[Ezln-it] Guatemala, la giustizia batte il secondo colpo
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Mon Aug 8 14:29:59 CEST 2011
Guatemala, la giustizia batte il secondo
colpo
di Riccardo Noury
Con quasi 30 anni di
ritardo, la giustizia batte un colpo in Guatemala, il secondo dell’anno. Con una condanna impressionante per
quanto simbolica: 6060 anni di carcere nei confronti di
quattro soldati.
Simbolica perché il massimo della
pena è di 50 anni. Impressionante perché rende l’idea del massacro
avvenuto nel 1982 a Dos Erres, nella regione settentrionale del Petén.
Una delle stragi peggiori del conflitto interno che ha sconvolto per 36 anni,
dal 1960 al 1996, il paese centroamericano.
Il 5 dicembre dell’anno
’82 del secolo scorso, un’unità speciale dell’esercito denominata Kaibiles occupò Dos Erres e, nel giro di tre
giorni, torturò e uccise 201 uomini, donne e bambini prima di
radere al suolo il villaggio. Molte donne e ragazze furono stuprate e diversi
abitanti, compresi i bambini, vennero gettati nel pozzo del villaggio.Martedì 2 agosto gli ex soldati Manuel Pop Sun, Reyes Collin
Gualip, Daniel Martínez e Carlos Carías sono stati condannati a 30 anni di
carcere per ogni omicidio e ad altri 30 anni per aver commesso crimini contro
l’umanità. Totale: 6060 anni a testa.
Potevano essere persino di più:
il giudice che ha pronunciato il verdetto ha fatto riferimento a 201 vittime. Secondo
i sopravvissuti (alla violenza e al tempo che è passato da allora), i morti
furono 250. Nel 2011, l’allora presidente Alfonso Portillo aveva ammesso la
responsabilità delle autorità risarcendo con una somma pari a 1,8 milioni di
dollari le famiglie di 226 vittime.
Un quinto soldato che
aveva partecipato al massacro, Gilberto Jordán, sta scontando una condanna a 10
anni di carcere negli Stati Uniti per aver violato le leggi sull’immigrazione. Quando
uscirà dal carcere, dovrebbe attenderlo l’estradizione in Guatemala:
ha confessato, infatti, di aver gettato un bambino vivo nel pozzo del
villaggio.
Il massacro di Dos Erres
riceve così un po’ di giustizia, sebbene tardiva. Chissà che questa sentenza non possa
aprire la strada ad altri processi, anche nei confronti degli ufficiali che
ordinarono l’operazione del battaglione Kaibiles. Considerando che nel conflitto
interno 200.000 persone vennero uccise o fatte sparire e
furono commessi oltre 600 massacri, specialmente nelle comunità native
e rurali, la stragrande maggioranza dei crimini di allora rimane
impunita.
Come i lettori ricorderanno, a giugno le autorità del Guatemala avevano
arrestato l’ex generale Héctor Mario López Fuentes, accusato di aver programmato e ordinato genocidio
e altri crimini contro l’umanità della comunità native maya nel 1982-1983.
http://lepersoneeladignita.corriere.it/2011/08/08/guatemala-la-giustizia-batte-il-secondo-colpo/
http://www.amnesty.it/guatemala-ex-soldati-condannati-a-oltre-6000-anni-per-massacro-di-dos-erres
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