[Ezln-it] Ayotzinapa fu crimine di stato. In manette l’ex procuratore

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sun Aug 21 15:25:22 CEST 2022


Ayotzinapafu crimine di stato. In manette l’ex procuratore

MESSICO.Svolta nelle indagini sulla "sparizione" dei 43studenti e sulla strage di Iguala nel 2014. Ribaltata la "veritàstorica" di Murillo Karam. Militari, agenti e malavitosi tra gli83 arrestati

diAndreaCegna

«Yame cansé»(mi sono stancato) disse Jesús Murillo Karam, capo della Procuragenerale della Repubblica durante il governo dell’ex presidenteEnrique Peña Nieto (EPN). Era il 7 novembre del 2014, durante laconferenza stampa che comunicava al Messico, e al mondo, la presunta«verità storica» sulla scomparsa di 43 studenti della scuolaNormale Rurale Isidro Burgos di Ayotzinapa e l’omicidio di seipersone a Iguala la notte tra il 26 ed il 27 settembre dello stessoanno.

IL19 AGOSTO DI 8 ANNI DOPO JesúsMurillo Karam è stato arrestato dallo stesso istituto, che ora hacambiato – non solo formalmente – nome in Fiscalia Generale dellaRepubblica (Fgr). In manette sono finite altre 83 persone tra cuimilitari, poliziotti, e alcuni malavitosi. L’ex procuratore èstato arrestato con l’accusa di sparizione forzata, tortura e malagestione della giustizia, nel caso “Ayotzinapa”.

Potrebbe esserciqualche legame tra l’ondata di arresti, le indagini della Fgr e irisultati dell’ultima informativa del Giei che a marzo mostròprove scientifiche sull’infiltrazione da parte dell’esercitonegli studenti di Ayotzinapa, così come della manomissione del«luogo dove i 43 sarebbero stati bruciati», ovvero la discarica diCocula, poche ore prima dell’arrivo di JesúsMurillo Karam e di altre cariche dello stato che avrebbero poiscritto la «verità storica». Tra le carte si legge che l’expresidente e l’ex ministro della Difesa, il militare SalvadorCienfuegos Zepeda, non sono indagati.

ILGIORNO PRIMA dell’ondatadi arresti Alejandro Encinas, presidente della Commissione verità eaccesso alla giustizia, ha reso note alcune conclusioni preliminariper cui sarebbe evidente, come i familiari degli studenti han dettodal primo giorno, che il caso dei 43 normalisti di Ayotzinapa èstato un crimine di Stato, che a oggi non ci sono indicazioni chesiano vivi e certo che governo ed esercito ne avrebbero potutoprevenire morte. 

Nellarelazione presentata giovedì scorso al Palazzo nazionale in presenzadei genitori dei 43, Encinas ha insistito sul fatto che non vi èalcuna indicazione che siano vivi. Al contrario, secondo letestimonianze e le prove sarebbero stati astutamente uccisi. Invecepr il Pri, ex “partito Stato” e riferimento di Murillo Karam,«l’arresto risponde più a una questione politica che digiustizia. L’azione non dà risposte alle famiglie delle vittime».

MANUELVÁZQUEZ ARELLANO,conosciuto come Omar Garcia, oggi deputato di Morena, nel 2014normalista sopravvissuto al massacro di Iguala, dice che «non siamopiù ai tempi di EPN, ma è chiaro che c’è qualcosa legato a luinella vicenda. Si è mobilitato un intero Paese, non è possibile chela voce di migliaia e milioni di persone in solidarietà con ilmovimento di Ayotzinapa non conti nulla. Allora EPN avrebbe dovutorinunciare al suo ruolo, oggi dovrebbe essere, almeno, chiamato atestimoniare».

Per GilbertoLopez y Rivas, antropologo e giornalista «è difficile dare unopinione, ora, visto che i familiari si sono presi il tempo diriflettere prima di rilasciare una dichiarazione pubblica. Pare peròimportante che finalmente si riconosca che la notte di Iguala e lapseudo indagine conseguente furono un crimine di stato, come sempreabbiamo detto. Pare anche importante l’arresto di Murillo Karam, sequesto significa che si sta indagando su tutta la catena di comandocivile e militare. Solo se si avrà il coraggio di indagare fino allepiù alte sfere dell’esercito e della politica si potrà avergiustizia. Per questo è molto preoccupante che l’attualepresidente dica «la ricerca della verità rafforza le istituzioni el’esercito», non è molto responsabile che si continui a difenderele forze armate che per decenni hanno vissuto nell’impunità.

PERFEDERICO MASTROGIOVANNI,giornalista autore di NiVivos Ni Muertos,«è una svolta interessante perché Murillo Karam non è un quadrointermedio e questo fa pensare che finalmente si stia facendo sulserio, non è usuale che in Messico venga arrestato un personaggiodella sua caratura. Soprattutto per i capi di accusa per cui è statoarrestato».

IlManifesto, 21/08/2022https://ilmanifesto.it/ayotzinapa-fu-crimine-di-stato-in-manette-lex-procuratore




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