[Internazionale] FILIPPINE:Il PCF: preparare il 40° anniversario con maggiori successi

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Thu Dec 27 11:02:59 CET 2007


Comunicato stampa
Ufficio informazioni
Partito Comunista delle Filippine

Il PCF: far avanzare i preparativi per il 40° anniversario del prossimo anno
25 dicembre 2007

Il Comitato Centrale del PCF (CC-PCF) ha fatto appello a tutti i membri e le
forze rivoluzionarie per “preparare la celebrazione del 40° anniversario del
Partito del prossimo anno accelerando i successi in tutti i campi”.

In una dichiarazione che segnava il 39° anniversario del PCF il 26 dicembre,
il comitato centrale ha invitato tutti i quadri e membri “a fare del proprio
meglio per portare avanti i compiti della lotta del nostro amato Partito e
ottenere significativi successi complessivi nella rivoluzione delle
Filippine nel prossimo anno”.

“Il regime Arroyo, specialmente il falso presidente e i suoi principali
scagnozzi militari, continuano a blaterare sul fatto che possono distruggere
o causare la sconfitta strategica del PCF, del Nuovo Esercito del Popolo e
di tutte le altre forze rivoluzionarie prima del 2010”, ha detto il CC-PCF.
“Al contrario, esse stanno crescendo in forza e stanno avanzando a causa
della crisi del sistema capitalista mondiale e del sistema dominante
interno, che peggiora costantemente, delle detestate politiche del regime
Arroyo di tradimento nazionale, sfruttamento di classe, corruzione e
terrorismo di stato e dell’instancabile e costante lavoro ideologico,
politico e organizzativo del Partito.

Il CC-PCF ha dato direttive al Nuovo Esercito del Popolo (NEP) ad
“accelerare le offensive tattiche contro il nemico per conquistare ancora
più armi per la costruzione di ulteriori unità dell’esercito popolare e il
rafforzamento di vari livelli di comando, dal fronte della guerriglia  ai
comandi provinciale e regionale, e fino al comando operativo nazionale.
Dobbiamo essere capaci di annientare più unità delle forze del nemico per
conquistare forze ed esperienza per distruggere ancora più di queste unità
fino a quando prederemo il potere su scala nazionale.”

Esso ha spinto il movimento rivoluzionario armato a crescere in forza e
“essere nella posizione di poter dare ancora colpi più mortali al
fallimentare regime in mezzo alla crisi sempre più acuta del sistema
dominante.”

La direzione del PCF prevede l’ulteriore peggioramento della crisi politica
che scuote il regime Arroyo. “La crisi socioeconomica sotto il regime Arroyo
sta peggiorando rapidamente e provoca agitazione sociale. Le grandi masse
sono fortemente colpite dalle pressioni della crisi e dal crescente grado di
sfruttamento.”

“Il popolo filippino ha tutte la ragioni per portare avanti la rivoluzione
di nuova democrazia attraverso una guerra popolare di lunga durata
 esso può
approfittare delle condizioni di crisi del sistema dominante per costruire
la propria forza rivoluzionaria e avanzare da una stadio della lotta
rivoluzionaria all’altro”, ha spiegato il CC-PCF.

Esso ha previsto l’ulteriore disintegrazione del regime Arroyo poiché “sta
crescendo un conflitto di interessi politici e di affari tra i parenti più
vicini e gli intimi del falso presidente, da un lato, e alcuni dei suoi
alleati al’interno della coalizione dominante del KAMPI, Lakas-NUCD e la
Coalizione popolare nazionalista, dall’altro.”

Esso inoltre ha notato che le forze armate delle Filippine sono “divise in
fazioni più che mai prima d’ora”. La maggioranza degli ufficiali e personale
arruolato è stanca del regime Arroyo e degli ufficiali filo-Arroyo in cima
alla catena di comando.”

Il PCF ha citato la cattura di Trillanes del Manila Peninsula Hotel il 29
novembre scorso come “apprezzabile per denunciare i crimini del regime
Arroyo.” Esso, comunque, “non ha tenuto conto della volontà di cambiamento
del popolo secondo il principio della supremazia civile e della necessaria
sequenza di mobilitazione di massa e minor sostegno militare al regime.”

La risposta del regime Arroyo all’attacco al Manila Peninsula dimostra che
esso è “preparato per andare ad un bagno di sangue pur di mantenersi al
potere” ha detto il CC-PCF. “E’ perciò necessario per l’ampio raggio delle
forze di opposizione impegnarsi in mobilitazioni di massa che possano
scoraggiare l’uso della forza armata da parte del regime, come quando furono
rovesciati Marcos e Estrada nel 1986 e 2001.”

Il CC-PCF ha detto che il regime Arroyo ha perfino reso più semplice il
lavoro del Nuovo Esercito del Popolo nelle aree rurali, con l’impiego di più
truppe nella regione capitale nazionale e altre aree urbane. “Esso avrà meno
ostacoli nel lanciare offensive tattiche nelle campagne.”

“Il regime Arroyo è estremamente isolato. È maturo per essere cacciato via
dalle grandi masse e dal popolo e un grande fronte unito delle forze
anti-Arroyo” ha detto il CC-PCF. Esso ha sottolineato che le masse
lavoratrici e gli strati sociali medi sono i più determinati nel cacciare
via la Arroyo poiché “c’è un grande vacillamento trai partiti reazionari
anti-Arroyo, dato che alcuni dei loro leaders hanno cominciato a guardare
alle elezioni del 2010.”

Se il regime Arroyo riesce a stare al potere fino al 2010, comunque, ha
detto il CC-PCF, otterrà come risultato solo di “spingere il popolo ad
affidarsi sempre più alla guerra popolare per cambiare tutto il sistema
dominante.”

Reference:
Marco Valbuena
Media Officer
Cellphone Numbers: 09179776392 :: 09282242061
E-mail: cppmedia at gmail.com   


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27/12/2007
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