[Ezln-it] Luis Hernández Navarro: I demoni chiapanechi

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed Jun 5 17:24:21 CEST 2019


I demonichiapanechi

LuisHernández Navarro

Il corpo senza vita di Ignacio Pérez Girón è comparso a lato della stradaTuxtla Gutiérrez-San Cristóbal. Presentava segni di tortura. Due giorni prima,il 4 maggio scorso, la sua famiglia ne aveva denunciato la scomparsa.

Pérez Girón era sindaco del municipio indigeno di Aldama, negli Altos delChiapas. Aveva 45 anni. Mesi prima, a gennaio 2019, aveva denunciato l'attaccoarmato alla comunità da parte di paramilitari.

Da febbraio 2018, i coloni di Aldama vivono un'autentica crisi umanitaria.Diverse comunità del municipio sono vittime costanti di attacchi armati daparte di gruppi paramilitari. Sono state assassinate 25 persone e ferite variedecine. Inoltre, più di 2 mila sono stati sfollate violentemente dalle propriecase e villaggi. Chi esce dalla sua proprietà per andare a lavorare, corre ilpericolo di essere assassinato. Gli aggressori provengono dai villaggi di SantaMartha e Saklum, nel vicino municipio di Chenalhó.

In cinque diverse occasioni, Pérez Girón aveva chiesto al governo stataledi installare tavoli di dialogo per disattivare il conflitto. Primadell'assassinio, il giornalista di Rompeviento Tv, Ernesto Ledesma, in treoccasioni aveva interpellato il presidente Andrés Manuel López Obrador circa leaggressioni in questa regione. Dopo il crimine di Pérez Girón, è tornato afarlo. Dal luogo dei fatti ha realizzato di prima mano quattro reportage conmolte testimonianze (https://bit.ly/2wesaOn). Né la presenza dellapolizia né militare hanno fermato gli attacchi. Chi è in possesso di armi aduso esclusivo dell'Esercito si muove liberamente.

Il conflitto risale al 1977, quando il governo consegnò a Santa Martha 60ettari di terra di proprietà di Aldama. Secondo la giunta di buon governo del caracol di Oventik, i tre livelli digoverno passati e presenti sono responsabili della divisione, scontro, paura erottura della vita comunitaria. Perché imbastirono accordi mai realizzatimettendolo ancora più legna sul fuoco per dividere le comunità.



La violenza in Aldama e Chalchihuitán è conseguenza della liberazione degliassassini materiali di Acteal. Il 22 dicembre 1997, ad Acteal, Chenalhó, furonogiustiziati selvaggiamente daiparamilitari 45 tra uomini, donne e bambini mentre pregavano per la pace in unacappella (https://bit.ly/2ELb9A8). Malgrado fosserostati pienamente identificati dai parenti delle vittime, la Suprema Corte diGiustizia della Nazione liberò gli omicidi a partire dal 2009, adducendo chenon c'era stato un giusto processo. I criminali non hanno mai consegnato learmi con le quali perpetrarono il massacro.

Il principale promotore della campagna per liberare gli assassini di Actealè stato Hugo Eric Flores, legato alla teologia della prosperità neo-pentecostale,molto vicino agli inizi della sua corsa politica ad Ernesto Zedillo, presidentedel Messico quando fu compiuto il massacro. Dirigente del partito Encuentro Social, attualmente è ilsuperdelegato della Quarta Trasformazione nello stato di Morelos.

I paramilitari di Chenalhó che nell'ultimo anno hanno attaccato i coloni diAldama sono gli stessi che hanno ucciso i membri di Las Abejas ad Acteal quasi22 anni fa, o sono parenti dagli assassini. Rosa Pérez, l'ex presidentessamunicipale di Chenalhó, figura chiave nella ripresa dei gruppi di civiliarmati, è parente di chi ha perpetrato il massacro. Abraham Cruz, fino a pocotempo fa tesoriere municipale, è figlio del pastore che benedisse le armi degliassassini.

Come hanno dichiarato gli sfollati di Aldama, Rosa Pérez ed Abraham Cruz,attuale sindaco di Chenalhó, hanno riorganizzato il gruppo paramilitarepresente da anni in quel municipio, creato dall'Esercito (https://bit.ly/2Xle8q7).


Quanto successo a Chenalhó, Chalchiuitán ed Aldama non è un fatto isolato.Praticamente in tutti gli angoli della geografia chiapaneca vecchi e nuovicacicchi (indigeni e meticci), si disputano il controllo del territorio permezzo della violenza. Membri della comunità chol di San José El Bascán, nelmunicipio di Salto de Agua, sono a rischio di attacco armato e sgombero forzato.



Invece di servire a mettere in ordine ne demoni del paramilitarismo, lapresenza dell'Esercito nello stato sembra essere concentrata nell'accerchiare evessare i territori zapatisti. Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé deLas Casas ha rilevato che dalla fine del 2018 è raddoppiato il numero diincursioni dell'Esercito Messicano nella sede della giunta di buon governo, nelcaracol della Realidad.

Lungi dall'affrontare i gruppi di potere locali, il governo statale guidatodal morenista Rutilio Escandón, li protegge. I figli e i nipoti della vecchiaoligarchia finquera occupano oraposizioni chiave nell'amministrazione della Quarta Trasformazione chiapaneca.Il mandatario statale ed i suoi funzionari sono parte del problema, non dellasoluzione.

Il fantasma di Acteal si aggira in territorio chiapaneco. I demoni sonoliberi. Da sopra gli hanno aperto la porta.

Twitter: @lhan55

Testo originale: https://www.jornada.com.mx/2019/06/04/opinion/016a2pol#







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