[Ezln-it] Si diffonde nel mondo la richiesta di liberazione di Santiz e Patishtán

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue Jun 12 15:37:54 CEST 2012


La
Jornada – Martedì 12 giugno 2012
Si diffonde
nel mondo la richiesta di liberazione di Santiz e Patishtán
Hermann
Bellinghausen
La diffusione di eventi per chiedere la liberazione di Francisco Santiz
López ed Alberto Patishtán Gómez, prigionieri indigeni in Chiapas, ha portato
la seconda settimana mondiale, denominata Abbattiamo
le pareti delle celle, su decine di siti web e numerosi account di Twitter
e Facebook, con immagini che mostrano azioni e proteste in luoghi pubblici di
diversi stati della federazione e in decine di città in Europa, Africa, America
Latina, Stati Uniti e Canada, molte davanti ad ambasciate e consolati del Messico.
Nel frattempo, la Segreteria degli Affari Giuridici e Diritti Umani
della Segreteria di Governo ha dichiarato la sua posizione rispetto alle
richieste di liberazione dei prigionieri politici del Chiapas che hanno
ricevuto le missioni diplomatiche del Messico nei diversi paesi: "In
quanto a concedere la libertà immediata a Francisco Santiz López si informa che
questo ente non possiede la facoltà di decretare questa sollecitudine".
Rispetto alla sparizione a Banavil di Alonso López Luna nel dicembre scorso,
dopo un'aggressione di priisti armati durante i fatti violenti dei quali è
accusato Santiz López, base di appoggio zapatista, semplicemente l'ente
comunica che c'è un'indagine in corso "per presunto omicidio" del desaparecido. Firma Carlos Garduño Salinas,
direttore generale aggiunto di Investigación
y Atención de Casos de Gobernación.
Bisogna ricordare che il 28 maggio scorso, il Movimiento por la Paz con Justicia y Dignidad ha permesso al
professor Martín Ramírez, rappresentante del villaggio di El Bosque, di esporre
il caso di Patishtán ai quattro candidati presidenziali nel Castello di
Chapultepec, anche se nessuno ha poi manifestato un suo impegno al riguardo.
Questa settimana sono state diffuse decine di immagini in cui si vedono
persone, perfino  gruppi numerosi, che
espongono cartelli e foto dei due indigeni chiapanechi e chiedono la loro
liberazione immediata in Togo, Olanda, Canada, Belgio e Portogallo. Oppure in
città come Valencia, Carcasson, Parigi, Seul, Chicago, Bilbao, Buenos Aires,
Torino, Río de Janeiro e Cochabamba.
Nell'edizione di lunedì, il settimanale on line Desinformémonos, per esempio, raccoglie immagini di solidarietà, da
Merida e Los Mochis, Valle de Chalco, Cholula, Unión Hidalgo, le spiagge di
Huatulco, Cuernavaca, Toluca e Distrito Federal. In Chiapas si sono svolte
manifestazioni pubbliche per chiedere giustizia per Santiz e Patishtán a
Tapachula, nella Casa del Migrante Hogar de Misericordia in Arriaga, a San
Andrés Larráinzar, El Bosque, Oventic ed Acteal. Altre manifestazioni a favore
di questa richiesta si sono svolte a Totonacapan, Cherán, San Cristóbal de las
Casas, Tuxtla Gutiérrez, Jalapa y Querétaro.
A New York, i gruppi di donne e anti-razzisti del Movimento Occupy Wall
Street, si sono uniti alla Seconda Settimana di Lotta Mondiale per la
Liberazione di Patishtán e Santiz López.
Tuttavia, né le autorità federali né quelle statali del Chiapas hanno
mostrato una migliore disposizione, salvo fare solo dichiarazioni, per
rispondere a questa domanda che si basa sulla provata innocenza ei due
prigionieri. http://www.jornada.unam.mx/2012/06/12/politica/019n1pol
(Traduzione "Maribel" -
Bergamo)
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