[Ezln-it] Marcos: Gli avvoltoi politici...

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed Apr 13 13:15:11 CEST 2011



La Jornada – Mercoledì 13
aprile 2011

Marcos: Gli
avvoltoi politici scrutano Sicilia per capitalizzare la sua perdita

Hermann Bellinghausen. San Cristóbal de las Casas,
Chis. 12 aprile. Proseguendo lo scambio epistolare col
filosofo Luis Villoro, il subcomandante Marcos, dell'Esercito Zapatista di
Liberazione Nazionale (EZLN), ha diffuso oggi uno scritto nel quale riflette
criticamente sulla violenza nel paese. Inizia con un riconoscimento al poeta
Javier Sicilia e la lotta che sta portando avanti dopo l'omicidio di suo figlio
Juan Francisco:

"Il dolore e
la rabbia di Javier Sicilia (lontano pera distanza ma vicino da sempre per
ideali) , si fanno eco che riverbera tra le nostre montagne. C'è d'aspettarsi e
dà speranza che la sua leggendaria tenacia, così come ora convoca la nostra
parola e azione, riesca a radunare le rabbie e dolori che si moltiplicano sui
suoli messicani.

"Di don
Javier Sicilia ricordiamo le sue critiche irriducibili ma fraterne al sistema
di educazione autonoma nelle comunità indigene zapatiste e la sua ostinazione
ricordando periodicamente, terminando la sua colonna settimanale sulla rivista
messicana Proceso, la pendenza del
compimento degli Accordi di San Andrés.

"La tragedia
collettiva di una guerra insensata, concretata nella tragedia privata che l'ha
colpito, ha messo don Javier in una situazione difficile e delicata. Molti sono
i dolori che aspettano di trovare eco e volume nel suo reclamo di giustizia, e
non sono poche le inquietudini che aspettano che la sua voce accorpi, che non guidi,
le voci ignorate di indignazione.

"E succede
anche che intorno alla sua figura ingigantita dal dignitoso dolore, volino gli
avvoltoi mortiferi della politica dell'alto, per i quali una morte vale solo se
somma o sottrae nei loro progetti individuali e di gruppuscoli, benché si
nascondano dietro una rappresentatività".

In uno scritto
che comprende ampi riferimenti a José Emilio Pacheco e Bertolt Brecht, Marcos
annuncia a Villoro che si sono uniti allo scambio epistolare altri autori: Raúl
Zibechi, Sergio Rodríguez Lascano, Gustavo Esteva e Carlos Aguirre Rojas (i
suoi "corrispondenti a Città del Messico, Oaxaca ed Uruguay").

Critica inoltre
il governo di Juan José Sabines Guerrero che "persegue e reprime chi non
si unisce al falso coro di lodi alle sue menzogne fatte governo, che persegue i
difensori dei diritti umani nella Costa e negli Altos del Chiapas e gli
indigeni di San Sebastián Bachajón che si rifiutano di prostituire la loro
terra, che fomenta l'azione di gruppi paramilitari contro le comunità indigene
zapatiste".

(Traduzione "Maribel" -
Bergamo)

 

La
lettera completa

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