[Ezln-it] Gloria Munoz Ramirez: Frayba

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sun Sep 4 10:21:48 CEST 2011



Los de
Abajo – 3 settembre 2011

Frayba

Gloria Muñoz
Ramírez

 

Fondato nel 1989 dal vescovo Samuel Ruiz García, il Centro
dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas, meglio noto come il Frayba,
continua il suo arduo e coraggioso lavoro di documentare le violazioni dei
diritti umani in Chiapas, in particolare tra i popoli indios. La sua attuale
squadra, formato da decine di uomini e donne impegnati con le comunità, rinnova
sforzi e dà seguimento ad un lavoro volto a contribuire alla costruzione di una
società con pienezza di diritti. Missione difficile in questi giorni.

Indipendentemente della strada che hanno seguito coloro che
l'hanno diretto ed ora lavorano per i governi che prima denunciavano con
veemenza, il Frayba conta su una struttura sufficientemente solida e segue una
linea a favore dei diseredati, di chi non si mostra come vittima, ma come
individuo e attore della costruzione del proprio destino.

In questi giorni, il Fray Bartolomé ha presentato la sua
relazione annuale, che va da aprile 2010 a marzo 2011, nella quale risalta la
disputa per il controllo territoriale e la cultura della violenza generata
dallo Stato messicano in Chiapas, e indica quali responsabili del saccheggio i
piani governativi o privati, come il Progetto Mesoamérica, che provoca
"conflitti con gravi conseguenze sociali nelle regioni dove si trovano
comunità abitate, tra altri, da basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di
Liberazione Nazionale (EZLN) che stanno costruendo alternative di fronte a
progetti di sviluppo indirizzati allo sfruttamento delle risorse naturali ed
estranei alla cultura dei popoli indigeni".

In un paese che, come sostiene il centro dei diritti umani,
si trova nel caos di una violenza generalizzata, e nonostante la sistematica
violazione dei diritti umani che questo implica, "le culture originarie
sopravvivono, si riproducono e generano alternative di vita". È
incoraggiante, dice il Frayba, "l'impulso che osserviamo tra i popoli che
sopravvivono all'irresponsabilità dei governi. Sono loro quelli che creano e trasformano
proponendo azioni di giustizia".

In Chiapas, anche se lo Stato orchestra la sua logica di
guerra contro le comunità autonome zapatiste, si osserva anche il gioco
perverso "nell'implementazione di leggi dure rivolte in origine contro la
guerra, il narcotraffico e la delinquenza organizzata, ma che permettono al
governo di agire con totale impunità restringendo diritti civili e
politici".

L'immagine del "difensore dei diritti umani" che
mira ad un posto all'ONU, lanciata dal governatore Juan Sabines, si sfalda
davanti al cumulo di violazioni riportare nella relazione del Frayba. http://www.jornada.unam.mx/2011/09/03/opinion/017o1pol

losylasdeabajo at yahoo.com.mx - http://desinformemonos.org

 

(Traduzione "Maribel" - Bergamo)

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