[Ezln-it] Conclusione del Festival Mondiale delle Resistenze e Ribellioni
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Sun Jan 4 10:11:00 CET 2015
Cala il sipario sul primo Festival mondiale delle Resistenze e Ribellioni contro il Capitalismo
Posted by Andrea Cegna on 04/01/2015
“Dove quelli in alto distruggono quelli in bassoricostruiscono.”Potrebbe essere una buona parte della sintesi di questi 14 giornidi condivisione politica, viaggi infiniti, vita comunitaria e scambioculturale.
Oltre 2600 persone di oltre 49 lingue hanno condiviso le lorolotte, i loro dolori e le loro rabbie.Tante storie almeno quante sono le privazioni sistemiche che ilcapitalismo si porta in dote.Di solito su questo blog raccontiamo storie ma alla fine di questigiorni intensi e prima di partire alla volta de La Realidad e LaGarrucha per portare una parte dei soldi raccolti con la vendita dellibro 20ZLN mi prendo la libertà di scrivere una cosa un po’diversa.La dimensione di questo festival è stata principalmentemessicana. Il dialogo EZLN – CNI ha creato questo momento moltoimportante per attivare la rete indigena nazionale. Molte dellerealtà indigene in lotta avevano bisogno di conoscere altreesperienze in movimento per uscire dall’io narrante e “lottante”e passare al noi.La credibilità e la capacità di convocazione dell’EZLN hapermesso così di rompere alcune barriere del mondo indigeno.Quando il festival è stato pensato non solo non era successa latragedia di Ayotzinapa, ma nemmeno era pensabile che esplodesse unmovimento politico di dimensione nazionale, inedito e simile perdimensione solo a quello visto nel 1994, attorno ad una storia lungae radicale come quelle delle scuole Normali Rurali.Non si può non pensare che il festival sia stato ripensato dopoil 26 settembre, e non solo per la scelta dell’EZLN di lasciare iloro interventi programmati ai familiari e amici dei 43desaparecidos.La centralità della lotta di Ayotzinapa è stata centrale quindianche dentro il festival. Oggi prima di iniziare il loro viaggioverso il Guerrero hanno detto alcune cose molto interessanti:
Lanecessità di lottare congiuntamente con l’EZLN è una certezza. Ilfestival è stato importante per trovare e creare contatti utili percostruire un percorso di trasformazione del paese.
L’assembleanazionale popolare, uno dei percorsi di rete e convergenza dellasinistra messicana, ha sicuramente funzionato ma non è sufficiente.Per questo gli studenti di Ayotzinapa invitano la Sexta aentrare in dialogo con questo percorso.
Il discorso di saluto deigenitori si è chiuso con la speranza di una nuova “Altra Campagna”e rilanciando la lotta contro le elezioni 2015.Questi 14 giorni sembrano essere l’anticamera del dialogo tradiversi soggetti in lotta in Messico. In un Messico attraversato dacorrenti e tendenze diverse, questo festival è una sorta di percorsotrasversale.Tra qualche giorno l'EZLN, come annunciato da Moisés, prenderànuovamente la parola. I risultati del festival saranno resi pubblicicon un testo capace di tenere assieme le differenti voci che hannopreso la parola.L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale si dimostracredibile a livello nazionale e internazionale. Si dimostra capacenon solo di convocare migliaia di persone ma anche di cogliereistanze sociali.
Questo si somma alla capacità di costruirerelazione politiche, reti sociali e proposta; il tutto continuandointernamente il percorso dell’autonomia.Nelle conclusioni lette da un rappresentate del CNI si è calcatala mano sulla necessità di creare strutture organizzate, perchésenza organizzazione e disciplina non si possono raggiungererisultati nelle lotte.14 giorni molto intensi, e vedremo se gli interessanti chiari diluna diventeranno anche realtà ribelle e non solo rete diresistenza.
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