[Ezln-it] JBG ripristinano le insegne zapatiste a Tonina'

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue Jul 19 16:45:01 CEST 2011



La Jornada – Martedì 19
luglio 2011

I Consigli
Autonomi Zapatisti ripristinano i cartelloni che segnalano Toniná come zona
ribelle

Funzionari statali le
avevano rimosse a giugno prima di una visita di Juan Sabines al sito
archeologico 

Ribadiscono che i
proprietari del podere vicino alla piramide sono basi di appoggio dell’EZLN

 

Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de
las Casas, Chis. 18 luglio. I consigli municipali autonomi zapatisti di Francisco Gómez e San Manuel
hanno ripristinato le insegne che identificano Toniná come territorio ribelle e
terre recuperate dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).
Queste segnaletiche erano state rimosse da funzionari statali e dal presidente
municipale di Ocosingo, Arturo Zúñiga Urbina, il 20 giugno scorso, alla vigilia
di una visita del governatore dello stato al sito archeologico.

Con una semplice
cerimonia alla quale hanno partecipato decine di basi di appoggio dell'EZLN
delle comunità autonome circostanti: Javier López, San Juan la Palma, Maya
Tzeltal e La Libertad, i rappresentanti autonomi questa domenica hanno ribadito
che i proprietari dei poderi attigui alla piramide di Toniná sono le basi di
appoggio ribelli e che i loro territori sono organizzati con la giunta di buon
governo (JBG) di La Garrucha.

Prima dell'evento
ufficiale che si sarebbe svolto il 21 giugno, a Toniná era arrivato Horacio
Schroeder Bejarano quale inviato del governatore Juan Sabines Guerrero, insieme
al sopracitato presidente municipale di Ocosingo. Volevano convincere Alfonso
Cruz Espinosa e Benjamín Martínez Ruiz, basi zapatiste, a rimuovere le insegne
che indicavano che si tratta di terreni autonomi. "Non le abbiamo messe
noi, è stata la JBG, parlate con loro", risposero.

Inoltre, gli
zapatisti insistettero per il rispetto di un verbale di accordo firmato dallo
stesso Schroeder e da altri funzionari tempo addietro, e di altri impegni presi
dal governo.

Gli impegni, per
il resto, riguardano solo il rispetto verso gli zapatisti, la loro legittimità
ed i loro diritti (e non, come d'abitudine, promesse economiche,
"aiuti" o regalie). Il sindaco Zúñiga si era impegnato a restituire
una delle insegne del municipio autonomo Francisco Gómez, che si erano portati
via gli impiegati municipali. Ma questo non è avvenuto.

L'azione dei
consigli autonomi zapatisti avviene inoltre nel contesto di un presunto
conflitto familiare, indotto dallo stesso governo statale, che ha messo Cruz
Espinosa contro due sue sorelle che non risiedono nella proprietà ma se ne
vogliono appropriare per consegnarlo al governo, il quale, per il resto, ha già
cercato di appropriarsi di queste terre con diversi pretesti. Sono interessati
a queste terre l'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH), la
Segreteria del Turismo e lo stesso presidente municipale di Ocosingo.

Ciò nonostante,
nel 2009 le autorità governative finirono per riconoscere Cruz Espinosa
proprietario legittimo.

La contabile
Julissa Camacho Ramírez, direttrice del museo del sito, è stata molto attiva
nell'alimentare il conflitto familiare, secondo gli zapatisti. "Ci ha
sempre mancato di rispetto", sottolineavano alcuni giorni fa.

Con questo
argomento continuano a chiedere la destituzione di Camacho Ramírez, uno dei
punti nell'incompiuto verbale di accordo firmato dai funzionari mesi fa.

Il sito di Toniná
recentemente è balzato agli onori della cronaca quando lo scorso 6 luglio c'è
stato il ritrovamento di due pezzi maya molto importanti del periodo Classico
da parte dell'archeologo Juan Yadeum Ángulo e del sindaco di Ocosingo. http://www.jornada.unam.mx/2011/07/19/politica/018n1pol

(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)

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