[Ezln-it] Indigeni in presidio ad Ocosingo

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Thu Jan 5 13:48:53 CET 2012


La Jornada – Giovedì 5 gennaio 2012
Da 22 giorni in presidio ad Ocosingo gli indigeni spogliati delle terre


Hermann Bellingahusen. San Cristóbal de las Casas, Chis. 4 gennaio. Violenze, sequestri di minori e donne incinta, arresti con l'appoggio dei poliziotti statali e municipali, saccheggio armato di case ed appezzamenti, minacce di morte. Negli ejidos tzeltales di Busiljá e Cintalapa, a nord del municipio ufficiale di Ocosingo, i gruppi priisti paramilitari si sono spinti troppo lontano nelle loro aggressioni contro le famiglie che non appartengono all'Organizzazione Per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), con l'intenzione di togliere loro le terre che possiedono legalmente.
Oggi, sette famiglie di Busiljá aderenti dell'altra campagna, sono in presidio in Plaza de la Paz. Spogliati delle loro terre non hanno dove vivere e per il momento lo fanno qui, dove sono da 22 giorni in presidio di protesta di fronte alla sordità e all'indolenza del governo statale. Le loro richieste più urgenti sono due. Una, la restituzione di Gabriela Sánchez Morales, una bambina di 8 anni, rapita il 17 luglio scorso dal gruppo paramilitare; si sa che si trova in stato di schiavitù nella casa di Benjamín Gómez Sánchez, nella stessa comunità. Esigono anche la liberazione di Elías Sánchez Gómez (figlio), fermato il 7 dicembre con false accuse e rinchiuso nella prigione N. 17 di Playas de Catzajá.
Ed ovviamente, chiedono la restituzione delle loro terre, abitazioni e proprietà di oltre 150 ettari, per i quali posseggono diritto di proprietà agraria. Benché le aggressioni e gli sgomberi contro famiglie pro-zapatiste o almeno contrarie alla Opddic risalgono a due anni fa, nel 2011 sono state brutali e costanti.  
Intervistate da La Jornada, le famiglie sfollate denunciano come principale istigatore e violentatore Herlindo López Pérez, ex consigliere comunale municipale e dirigente della Opddic. Originario della vicina Cintalapa, dove ha sviluppato una stretta collaborazione con i militare che si sono stabiliti nella comunità nel 1996, ha partecipato a tutte le aggressioni a Busiljá, dove esiste un distaccamento di polizia fisso col quale collabora strettamente.
Questo è quanto successo a Busiljá nel 2011: il 15 gennaio i poliziotti entrano nei loro poderi terre armati e li cacciano dalle loro terre. Quello stesso giorno scompare Verónica López Pérez, incinta di tre mesi, e resta per due mesi nelle mani del gruppo della Opddic. Il 5 aprile recuperano le loro terre ed il giorno 7 arriva la polizia, il delegato di Governo Caridad Alcázar López, i rappresentanti della Procura Agraria e la sottosegretaria di Governo, "e con loro i priisti, per obbligarci ad andarcene".
Il 21 aprile la Polizia Statale Preventiva (PEP) violenta Elena Morales Gutiérrez; gli ejidatarios sostengono “su ordine del delegato di Governo José Manuel Morales Vázquez”.
Alle prime ore del 17 luglio, la PEP, "insieme ai paramilitari", sgombera gli ejidatarios e si portano via la bambina Gabriela, che i genitori considerano desaparecida ed accusano di questo Herlindo López e Domingo Gutiérrez Hernández, oltre al già citato MoralesVázquez. Volevano "prendere" suo padre Nicolás Sánchez Gómez e suo zio Elías, catturato poi in dicembre ed oggi detenuto; bisogna dire che era già stato in prigione ed era uscito dopo lo sciopero della fame dei prigionieri politici dell'Altra Campagna nel 2008.
Il 30 settembre, durante un'assemblea ad Ocosingo, il titolare delle Opere Pubbliche della giunta annunciò che "sarebbero state aggredite un gruppo di 16 famiglie, 45 persone" a Busiljá. Il 2 ottobre, verso le 5 del mattino, quattro individui armati fanno irruzione nelle case e minacciano di ammazzare ii perseguiti. Il 4 ottobre le minacce si ripeterono. Il giorno dopo viene sequestrato ad Ocosingo Pablo Sánchez Gutiérrez, di 15 anni. Il giorno 11 alla fine i paramilitari espellono 25 persone, brandendo machete ed armi di grosso calibro.
"Vogliono le nostre terre e sono appoggiati dai politici", sostengono gli ejidatarios. "Il Pubblico Ministero conosce bene i fatti, le prove degli attacchi ed i nomi di tutti i responsabili, ma non vuole portarli davanti al giudice". È documentato un caso precedente, a Cintalapa, dove il Pubblico Ministero di Ocosingo è stato corrotto con 40 mila pesos dal dirigente della Opddic, Herlindo López. http://www.jornada.unam.mx/2012/01/05/politica/013n1pol
(Traduzione "Maribel" - Bergamo)
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