[Ezln-it] H.Bellinghausen: L'importanza di Marichuy - G.Almeyra: Perché sostenere Marichuy

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue Nov 14 15:59:45 CET 2017


L’importanzadi Marichuy

Hermann Bellinghausen

Sembraesistere consenso sul fatto che abbiamo bisogno di un cambiamento quasi intutto. La strada non passa necessariamente per le urne. Non quelle checonosciamo. Ma le apparenze ingannano, non tutti vogliono il cambiamento.Quello che le élite ed i loro satelliti pretendono è che le cose seguano lapropria rotta, così che porti all'abisso dal quale esse credono di potersisalvare con profitto. Per il resto, tra la maggior parte dei messicani, si vageneralizzando la certezza che non possiamo fidarci dei partiti né dei lorogoverni. L'elettorato, che dovrebbe includere tutti gli adulti ma che accogliesolo una parte di essi, si divide artificialmente. Alcuni si rassegnano, altricercano il cambiamento (almeno di faccia) battendo la stessa strada. Altri ancora,un numero non contabilizzato ma molto rilevante di messicani, vive una realtàdifferente, cruda e concreta, dove i termini attuali del presunto cambiamentopolitico sono bullshit, perdonatel'anglicismo.

Come nazione, noi messicani dobbiamo affrontare seridemoni - perché li abbiamo - e come direbbe un celebre pubblico ministerofinito malamente, i demoni non si fanno problemi ed hanno trionfato. Per ilcambiamento dobbiamo toglierci di dosso i fantasmi della rabbiosa ipocrisia:razzismo, misoginia, sessismo, violenza familiare, abitudine alla corruzione,predisposizione a tacere e sopportare. La società maggioritaria - quella chenon si considera indigena, per carità di Dio - è daltonica, non distingue icolori, la sua gamma si limita al chiaro e allo scuro, e senza batter ciglio siallinea al lato chiaro dell'identità (reale o sognata). Gli stereotipicollettivi e pubblicitari di rispettabilità, intelligenza e bellezza lopredicano e lo garantiscono.

Con questo di fondo, e con le quotidiane minacce diesproprio, militarizzazione, divisione, espulsione, avvelenamento colcontagocce e distruzione dell'ambiente, una parte diffusa di messicani puòtestimoniare sulla realtà di vivere aggrediti e sulla determinazione di nonarrendersi. La lotta continua ad essere di classe per colpa non di quelli disotto, ma di quelli di sopra. Abbondano gli esempi di danni deliberati a causadell'espansione e dei benefici di conglomerati tipo Grupo México, Peñoles,Carso, Bimbo, Femsa, eccetera. Tutti hanno una storia nera. Accaparrano,prevaricano, cooptano, distruggono. L'argento, l'acqua, l'energia, la terra edil vento, a loro interessano più che la nostra sovranità, la gente ed ivillaggi, dove i loro artigli avanzano ed affondano. Continuiamo a cozzarecontro il vecchio capitalismo. In quelle comunità indigene e per le loromilioni di menti, la vita non ammette il capitalismo, ogni lotta cheintraprendano sarà anticapitalista.

María de Jesús Patricio, portavoce del CongressoNazionale Indigeno e del suo Consiglio Indigeno di Governo, punta questo principionel cuore di fantasmi e demoni. Non promette, invita a fare. Chiede sostegnoesplicito, non voto segreto. Mette enfasi in quello che importa. Indigeno,donna, madre, attivista, al servizio della propria comunità. Cosìsemplicemente. In eccellente compagnia, Marichuy affronta un'intemperiedominata da canaglie pronte alla macelleria mediatica che la partitocraziaadora. La sua condizione di donna ed il suo discorso smascherano le menzogne diquella candidata consorte del presidente che ci ha dichiarato la guerra,educata nel falangismo, di carriera conservatrice e potenziale piano B delle élite,dei comandi e delle loro campagne per le masse.

Nel Messico patriarcale e violento, per quanto si èvisto le donne rappresentano una sfida, vengono denigrate, ferite edassassinate per sport. Contemporaneamente, per il Messico classista e razzistagli indios incarnano una sfida che ha dimostrato essere insuperabile. Lasollevazione armato dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale 23 annifa, inaugurò non solo l'esperienza collettiva di autogoverno più duratura eformidabile della nostra storia, ma ha seminato nella coscienza di milioni diindigeni messicani un'impronta che non si dissolve e che culturalmente ècresciuta moltissimo.

Al banco scommesse non è favorita. La crudeltà (o èignoranza razzista?) dell'autorità elettorale predispone il nulla mediatico,l'abituale invisibilità degli indios, la bassa stima verso le donne quando nonservono come carne da cannone, la cecità di fronte alle condizioni obiettive dellapopolazione rurale e migrante. Marichuy viene da lì ed è da dove parla. Gliindigeni possono essere solo la quinta parte della popolazione nazionale: ma sonomilioni e costituiscono il 25% della popolazione indigena di tutta l'America.L'impatto della loro voce, l'inclusione del loro discorso non elettorale néelettoralistico dovrà raggiungere ampi settori di questo Messico ferito. Lei ela gente che esce al suo passaggio parlano con la realtà, qualcosa distraordinario per un paese in perpetua simulazione.   Testooriginale: http://www.jornada.unam.mx/2017/11/13/opinion/a08a1cul
 

 
Perché sostenere MarichuyGuillermo Almeyra

La portavoce del ConsiglioIndigeno di Governo, Marichuy Patricio Martínez (MPM) si presenta alle elezionipresidenziali del 2018 con l'obiettivo di organizzare le comunità indigene, lapopolazione lavoratrice e la sinistra anticapitalista per una lotta che oltrepassaampiamente il processo elettorale. La sua candidatura confida solonell'unificazione delle forze del popolo messicano che fino ad ora conduconouna lotta dispersiva, e scommette sull'innalzamento del livello di coscienzadegli oppressi la cui maggioranza attualmente ancora condivide l'ideologia deisuoi sfruttatori..... proseguire la lettura
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