[Ezln-it] La Guerra in Chiapas Non è Finita

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed May 29 15:45:30 CEST 2019


Contralínea

LaGuardia Nazionale e i territori zapatisti

di Zósimo Camacho

26 maggio 2019

Ildispiegamento militare in corso è il più grande nella storia del paese. Per ilnuovo governo è assolutamente necessario. E non solo per il nuovo governo: pertutta l'oligarchia e la cosiddetta "classe politica" di tutti icolori dello spettro elettorale. La nuova Forza Armata è stata instaurata conla "storica" approvazione unanime di tutte le parti politicherappresentate nel Parlamento federale. Anche le Camere dei 32 stati dellaRepubblica hanno dato il loro immediato avallo e così il presidente dellaRepubblica, Andrés Manuel López Obrador, lo scorso 26 marzo ha decretato lacreazione della Guardia Nazionale.

Giovedìscorso, di nuovo e in maniera unanime, i legislatori federali (senatori edeputati) hanno concluso l'approvazione delle leggi che regolano la stessaGuardia Nazionale. Cioè, "c'è consenso" tra chi governa e chicontende il potere di dispiegare in tutto il territorio nazionale gli effettivimilitari. E c'è consenso tra i poteri di fatto: le camere imprenditoriali, iconsorzi mediatici, i gruppi finanziari e, tra gli altri, la gerarchiaecclesiastica hanno celebrato l'instaurazione della nuova Forza auspicando che,per il bene della nazione, abbia successo nella lotta al crimine enell'instaurazione della pace.

Come abbiamogià detto in questo spazio, il confronto reale del governo di López Obrador nonè con i suoi avversari panisti, priisti, perredisti, industriali, finanziari oministri, magistrati e giudici del Potere Giudiziario. Esiste, ma suifondamenti sapranno giungere ad accordi, come con il dispiegamento militare intutta la Repubblica.

Bisognariconoscere che la lotta alla corruzione non è da meno: genererà importantifrizioni tra alcuni gruppi che avevano abusato oscenamente delle risorsepubbliche. Solo un esempio: come ha rivelato Contralínea nella colonna Oficiode Papel, Televisa nella precedente legislatura ha ricevuto ufficialmentepiù di 9mila milioni di pesos per pubblicità governativa. A ciò bisogna sommarequanto incassato per altri "servizi" offerti al governo di EnriquePeña Nieto e, il colmo, la devoluzione milionaria - documentata da Reforma - di imposte all'impresa stessaed altre del suo stesso gruppo, come la tv satelitare Sky ed il club di calcioprofessionista Águilas del América.

Certo èimportante la lotta alla corruzione ma da sola non cambierà il rapporto trasfruttatori e sfruttati. La Struttura che genera le disuguaglianze economichesociali rimarrà intatta.

Per lacreazione della Guardia Nazionale si è dovuto intervenire su 12 articoli dellaCostituzione Politica degli Stati Uniti Messicani. In sintesi, questa leggeprevede che le persone si armino con il pretesto di preservare la propriasicurezza. L'Articolo 10 della Magna Carta messicana ora dice: "Gliabitanti degli Stati Uniti Messicani hanno diritto a possedere armi nel propriodomicilio, per la loro sicurezza e legittima difesa […].

NellaCostituzione e nei decreti attuativi si insiste che il nuovo corpo è dicarattere poliziesco e civile. Ma negli articoli si stabilisce che questetruppe svolgeranno principalmente compliti di Polizia Militare e PoliziaNavale. In misura minore, di quello che resta di Polizia Federale. Cioè, ierierano militari ed oggi, ascritti alla Guardia Nazionale, sono civili. Come seun cambio di uniforme bastasse a trasformare un militare in un poliziotto.Inoltre, la norma autorizza il presidente della Repubblica a disporredell'Esercito Messicano, dell'Armata del Messico e della Forza Aerea Messicanaper svolgere compiti di pubblica sicurezza.

Stiamoparlando di un dispiegamento che è iniziato con 50mila effettivi e che arriveràa 110mila. E, come ha rimarcato Alfonso Durazo Montaño, segretario dellaSicurezza e Protezione Civile, in questo compito, gli elementi non tornerannonei loro battaglioni dopo aver compiuto operativi. Rimarranno lì, nelle piazze,"a recuperare" il territorio nazionale.

Ilcomandante della Guardia è il generale di brigata Luis Rodríguez Bucio, espertoin intelligence e lotta al narcotraffico. Lo stato maggiore della nuova Forzasi completa con un rappresentante dell'Esercito (il generale di brigataXicoténcatl de Azolohua Núñez Márquez), una dell'Armata (il contrammiraglio difanteria di marina, Gabriel García Chávez) ed uno della Polizia Federale (lacommissaria generale Patricia Rosalinda Trujillo Mariel).

Il reporterJosé Réyez ha rivelato su Contralínealo spiegamento che la Guardia Nazionale raggiungerà in 3 anni attraverso 266 distaccamentiin cui la nuova Forza ha suddiviso il paese. Di questi, 216 saranno a carico dimilitari della Segreteria della Difesa Nazionale (Sedena) e 34 della Segreteriadella Marina (Semar). E solo 16 della Polizia Federale.

Tra i 266 distaccamentidove si stanzierà la Guardia Nazionale si contemplano le comunità dei municipiautonomi zapatisti. Questa nuova Forza, per lo meno sulla carta, prevede diinstaurarsi nel cuore del movimento zapatista e dell'Esercito Zapatista diLiberazione Nazionale.

Inoltre,dall'informazione si possono distinguere quali saranno i distaccamenti dellaGuardia Nazionale. Si tratta della "entità Chiapas 1" con quattrodistaccamenti regionali. I quartieri saranno a San Cristóbal de Las Casas, doveil "coordinatore militare" è il colonello di fanteria VicenteDimayuga Canales; Comitán de Domínguez, col colonello di cavalleria CarlosAlberto Rojas Martínez; Huehuetán, col generale di brigata Jaime ContrerasChávez, e Las Margaritas, a carico del colonello di fanteria Arturo CarrizalesHuerta.

Anche la"entità Chiapas 2" conterà su quattro distaccamenti i cui "coordinatorimilitari" sono il colonello di fanteria Avigail Vargas Tirado, il tenentecolonnello di fanteria Edilberto Jasso Godoy, il colonnello di fanteria RodolfoDíaz Navarro ed il colonnello di Artiglieria Isaac Guzmán Rojas. I quartierisaranno ad Ocosingo, Palenque, Pichucalco e Bochil, rispettivamente.

L'accerchiamentomilitare intorno agli zapatisti si stringerà.

È statacreata anche la "entità Chiapas 3" nel Sud dello stato dove non cisono comunità autonome zapatiste.

Nellaregione ad influenza zapatista ci saranno più quartieri che in altre regionicon alti indici di violenza, malgrado nel documento stesso si dica che gliindici criminali nei territori autonomi sono tra i più bassi del paese.

LópezObrador ha insistito che, come governante, non è né di sinistra né di destra,bensì "liberale". La sua lotta è contro i "conservatori",come nel XIX° secolo, quando le due grandi fazioni si disputavano ilterritorio. Al trionfo dei liberali si instaurò un governo forte che "recuperò"allo Stato liberale tutte le regioni.

Probabilmente,nella visione di López Obrador si devono "recuperare" tutti iterritori. E non solo quelli che sono nelle mani della criminalità, ma quellicon le comunità antistemiche, lontane da quello che ritengono essere uno Statoborghese. Sembra proprio che la guerra in Chiapas non è finita.

Testo originale:https://www.contralinea.com.mx/archivo-revista/2019/05/26/la-guardia-nacional-y-los-territorios-zapatistas/

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