[Ezln-it] EZLN: Seconda Parte -Il Bar

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed Dec 30 16:56:48 CET 2020


SecondaParte: IL BAR

 Calendario?L'attuale. Geografia? Ogni angolo del mondo.

 Nonsai davvero perché, ma stai camminando mano nella mano con unabambina. Sta per chiederle dove state andando, quando passate davantia un grande bar. Una grande insegna luminosa, come il cartellone diun cinema, recita: “LA STORIA CON LE MAIUSCULE. Snack bar”, e piùsotto “Nonsono ammesse donne, bambini, indigeni, disoccupati, otroas,anzian@,anziani, migranti e altri rifiuti”. Una mano bianca ha aggiunto“Inthis place, Black Lives does not matter”.E un'altra mano virile ha aggiunto: “Ledonne possono entrare se si comportano da uomini”.Ai lati dell'edificio sono ammucchiati cadaveri di donne di tutte leetà e, a giudicare dagli abiti laceri, di tutte le classi sociali.Ti fermi e, rassegnata, anche la bambina. Sbirciate attraverso laporta e vedete un casino di uomini e donne dai modi mascolini. Albancone un maschio brandisce una mazza da baseball e minaccia adestra e a manca. La folla è chiaramente divisa: da una parteapplaude mentre fischia dall'altra. Sono tutti ubriachi: lo sguardotorvo, la bava che scorre lungo il mento, il viso arrossato.

 Tisi avvicina quello che dovrebbe essere il portiere o qualcosa delgenere, e chiede:

 “Vuoientrare?Puoi scegliere di stare dalla parte che vuoi. Vuoi applaudire ocontestare? Indipendentemente da quale scegli, ti garantiamo cheavrai molti follower, Like, pollici alzati e applausi. Diventeraifamoso se ti verrà in mente qualcosa di ingegnoso, a favore ocontro. E anche se non è molto intelligente, è sufficiente chefaccia rumore. Inoltre, non importa se quello che urli è vero ofalso, purché urli forte”.

 Tuvaluti l'offerta.Ti sembra attraente, soprattutto ora che non hai nemmeno un cane cheti segua.

 “Èpericoloso?”,azzardi timidamente.

 L'uomoalla catena titranquillizza: “Perniente, qui regna l'impunità. Guarda chi c'è ora. Dice qualchesciocchezza e alcuni lo applaudono e altri lo criticano con altresciocchezze. Quando quella persona finisce il suo turno, ne verràfuori un'altra. Te l'ho detto prima che non devi essere per forzaintelligente.Inoltre, l'intelligenza qui è un ostacolo. Coraggio. Così ci sidimentica delle malattie, delle catastrofi, delle miserie, dellebugie del governo, del domani. Qui la realtà non ha moltaimportanza. Ciò che conta è la moda del momento”.

 Tu:“Edi cosa stanno discutendo?”.

 “Ah,di qualunque cosa. Entrambe le parti si impegnano in frivolezze estupidità. Poiché la creatività non è roba loro. Tutto qui.”,risponde la guardia mentre sbircia, timoroso, in cima all'edificio.

 Labambina segue la direzione del suo sguardo e, indicando la sommitàdell'edificio, dove si può vedere un intero piano - tutto di vetro aspecchio -, chiede:

 “Equelli lassù sono pro o contro?”.

 “Ah,no”,risponde l'uomo ed aggiunge sottovoce: “Quellisono i padroni del bar. Non hanno bisogno di esprimersi per nulla,semplicemente si fa ciò che loro ordinano”.

 Fuori,più in là per strada, si vede un gruppo di persone che, supponi,non avesse interesse ad entrare nel bar ed ha proseguito la suastrada. Un altro gruppo esce dal locale infastidito, mormorando:“èimpossibile ragionare lì dentro”e “invecedi'La Storia', dovrebbe chiamarsi “'a Isteria'”.E si allontanano ridendo.

 Labambina ti fissa. Tu sei indeciso…

 Elei ti dice: “Puoifermarti o proseguire. Solo sii responsabile della tua decisione. Lalibertà non è solo potere decidere che cosa fare e farlo. È ancheessere responsabile di quello che si fa e della decisione presa”.

 Ancorasenza prendere una decisione, chiedi alla bambina:“Etu dove vai?”.

 “Nelmio villaggio”,dice la bambina, e allunga le manine all'orizzonte come per dire “nelmondo”.




Dallemontagne del sud-est messicano.

ElSupGaleano.
È il Messico, è 2020, è dicembre, è mattinapresto, fa freddo e la luna piena guarda, stupita, come le montagnesi sollevano, si rimboccano un po' le falde e lentamente, moltolentamente, cominciano a camminare.

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Dalquaderno del Gatto-Cane: Esperanza racconta a Defensa un sogno cheaveva fatto.

 “Quindisto dormendo e sto sognando. Naturalmente so che sto sognando perchésto dormendo. Quindi è per questo che vedo che mi trovo moltolontano. Che ci sono uomini e donne e otroas molto altri.Cioè, non li conosco. Parlano una lingua che non capisco. E hannomolti colori e modi molto diversi. Fanno molto rumore. Cantano eballano, parlano, discutono, piangono, ridono. E non so niente diquello che vedo. Ci sono edifici grandi e piccoli. Ci sono alberi epiante come quelli di qui, ma diversi. Cibo molto diverso. Quindi ètutto molto strano. Ma la cosa più strana è che, non so né perchéné come, ma so che sono a casa”.


Esperanzatace. Defensa Zapatista finisce di prendere appunti nel suo quaderno,la fissa e, dopo pochi secondi, le chiede:


 “Sainuotare?”.
Infede.Guau-Miau
Traduzione“Maribel” - BergamoTestooriginale:http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2020/12/29/segunda-parte-la-cantina/
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