<html><head></head><body><div class="yahoo-style-wrap" style="font-family:Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;font-size:13px;"><div><p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" align="center" style="margin-bottom: 6pt; text-align: center; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><b><span lang="ES" style="font-size:14.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-ansi-language:ES;mso-fareast-language:IT"><a href="http://chiapasbg.com/2019/06/05/navarro-demoni-chiapanechi/" rel="nofollow" target="_blank" class="">I demoni
chiapanechi</a></span></b></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" align="center" style="margin-bottom: 6pt; text-align: center; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><i><span lang="ES" style="font-size:11.5pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-ansi-language:ES;mso-fareast-language:IT">Luis
Hernández Navarro</span></i></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">Il corpo senza vita di Ignacio Pérez Girón è comparso a lato della strada
Tuxtla Gutiérrez-San Cristóbal. Presentava segni di tortura. Due giorni prima,
il 4 maggio scorso, la sua famiglia ne aveva denunciato la scomparsa.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">Pérez Girón era sindaco del municipio indigeno di Aldama, negli Altos del
Chiapas. Aveva 45 anni. Mesi prima, a gennaio 2019, aveva denunciato l'attacco
armato alla comunità da parte di paramilitari.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">Da febbraio 2018, i coloni di Aldama vivono un'autentica crisi umanitaria.
Diverse comunità del municipio sono vittime costanti di attacchi armati da
parte di gruppi paramilitari. Sono state assassinate 25 persone e ferite varie
decine. Inoltre, più di 2 mila sono stati sfollate violentemente dalle proprie
case e villaggi. Chi esce dalla sua proprietà per andare a lavorare, corre il
pericolo di essere assassinato. Gli aggressori provengono dai villaggi di Santa
Martha e Saklum, nel vicino municipio di Chenalhó.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">In cinque diverse occasioni, Pérez Girón aveva chiesto al governo statale
di installare tavoli di dialogo per disattivare il conflitto. Prima
dell'assassinio, il giornalista di Rompeviento Tv, Ernesto Ledesma, in tre
occasioni aveva interpellato il presidente Andrés Manuel López Obrador circa le
aggressioni in questa regione. Dopo il crimine di Pérez Girón, è tornato a
farlo. Dal luogo dei fatti ha realizzato di prima mano quattro reportage con
molte testimonianze (<a href="https://bit.ly/2wesaOn" rel="nofollow" target="_blank" class="">https://bit.ly/2wesaOn</a>). Né la presenza della
polizia né militare hanno fermato gli attacchi. Chi è in possesso di armi ad
uso esclusivo dell'Esercito si muove liberamente.</span></p><div><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><br></span></div><div><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Il conflitto risale al 1977, quando il governo consegnò a Santa Martha 60
ettari di terra di proprietà di Aldama. Secondo la giunta di buon governo del </span><i style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">caracol </i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">di Oventik, i tre livelli di
governo passati e presenti sono responsabili della divisione, scontro, paura e
rottura della vita comunitaria. Perché imbastirono accordi mai realizzati
mettendolo ancora più legna sul fuoco per dividere le comunità.</span><br></div><p></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">La violenza in Aldama e Chalchihuitán è conseguenza della liberazione degli
assassini materiali di Acteal. Il 22 dicembre 1997, ad Acteal, Chenalhó, furono
<i>giustiziati</i> selvaggiamente dai
paramilitari 45 tra uomini, donne e bambini mentre pregavano per la pace in una
cappella (<a href="https://bit.ly/2ELb9A8" rel="nofollow" target="_blank"><span style="color:#BD2E26">https://bit.ly/2ELb9A8</span></a>). Malgrado fossero
stati pienamente identificati dai parenti delle vittime, la Suprema Corte di
Giustizia della Nazione liberò gli omicidi a partire dal 2009, adducendo che
non c'era stato un giusto processo. I criminali non hanno mai consegnato le
armi con le quali perpetrarono il massacro.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">Il principale promotore della campagna per liberare gli assassini di Acteal
è stato Hugo Eric Flores, legato alla teologia della prosperità neo-pentecostale,
molto vicino agli inizi della sua corsa politica ad Ernesto Zedillo, presidente
del Messico quando fu compiuto il massacro. Dirigente del partito <i>Encuentro Social</i>, attualmente è il
superdelegato della Quarta Trasformazione nello stato di Morelos.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">I paramilitari di Chenalhó che nell'ultimo anno hanno attaccato i coloni di
Aldama sono gli stessi che hanno ucciso i membri di Las Abejas ad Acteal quasi
22 anni fa, o sono parenti dagli assassini. Rosa Pérez, l'ex presidentessa
municipale di Chenalhó, figura chiave nella ripresa dei gruppi di civili
armati, è parente di chi ha perpetrato il massacro. Abraham Cruz, fino a poco
tempo fa tesoriere municipale, è figlio del pastore che benedisse le armi degli
assassini.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">Come hanno dichiarato gli sfollati di Aldama, Rosa Pérez ed Abraham Cruz,
attuale sindaco di Chenalhó, hanno riorganizzato il gruppo paramilitare
presente da anni in quel municipio, creato dall'Esercito (<a href="https://bit.ly/2Xle8q7" rel="nofollow" target="_blank" class="">https://bit.ly/2Xle8q7</a>).</span></p><div><br></div><div><br></div><div><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Quanto successo a Chenalhó, Chalchiuitán ed Aldama non è un fatto isolato.
Praticamente in tutti gli angoli della geografia chiapaneca vecchi e nuovi
cacicchi (indigeni e meticci), si disputano il controllo del territorio per
mezzo della violenza. Membri della comunità chol di San José El Bascán, nel
municipio di Salto de Agua, sono a rischio di attacco armato e sgombero forzato.</span><br></div><p></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">Invece di servire a mettere in ordine ne demoni del paramilitarismo, la
presenza dell'Esercito nello stato sembra essere concentrata nell'accerchiare e
vessare i territori zapatisti. Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de
Las Casas ha rilevato che dalla fine del 2018 è raddoppiato il numero di
incursioni dell'Esercito Messicano nella sede della giunta di buon governo, nel
<i>caracol</i> della Realidad.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">Lungi dall'affrontare i gruppi di potere locali, il governo statale guidato
dal morenista Rutilio Escandón, li protegge. I figli e i nipoti della vecchia
oligarchia <i>finquera</i> occupano ora
posizioni chiave nell'amministrazione della Quarta Trasformazione chiapaneca.
Il mandatario statale ed i suoi funzionari sono parte del problema, non della
soluzione.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 6pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT">Il fantasma di Acteal si aggira in territorio chiapaneco. I demoni sono
liberi. Da sopra gli hanno aperto la porta.</span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span lang="ES" style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-ansi-language:ES;mso-fareast-language:IT">Twitter: </span><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-fareast-language:IT"><a href="https://twitter.com/@lhan55" rel="nofollow" target="_blank" class="">@lhan55</a></span><span lang="ES" style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:black;mso-ansi-language:ES;mso-fareast-language:IT"></span></p>
<p class="ydpea9d9ea1MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;line-height:normal"><span style="font-family:"Times New Roman",serif">Testo originale: <a href="https://www.jornada.com.mx/2019/06/04/opinion/016a2pol" rel="nofollow" target="_blank" class="">https://www.jornada.com.mx/2019/06/04/opinion/016a2pol#</a></span></p><div><br></div><div><br></div><div><br></div><span lang="ES" style="font-family:"Times New Roman",serif;mso-ansi-language:ES"></span><p></p></div><br><br></div></body></html>