[Ezln-it] Arresti e torture per gli aderenti dell'Altra Campagna

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Oct 3 15:52:43 CEST 2011


La Jornada – Domenica 2
ottobre 2011
“Detenzione
e torture” contro gli aderenti all’Altra Campagna
Hermann Bellinghausen
Gli ejidatarios di
San Sebastián Bachajón, municipio di Chilón, Chiapas, hanno denunciato
detenzioni ingiustificate, furti e torture avvenute nei giorni scorsi contro
aderenti dell'Altra Campagna, perpetrati dalla Polizia Statale Preventiva
(PEP), in complicità con i gruppi filogovernativi della regione.
Segnalano che
Miguel Vázquez Deara era stato catturato dalla PEP lo scorso 26 settembre senza
alcun mandato di arresto. “Attraverso montature e falsi testimoni” hanno
cercato di accusarlo di diversi assalti alle auto sulla strada
Ocosingo-Palenque. L'altro giorno, l'accusato “è apparso” presso la Procura
Indigena, riconosciuto da un avvocato della società di trasporto per cui
lavora.
La parte in causa
ha potuto documentare che il detenuto “è obbligato a dire i nomi dei dirigenti”
dell'Altra Campagna, e siccome non ci sono elementi per accusarlo, lo portano
su una strada, gli mettono in mano un'arma e così diventa un assaltante”. I
poliziotti avrebbero agito su ordine di Juan Alvaro Moreno, dirigente del PVEM,
molto vicino al gruppo di ejidatarios che, insieme alla polizia, occupò la
cabina di riscossione delle cascate di Agua Azul e la consegnò al governo senza
l'accordo della comunità, gruppo guidato da Francisco Guzmán Jiménez, Goyito, e
Miguel Ruiz Hernández.
"È evidente
che è la polizia stessa a compiere gli assalti su quel tratto di strada",
sostengono gli ejidatarios, che raccomandano ai turisti in visita ad Agua Azul
di "prendere misure precauzionali perché può succedere come ad un gruppo
di maestri in pensione, che sono stati assaltati a 300 metri dai
poliziotti". Al contrario, "con gli attivisti sociali ci mettono
tutto l'impegno". Il giorno 26, i poliziotti hanno perquisito la casa di
Juan Aguilar Guzmán, ex prigioniero politico, "sembra alla ricerca di
armi, come principale dirigente dell'Altra Campagna".
“Sono arrivati
sparando, hanno picchiato una donna, spaventato i bambini e non hanno trovato
niente”. Gli agenti “hanno rubato uno stereo, un cellulare, delle torce e 5
mila pesos, distruggendo tutto; hanno fatto un disastro e si sono portati via
il compagno Jerónimo Aguilar Espinoza senza alcun mandato di arresto, e dopo
ore di tortura, il giorno seguente l'hanno liberato, senza nessun documento”.
Il 7 settembre
era stato arrestato l'aderente dell'Altra Campagna Antonio Estrada che, dopo
cinque giorni “di torture”, è stato processato il giorno 13, “dopo aver montato
un presunto assalto al chilometro 100 del tratto stradale, secondo le
dichiarazioni della Polizia Federale, mentre invece era stato fermato al
chilometro 93 dalla polizia preventiva”.
Queste azioni “sono
dirette contro gli attivisti sociali, non contro i delinquenti”. Nella denuncia
si sostiene che “c'è molta violenza nell'ejido sempre più disgregato e la
presenza della polizia nelle comunità è più violenta, dicono per combattere gli
assalti sulla strada di Xanil e Agua Azul”. Ciò nonostante, “grazie alla
presenza dei preventivi, gli assalti sono aumentati”. “I veri delinquenti” sono
nel gruppo filogovernativo. Solo il 21 era stato sequestrato “ad un gruppo di
persone di Jukuton un campo coltivato con stupefacenti”, ma il commissario
ejidale li ha coperti.
Le minacce contro
L'Altra Campagna sono continue, quando è questa organizzazione “che questo
facendo di tutto per fermare i delinquenti, perché i veri delinquenti sono i
filogovernativi”, concludono gli ejidatari.
Il quotidiano
britannico Financial Times, lo scorso
venerdì 30, ha pubblicato un insolito servizio su San Sebastián Bachajón ed il il
conflitto per la cabina di riscossione all'ingresso delle cascate.
Nell'articolo intitolato "Mexico:
paradise in dispute", Fionn
O'Sullivan descrive con obiettività i fatti violenti e le detenzioni
illegali (più di 100) contro L'Altra Campagna a San Sebastián. Attribuisce
tutto ciò alle ambizioni governative e private per sviluppare un “esclusivo”
centro turistico nella località.
“Nonostante
un'altra cabina costruita dal governo e le barricate della polizia, non sembra
imminente nessuno sviluppo turistico. Per molti, il turismo ecosostenibile
implica l'armonia tra i visitatori e l'ambiente. Considerati i punti di vista
sul futuro di Agua Azul, tutto indica che i danarosi stranieri ed i messicani ricchi
non avranno tanto presto la loro versione del Nirvana”. http://www.jornada.unam.mx/2011/10/02/politica/015n1pol
(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)
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