato e trascurato dando così più forza al fronte 
della desolidarizzazione borghese e padronale.
Vi chiediamo per questo di rettificare il comunicato che avete diffuso.
Saluti comunisti per l'ASP
Massimo


---------- Initial Header -----------

>From      : "Maoist" ro.red at libero.it
To          : "ass-solid-prol" ass-solid-prol at libero.it
Cc          :
Date      : Mon, 3 Dec 2007 05:37:14 +0100
Subject : Re: Fwd:REPRESSIONE A LA SPEZIA







> Una folta delegazione di operai e lavoratori appartenenti allo slai cobas
> per il sindacato di classe, al Sindacato Lavoratori in Lotta, 
> all'Assemblea
> Lavoratori Autoconvocati ha partecipato alla manifestazione tenutasi 
> sabato
> 1° dicembre alla Fiat Sata, in rappresentanza di uno schieramento molto 
> più
> ampio di lavoratori, delegati appartenenti ai sindacati di base e alla 
> Fiom,
> cgil, e di associazioni politiche che hanno aderito all'appello. Ai 
> cancelli
> della Sata erano presenti rappresentanti dei Carc, Proletari comunisti e 
> del
> Coordinamento per l'unità dei comunisti, Associazione solidarietà 
> proletaria
> La manifestazione aperta da tre striscioni che dicevano: "Giù le mani dal
> sindacalismo di classe e di base, gli operai licenziati alla Fiat, a Melfi
> come a Pomigliano, devono rientrare, la montatura giudiziaria e la
> repressione deve finire", ha visto un susseguirsi di interventi, seguiti 
> con
> attenzione da numerosi operai, a fronte dello schieramento intimidatorio 
> di
> polizie e carabinieri e vigilanti interni alla Sata, che hanno denunciato 
> le
> condizioni di vita e di lavoro la repressione di Stato, l'attacco Fiat a
> Melfi, a Pomigliano e nelle altre fabbriche, il governo e i sindacati
> confederali, e riaffermato la necessità del sindacato di classe e la lotta
> per la trasformazione sociale e il potere operaio.
> Abbiamo affermato che "i veri "terroristi" sono chi ci accusa e lo fa per
> creare un clima di terrore alla Fiat come su tutti i posti di lavoro, per
> imporci salari sempre più bassi, orari sempre più lunghi, lavoro precario 
> e
> sfruttamento, attacco alla nostra salute prima con il TMC2 poi con il
> "TMC3".
> Vogliono imporci l'accordo governo/padroni/sindacati confederali su 
> pensioni
> e welfare che alla Fiat Sata come nella grande maggioranza delle fabbriche 
> i
> lavoratori hanno contestato. Vogliono imporci i diktat dello Stato e  dei
> governi dei padroni, sia di centrodestra che di centrosinistra. E chi non
> sta a questo gioco è un terrorista, un operaio da criminalizzare e
> licenziare. Sanno che se mettono "fuori legge" queste organizzazioni e 
> fuori
> dai cancelli questi operai sarà per loro più facile COLPIRE TUTTI GLI 
> OPERAI
> e tutto il mondo del lavoro.
> Per questo E' INTERESSE DEI LAVORATORI di tutti i sindacati di base, di
> tutte le organizzazioni della classe operaia RISPONDERE UNITI a queste
> montature e a questi attacchi.
> SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!
>
> Alla manifestazione è seguita l'assemblea a Rionero che ha visto un
> approfondimento dell'analisi della montatura giudiziaria in corso e del 
> suo
> nesso reale con i licenziamenti, del valore che ha avuto l'iniziativa nel
> rompere una cappa perché finora, è bene ricordare a tutti, non vi sono 
> state
> iniziative di sciopero tra gli operai Fiat Sata e che nopn si è andati al 
> di
> là di interpellanze parlamentari e una raccolta di firme indirizzata al
> Pres. Napolitano.  E della necessità di affrontare i limiti 
> dell'iniziativa
> stessa per far crescere il fronte e la lotta.
> L'assemblea si è conclusa con l'impegno per la costruzione di una GIORNATA
> NAZIONALE DI LOTTA PER IL MESE DI GENNAIO 2008 che tocchi gli stabilimenti
> Fiat, e il maggior numero di posti di lavoro e città.
>
> Alla Fiat Sata lo slai cobas per il sindacato di classe sin dai prossimi
> giorni svilupperà un intervento con volantini, firme, ecc., intorno a
> questioni chiave, quali il salario, il sistema TMC/Ocra, il ripristino dei
> 15 turni e la precarietà.
>
> In merito al rapporto con gli operai licenziati e gli altri sindacati di
> base e la Fiom presenti in fabbrica, affermiamo con chiarezza che la 
> mancata
> partecipazione alle iniziative del 1° dicembre è stata una scelta miope e
> sbagliata che sottovaluta la portata politica e sindacale della manovra e
> non impugna l'arma vincente per il sindacalismo di base e di classe e per 
> i
> lavoratori dell'unità e della lotta, pur a fronte di posizioni e 
> prospettive
> differenti.
> E' chiaro che in vista della giornata nazionale di lotta di gennaio faremo
> tutti gli sforzi perché questo atteggiamento cambi, al servizio del 
> rientro
> degli operai in fabbrica e per la sconfitta dei piani giudiziari e 
> aziendali
> dei padroni.
> Con l'iniziativa di oggi e l'assemblea al centro sociale di Rionero alle 
> 15,
> lanciamo un appello a operai, delegati RSU, a tutto il movimento dei
> lavoratori, studenti, donne, democratici e progressisti per una giornata
> nazionale di lotta su tutti i posti di lavoro e nelle piazze contro tutti 
> i
> licenziamenti alla fiat, contro la montatura giudiziaria in corso  e 
> contro
> ogni repressione contro le lotte e le organizzazioni sindacali e 
> politiche
> dei lavoratori.
>
>
> Slai COBAS per il sindacato di classe
>
> cobasta at libero.it - Telefax 099-4792086 -Cell. 347-1102638
>
>
>
>
> _______________________________________________
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> http://www.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro
>
> ----- Original Message ----- 
> From: "ass-solid-prol" <ass-solid-prol at libero.it>
> Sent: Friday, November 30, 2007 9:55 AM
> Subject: Fwd:REPRESSIONE A LA SPEZIA
>
>
> Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
> CP 380, 80133 Napoli - Italia
> e-mail: Ass-solid-prol at libero.it
>
> Diffondiamo il comunicato pervenutoci esprimendo piena solidarietà ai
> compagni di La Spezia.
>
>
>
>
> REPRESSIONE ALLA SPEZIA
>
> Stasera alle 18 una trentina di compagne e compagni  hanno effettuato un
> presidio con blocco stradale in v.le Amendola di fronte alla porta
> dell'Arsenale, diffondendo volantini alla popolazione: volevano richiamare
> l'attenzione sul processo ai 25 manifestanti processati a Genova per i 
> fatti
> del G8 del 2001, mettendo in evidenza l'assurdità delle pene richieste dal
> Pm anche in confronto alla probabile impunità delle forze
> dell'ordine.
>
> Il presidio si è sciolto all'arrivo delle prime volanti, cinque minuti 
> dopo
> il suo inizio, e immediatamente si è scatenata una caccia all'uomo per le
> strade della città (tuttora in corso) che ha portato al fermo di due
> compagni, a quanto risulta ancora trattenuti in questura.
> Il tutto mentre a poca distanza gruppi neofascisti svolgevano attività di
> propaganda senza che nessuno contestasse loro il reato di "ricostituzione
> del partito fascista"!
>
> La Spezia si conferma una città tranquilla solo per chi abbassa la testa:
> solidarietà ai compagni fermati.
>
> 29 novembre 2007
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