[Ezln-it] Gilberto López Y Rivas: EZLN: 25 anni di lotta anticapitalista

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Fri Jan 11 15:54:57 CET 2019


EZLN: 25 anni di lotta anticapitalista

Gilberto López Y Rivas

Il 25° anniversario della ribellione zapatista del primo gennaio 1994 èstato contraddistinto da una singolare dimostrazione della volontà di lotta anticapitalistache ha caratterizzato l'EZLN in questi anni. Cinquemila miliziani e milizianein disciplinata formazione hanno ascoltato con entusiasmo il discorso delportavoce dell'organizzazione politico militare, il subcomandante insurgente Moisés, in cui ha ribadito con acredine lasua opposizione al governo attuale che ha scatenato una virulenta campagna dicalunnie, diffamazioni e perfino minacce di usare la forza paramilitare controi maya zapatisti.

Bisogna dire che le campagne antizapatiste risalgono ai primi giorni dellasollevazione e si riaccendono periodicamente in determinati contesti politici esecondo la necessità dei gruppi di potere. Ricordiamo le diatribe di OctavioPaz che criticava l'inopportunità della ribellione e i danni che questa avrebbecausato al paese; o gli scritti di Héctor Aguilar Camín e del suo gruppo,rappresentanti della destra illuminata nella loro reazione conservatrice versol'opzione armata neozapatista. Arturo Warman, da parte sua, come ideologo salinista,negava il carattere nazionale degli indigeni ribelli e, di conseguenza, lapaternità del movimento, ricorrendo alla tesi di individui strumentalizzati daaltri attori: “Non mi sembra un movimento dei poveri bensì la manipolazionedella povertà, dell'isolamento (…) non è un movimento indigeno, è un progettopolitico-militare inerito tra gli indios ma senza rappresentarli (…) Nondobbiamo confonderci: non è la voce degli indios, semplicemente alcuni di lorosono presenti come in tutte le espressioni della vita nazionale.” (Chiapas hoy.La Jornada, 16/01/94.)

Allo stesso modo, Mario Vargas Llosa, con l'aiuto di amanuensi coninformazioni dei servizi di polizia messicani, contribuiscono alla creazionedel mito dei popoli indigeni come dozzinali cavie che seguono le messe in scenadel meticcio del gruppo ribelle. La congettura sull'esterioritàdell'insurrezione e del carattere sempiterno dell'indigeno come soggettomanipolato, è stata utilizzata dall'Esercito e dai servizi di intelligenzamessicani e dagli analisti dei mezzi di comunicazione di massa per negare ilprotagonismo indigeno all'origine e sviluppo di movimento zapatista.

Così si stabilisce l'interpretazione razzista di personificare nell'allora subcomandante insurgente Marcos, ora Galeano, quello che in realtà è stato edè il risultato organizzativo e politico di un complesso ed inedito movimentoindigeno sorto dalle viscere della Selva Lacandona. Il pensiero ripetuto finoallo sfinimento da tutto l'arco dell'antizapatismo non ammette che l'EZLN siaformato nella sua quasi totalità da indigeni delle diverse etnie di originemaya, e ritiene che ogni iniziativa, dichiarazione o programma provenga da Marcos-Galeano, contro il quale siscagliano aggressioni e improperi che coprono tutto lo spettro politico e lapsicopatologia sociale.

Sebbene esista una storia di diffamazioni e di ogni tipo di eccessi verbalicontro lo zapatismo in questi 25 anni, ora ampliati massicciamente dalle retisociali e lo spazio cibernetico, non sarebbe azzardato pensare allapartecipazione attiva di attori statali in questa insolita escalationantizapatista che il presidente Andrés Manuel López Obrador sembra noncontrollare, ma tollerare. In queste due settimane non si sono sentitedichiarazioni circa la guerra mediatica che ha incluso l'intrusioneopportunista ed irresponsabile di un medico che ha minacciato di utilizzareforze paramilitari in 28 stati che, secondo lui, starebbero sotto il suocomando, in difesa di AMLO e contro l'EZLN.

Così, l'inusuale parata miliziana e l'arringa per il 25° anniversariocostituiscono un energico appello dell’EZLN a vigilare sul rischio per la vita,i territori e gli autogoverni che i progetti di sviluppo e le politiche dimilitarizzazione del governo attuale concretate nella Guardia Nazionalerappresentano; esprimono l'indeclinabile impegno a resistere, come in questi 25anni, al malgoverno. Il Congresso Nazionale Indigeno - Consiglio Indigeno diGoverno ha dichiarato: “Avvertiamo i malgoverni che qualunque aggressionecontro l'EZLN è anche contro il CNI-CIG, per questo rivolgiamo un appello allereti di appoggio in tutto il paese ed alle reti di resistenza e ribellione inMessico e nel mondo a vigilare ed organizzarsi per agire in maniera congiunta ecostruire un mondo nel quale possiamo vivere tutte e tutti.”

Molte sono le interpretazioni circa la solitudine dei ribelli zapatisti acui allude il sub Moisés dopo anni dilotte controcorrente. Tuttavia, la solidarietà e l'appoggio a questiinfaticabili ribelli tessitori di sogni è un fatto accertato perfino in ambitoplanetario. La consegna del gennaio 1994 “Non siete soli!” è più che maiattuale. https://www.jornada.com.mx/2019/01/11/opinion/020a1pol#

http://chiapasbg.com/2019/01/11/lopez-y-rivas-25-anni-di-lotta/
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