[Ezln-it] Popoli indigeni sempre più minacciati

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue Dec 13 15:53:48 CET 2011


La Jornada – Lunedì 12 dicembre 2011
ONG:
I governi del Chiapas e federale minacciano l'integrità dei popoli indigeni,
che respingono il programma REDD+, "perché implica la privatizzazione di
un bene comune" come l'aria
 
Hermann
Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 11 dicembre. Una ventina di comitati ed organizzazioni per la difesa dei diritti
umani hanno diffuso una dichiarazione nella quale esprimono il timore della
"minaccia costituita sia dal governo del Chiapas sia dal governo federale
ed imprese private, per l'integrità dei territori dei popoli indigeni e rurali
e dei loro stili di vita".
Riuniti in questa città nel Forum Regionale
per la Difesa dei Diritti Umani "per discutere i problemi e le sfide"
della validità di queste garanzie nella regione, organismi indipendenti di
tutto lo stato hanno concluso che "la vita delle comunità indigene e
contadine deve affrontare molte minacce  di fronte al deterioramento e saccheggio dei territori e dei suoi beni
naturali, che genera altra povertà e la rottura del tessuto sociale, che si
traduce in crescente emigrazione e scontento".
Ritengono che "le politiche restrittive
di migrazione alle nostre frontiere sud e nord generano condizioni di gravi
violazioni dei diritti fondamentali, attentano alla vita, all'integrità fisica
ed alla libertà dei migranti da parte degli agenti statali o di gruppi
criminali protetti dai primi".
La protesta sociale derivante "dallo
scontento e dall'indignazione" sono "durante soffocate dalle forze di
sicurezza o per via giudiziaria, in particolare contro i difensori dei diritti
umani".
Le organizzazioni si sono espresse in
particolare contro il programma Reducción
de Emisiones por Deforestación y Degradación Evitada plus (REDD+), promosso
dai governi chiapaneco e federale, "perché implica la mercificazione e
privatizzazione di un bene comune, come l'aria pura, e perché è stato studiato
come parte della strategia di saccheggio del territorio ed abuso sociale nella
Selva Lacandona, ed implica lo sgombero ed il ricollocamento forzato di 40
comunità indigene".
Esprimono preoccupazione "per la latente
riattivazione" della miniera in Chicomuselo, data in concessione ad una
società canadese "che, secondo alcune voci, sarebbe stata trasferita ad
un'impresa a capitale cinese". L'attività della miniera ha già colpito
l'ambiente delle comunità limitrofe, senza rispettare il diritto di essere
consultate. Il pronunciamento si unisce alle organizzazioni locali che esigono
la cancellazione dei permessi di sfruttamento.
Importanti organizzazione del Chiapas come
Frayba, Fray Matías de Córdova, Oralia Morales, Digna Ochoa e Melel Xolobal, hanno
chiesto di fermare la costruzione delle città rurali "perché colpiscono le
forme tradizionali di produzione e di vita della popolazione locale, oltre a
non apportare i millantati miglioramenti  nell'accesso ai servizi". Esprimono preoccupazione perché il
ricollocamento "è una forma velata di spostamento forzato in favore di
interessi economici alieni alle comunità". Citano l'annunciata costruzione
di una quinta diga sul fiume Grijalva, a Copainalá, di una città rurale nello
stesso municipio e di un'altra aIxhuatán, dove sono state denunciate
prospezioni minerarie.
Manifestano solidarietà "con la lotta per
la terra ancestrale dei fratelli zoques nella regione dei Chimalapas, e si
augurano che "le comunità oggi vessate dai governi di Chiapas e Oaxaca
trovino accordi di convivenza pacifica". Nello stesso tempo, si uniscono
alla richiesta di tariffe eque rispetto a bollette "irrazionali ed
ingiustificate" della Commissione Federale dell'Elettricità.
In particolare, denunciano "il terribile
deterioramento ambientale delle paludi di Centla, casa dei nostri fratelli maya
chontales , le cui tradizioni culturali legate alla madre terra sono state pregiudicate
dallo sfruttamento sconsiderato della Petróleos Mexicanos e dalla gestione
delle acque del governo di Tabasco e della Commissione Nazionale dell'Acqua,
che deviano l'acqua da Villahermosa verso le paludi, obbligando da cinque anni gli
abitanti a vivere inondati. http://www.jornada.unam.mx/2011/12/12/politica/013n1pol
(Traduzione "Maribel" -
Bergamo)
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