[Internazionale] STRASBURGO -CONSIGLIO EUROPA: ASSEMBLEA ELEGGE PRIMO PRESIDENTE TURCO.
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Mon Jan 25 23:56:36 CET 2010
Servizio di informazione a cura della Associazione nazionale Azad-per la
liberta' del popolo kurdo
Roma 22 GENNAIO 2010 ANNO 8°
Redazione JURI CARLUCCI
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CONSIGLIO EUROPA: ASSEMBLEA ELEGGE PRIMO PRESIDENTE TURCO
(ANSAmed) - STRASBURGO - Mevlut Cavusoglu e' stato eletto oggi presidente
dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Si tratta del primo
parlamentare turco a ricoprire questo incarico da quando la Turchia e' divenuta
un Paese membro dell'organizzazione paneuropea nel 1949. ''Sono il primo
presidente dell'Assemblea parlamentare nato a est di Vienna. Per 60 anni i
presidenti sono stati parlamentari provenienti da soltanto dieci Paesi'', ha
sottolineato Cavusoglu durante il suo primo incontro con la stampa come neo
presidente dell'Assemblea. Secondo Mevlut Cavusoglu, la sua presidenza
''aiutera' la Turchia a raggiungere gli standard europei e ad accedere
all'Unione Europea''. A tale riguardo, Cavusoglu ha sottolineato che ''la
Turchia ha fatto molto, ma non tutto cio' che deve'', ma ha anche precisato che
''l'Unione europea dovrebbe incoraggiare il processo e non erigere barriere''.
A chi gli domandava quale consiglio darebbe ad Ankara per facilitare il
processo di adesione alla Ue, Cavusoglu ha risposto di ritenere l'attuale
Costituzione ''uno degli ostacoli''. Nato a Alanya il 5 febbraio 1968,
Cavusoglu ha studiato in America e Inghilterra. Nel 2001 e' stato tra i
fondatori del partito di Erdogan e dal 2003 fa parte della delegazione turca
presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. (ANSAmed).
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Turchia/ Tensioni tra stampa e militari
Secondo molti l'epilogo potrebbero essere le elezioni anticipate
Istanbul, 25 gen. (Apcom) - In molti in Turchia credono che le accuse di Taraf
non siano scoop isolati, ma rientrino in una contrapposizione crescente fra
l'esecutivo islamico-moderato e l'ala più laica dello Stato. Non è un caso
infatti che il nuovo clamore arrivi pochi giorni dopo la decisione della Corte
costituzionale di vietare il processo da parte dei giudici civili dei militari.
E soprattutto dopo la decisione, sempre della Corte Costituzionale, di chiudere
il Dtp, il Partito curdo per la società democratica, che rappresentava la
principale se non l'unica sponda politica del premier.
Erdogan quindi da una parte è stato indebolito, e incapace in questo momento
di garantire il passaggio delle riforme che ha più volte promesso. Ma lo stesso
sta succedendo a quello che viene considerato in Turchia il suo principale
antagonista, anche a causa di un'opposizione in parlamento che non è in grado
di rappresentare un'alternativa politica.
Secondo molti osservatori l'unica fine possibile possono essere le elezioni
anticipate, senza attendere la scadenza naturale del 2011. Ma il premier
potrebbe decidere di giocare prima una carta insidiosa: fare votare la riforma
costituzionale tramite referendum. I punti cruciali sono meno potere ai
militari e alla magistratura e una costituzione più in linea con i parametri
europei. La nuova carta per molti è l'inizio di una nuova era, una Turchia in
linea con l'Europa, per altri è l'equivalente dell'inizio dell'islamizzazione
strisciante dello Stato. Su un punto concordano quasi tutti: i momenti di
tensione non sono ancora finiti.
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Vertice a tre in Turchia in vista della Conferenza di Londra sull’
Afghanistan25/01 14:45 CET
EURONEWS
Capi di stato di Turchia, Afghanistan e Pakistan si sono riuniti a Istanbul
per un vertice straordinario dedicato alla lotta contro il terrorismo. E’ la
prima di una serie di riunioni: domani toccherà ai paesi confinanti con l’
Afghanistan, mentre giovedi, a Londra, sempre sull’Afghanistan si aprirà la
Conferenza Internazionale.
Nei colloqui tra Gul, Karzai e Zardari si è anche parlato dell’impegno di
Ankara in Afghanistan, dove i turchi mantengono 1700 unità, seppur non
schierate con compiti di combattimento. Anche per il futuro Gul vorrebbe
concentrare il proprio aiuto nella formazione di agenti di polizia.
Non è escluso che nel corso del summit si tenga un faccia a faccia tra Karzai
e Zardari, i cui due paesi si rimbalzano l’accusa di non fare abbastanza per
mettere in sicurezza la zona di frontiera, dove trovano rifugio i taleban.
Tra gli obiettivi del vertice, anche quello di definire un piano finanziario
per lo sviluppo economico, che il presidente afghano Karzai presenterà all’
insieme dei paesi contributori.
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Immigrazione: la Francia non e' l'Italia
Sarkozy traccia strategia dopo sbarco di curdi in Corsica
25 gennaio, 21:24
ANSA) - PARIGI, 25 GEN - 'Non lascero' la Francia disarmata davanti a fenomeni
come quello che abbiamo visto in Italia' afferma Sarkozy. In Corsica sono
sbarcati 123 curdi, fermati e poi in gran parte rilasciati dal Tribunale della
Liberta'. 'Li prenderemo, li guariremo se necessario - aggiunge Sarkozy - ma se
il loro diritto all'asilo non verra' riconosciuto li riporteremo a casa loro.
Questo e' fondamentale, altrimenti tutti i criminali penseranno di poter fare
come gli pare'.
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DAL WEBSITE DELLA CONFEDERAZIONE ELVETICA: ANALISI FINANZIARIA
(si parla del mancato sostegno alla diga di Ilisu)
Politica economica esterna all'insegna della crisi finanziaria ed economica
Berna, 13.01.2010 - La politica economica esterna del Consiglio federale è
stata caratterizzata lo scorso anno dagli sforzi finalizzati al superamento
della crisi finanziaria ed economica. La Svizzera ha intensificato il suo
impegno contro il protezionismo finanziario e commerciale e si è adoperata per
migliorare ulteriormente le condizioni quadro sia nel mercato interno sia per
l'economia d'esportazione. Questo è quanto emerge dal rapporto sulla politica
economica esterna 2009, che tratta approfonditamente anche diversi aspetti
della sostenibilità. Il Consiglio federale lo ha approvato il 13 gennaio 2010.
Il capitolo principale del rapporto illustra in che modo il Consiglio federale
tiene conto - nella sua politica economica esterna e nel miglioramento delle
condizioni quadro per l'economia svizzera che persegue con essa - della
responsabilità ecologica e della solidarietà sociale. Con la sospensione della
garanzia dei rischi delle esportazioni per il progetto della diga di Ilisu in
Turchia la Svizzera ha dato un segnale in tal senso. Per quanto riguarda la
normativa internazionale, l'obiettivo del Consiglio federale è stato di
rafforzare gli accordi internazionali in materia socio-ambientale così come la
collaborazione e la coerenza tra le organizzazioni internazionali di rilievo e
di promuovere accordi o misure facoltative da parte del settore privato.
Il rapporto presenta inoltre in che modo il Consiglio federale ha contribuito,
con la sua politica economica esterna a livello delle organizzazioni
multilaterali, della politica europea e delle relazioni bilaterali con i Paesi
extraeuropei, al superamento della crisi economico-finanziaria.
(continua.......)
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