[Ezln-it] EZLN: PER IL DOLORE, PER LA RABBIA, PER LA VERITA’, PER LA GIUSTIZIA

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sat Sep 26 14:47:55 CEST 2015


PER ILDOLORE, PER LA RABBIA,
PER LA VERITA’, PER LA GIUSTIZIA


 
Settembre 2015

Compagne,compagnei e compagni della Sexta del Messico e del Mondo:

Sorellee fratelli dei popoli della Terra:

Sail nostro collettivo cuore, di prima e di ora, che il nostro dolore non èlamento sterile.

Sache la nostra rabbia non è sfogo inutile.

Sappiamoche siamo ciò che siamo, che i nostri dolori e rabbie nascono e si alimentano apartire da menzogne e ingiustizie.

Perchéchi sta di sopra ai danni di noi che siamo ciò che siamo, mente come modalitàdi far politica e adorna la morte, la sparizione forzata, il carcere, lapersecuzione e l’assassinio con lo scandalo della sua corruzione.

E’criminale per legge e senza vergogna chi sopra sta, al di là del colore dellasua politica. Al di là che pretenda di nascondersi dietro a un cambio di nome edi bandiera.

Semprelo stesso volto, la stessa superbia, la stessa ambizione e la stessa stupidità.

Comese facendo sparire e assassinando volessero anche far sparire e assassinare lamemoria.

Dasopra e da coloro che lì annidano le loro perversioni e bassezze, riceveremosoltanto la menzogna come salario e l’ingiustizia come stipendio.

Puntualigiungono l’ingiustizia e la menzogna, tutti i giorni, a tutte le ore, in tuttii luoghi.

Nonli sazia il sottrarci lavoro, vita, terra, natura.

Cirubano anche chi è con noi: figli, figlie, sorelle, fratelli, padri, madri,familiari, compagni, amiche e amici.

Perseguitachi sopra sta. Incarcera. Sequestra. Fa scomparire. Uccide.

Nonpone fine soltanto ai corpi, alle vite.

Distruggeanche storie.

Sullasmemoratezza costruisce chi sta sopra la sua impunità.

L’oblioè il giudice che non solo lo assolve, ma lo premia pure.

Perciò,e per altro, i nostri dolori e rabbie cercano la verità e la giustizia.

Prestoo tardi impariamo che non si trovano da nessuna parte, che non c’è libro, nédiscorso, né sistema giuridico, né istituzione, né promessa, né tempo, né luogoper esse.

Chebisogna costruirle, impariamo.

Comese il mondo non fosse ancora completo, come se un vuoto gli ferisse il ventre,lacerato il cuore del colore che siamo, della Terra.

Cosìimpariamo che senza verità e senza giustizia, non c’è giorno completo né notte.Non trova mai pace il calendario, non riposa la geografia.

Inmolte lingue, idiomi, segni, nominiamo chi manca.

Eogni dolore e ogni rabbia prende un nome, un volto, una storia, un vuoto che famale e indigna.

Ilmondo e la sua storia si riempiono così di assenze.

Equeste assenze si fanno mormorio, parola forte, grido, ululato.

Nongridiamo per lamento. Non piangiamo di pena. Non mormoriamo per rassegnazione.

E’perché chi manca trovi la strada del ritorno.

Perchésappiano che ci sono, anche se mancano.

Perchénon dimentichino che non dimentichiamo.

Perquesto: per il dolore, per la rabbia, per la verità, per la giustizia.

PerAyotzinapa e tutti gli Ayotzinapa che feriscono i calendari e le geografie disotto.

Perquesto la resistenza.

Perquesto la ribellione.

Perchéarriverà il tempo in cui pagheranno tutto ciò che ci devono.

Pagheràchi ha perseguitato, pagherà chi ha incarcerato, pagherà chi ha picchiato etorturato. Pagherà chi ha imposto la disperazione della sparizione forzata.Pagherà chi ha ucciso.

Perchéil sistema che ha creato, alimentato, coperto e protetto il crimine che siveste di malgoverno, sarà distrutto. Non imbellettato, non riformato, nonmodernizzato: demolito, distrutto, terminato, sepolto sarà.

Perquesto in questo momento il nostro messaggio non è di consolazione né dirassegnazione per chi è addolorato per una o molte assenze.

Dirabbia è il nostro messaggio, di accoramento.

Perchéconosciamo lo stesso dolore.

Perchéabbiamo nelle viscere la stessa rabbia.

Perché,essendo differenti, così ci assomigliamo.

Perquesto la nostra resistenza, per questo la nostra ribellione.

Peril dolore e la rabbia.

Perla verità e la giustizia.

Perquesto:

Nonclaudicare. Non vendersi. Non arrendersi.

Perquesto:

Verità e Giustizia!
Dalle montagne del sudest messicano

SubcomandanteInsurgente Moisés Subcomandante Insurgente Galeano

In un angolo delpianeta chiamato “Terra”, settembre 2015

Questo 26 settembre,migliaia di zapatisti, bambini, bambine, giovani, donne, uomini, altrei,anziani e anziane, vivi e morti, manifesteranno nei nostri territori perabbracciare in questo modo tutte le persone che sentono dolore e rabbia a causadel carcere, della sparizione e della morte imposti da chi sta sopra.

Le abbracceremo ancheperché così ci abbracceremo noi zapatisti.

E così chiamiamo tuttele persone oneste e integre del pianeta perché facciano lo stesso, nei lorocalendari e geografie, secondo i loro tempi e modi.

Perché finché si vorràsupplire con le menzogne e i raggiri alla mancanza di verità e giustizia,l’umanità continuerà a essere solo una smorfia grottesca sulla faccia dellaTerra.


 
Testooriginale

Traduzione a curadell’Associazione Ya Basta! Milano


 
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