[Ezln-it] Orcao distrugge la casa dei campamentisti a Patria Nueva
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Mon Aug 22 12:10:02 CEST 2011
La Jornada – Domenica 21
agosto
La Orcao
distrugge la casa delle basi di appoggio dell’EZLN, denuncia la giunta di buon
governo. La casa serviva da cucina per gli osservatori civili
Hermann Bellinghausen
La giunta di buon
governo (JBG) Arcoíris de la Esperanza,
del caracol zapatista di Morelia, ha
denunciato che il 17 agosto scorso nella comunità Patria Nueva, regione Primero
de Enero, municipio autonomo Lucio Cabañas, Chiapas, l’Organizzazione Regionale
dei Coltivatori di Caffè di Ocosingo (Orcao) ha compiuto nuove aggressioni,
quando circa 150 persone hanno distrutto una casa delle basi di appoggio dell’EZLN
che serviva da cucina per campamentisti ed osservatori civili.
L’attacco è stato
guidato dai rappresentanti locali della Orcao: Cristóbal Gómez López, El Saddam, e Manuel Bautista Moshan, El Empresario, a loro volta coordinati
dai dirigenti Antonio Juárez Cruz, Alejandro Gómez Navarro e Carlos Ramírez
Gómez, ed assistiti da Nicolás López Gómez, El
Tzirin, Juan Vázquez López e José Pérez Gómez.
La JBG sostiene: "I
tre livelli del malgoverno sono rabbiosi perché non vogliono che si sappiano i
loro inganni, per questo organizzano gente ignorante per introdurre i loro
progetti di morte nei nostri territori autonomi, dove ci governiamo a modo
nostro, come vuole il popolo. Non lottiamo per obbligo o strumentalizzati, come
questi rappresentanti locali, regionali, consulenti e presunti governanti
federali, statali e municipali, che tengono la povera gente sotto pressione e
minaccia, obbligandola ad accettare miserabili progetti e compiere
provocazioni".
Denuncia che la
Orcao minaccia di espellere “chi non obbedisce all’ordine di compiere
provocazioni in territorio zapatista".
Gli aggressori
hanno cercato di entrare in una "casa di legno" che serve da scuola
secondaria autonoma per distruggerla.
"Sappiamo
che sono solo manovalanza, perché i veri autori intellettuali si chiamano
Felipe Calderón e Juan Sabines Guerrero, che realizzano i progetti di morte e
guerra per milioni di pesos nei nostri territori".
Poi è arrivata
una ruspa. "I militanti della Orcao la stavano aspettando e minacciavano
di uccidere gli zapatisti a colpi di machete e pallottole", segnala la
JBG. Quindi gli orcaístas hanno
formato sette gruppi che comunicavano tra loro con i cellulari. "I governi
li hanno ben equipaggiato e addestrati per provocare i nostri compagni",
sottolinea.
Non è l'unica
aggressione. Il 10 luglio ad Ocosingo erano stati aggrediti due cameraman del caracol di Morelia. Vicino alla stazione
Ocosingo - Altamirano, tre individui li hanno obbligati a salire su un'auto
Tsuru di colore bianco, senza targa, e li hanno portati nel quartiere Sauzal,
nella stessa città.
Gli zapatisti
sono stati derubati di un computer portatile, due videocamere ed una macchina
fotografica, un cellulare, 600 pesos ed una valigia. Sono stati rinchiusi per
quattro ore. Due dei sequestratori erano usciti lasciandone uno solo di
guardia. La JBG racconta: "I nostri compagni hanno visto la possibilità di
affrontarlo e poter scappare". E' stato riconosciuto come uno degli
assalitori di Juan Decelis, originario di Balaxté.
Uno dei rapiti
era stato invitato varie volte "a lavorare come spia da una persona che si
chiama José Guadalupe, che gestisce progetti per le comunità. Come rappresaglia
per non aver accettato, è stato derubato dell'attrezzatura. I tre livelli di
governo "sono gli autori responsabili" perché "sviluppano e
fomentano le provocazioni; ora non usano più soldati né poliziotti, ma
indigeni.
"Per anni
hanno speso milioni di pesos per distruggerci e perché regalassimo loro la
nostra terra, per distruggere i nostri costumi e la nostra lingua, ma come
tutto il mondo può vedere, noi zapatisti siamo ancora vivi e resistiamo.
"Non rispondiamo
alle loro provocazioni; noi stiamo costruendo la vita e non la morte, come
fanno i malgoverni. Non siamo mendicanti come loro; tuttavia non temiamo alcun
governo, nemmeno con i loro milioni di pesos sono riusciti ad eliminarci, e
tanto meno con una piccola organizzazione come la Orcao", conclude la JBG.
http://www.jornada.unam.mx/2011/08/21/politica/015n1pol
Comunicato
completo della JBG
(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)
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