[Ezln-it] Cronaca della mobilitazione nel DF dell'Altra Campagna per le BAZ sgomberate
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Fri Sep 24 19:16:47 CEST 2010
Cronaca della mobilitazione nel DF dell'Altra Campagna per le BAZ
sgomberate:
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VIVA L'AUTONOMIA ZAPATISTA!
Oggi, martedi' 21 settembre, L'Altra Campagna e' andata in piazza per
esigere il ritorno immediato alle proprie case e terre dei nostr* 170
compagn* Basi d'Appoggio Zapatiste delle comunita' di San Marcos e Pamala,
che sono stati cacciati dalle loro case il 9 settembre dai membri dei
partiti politici (PRI, PRD e Verde Ecologista), i quali con minacce ed atti
violenti pretendono frenare l'avanzamento dell'autonomia zapatista.
La manifestazione che e' partita dalla piazzetta della Diana a
mezzogiorno, si e' nutrita della rabbia e dell'indignazione degli/lle
aderenti alla Sesta Dichiarazione che hanno risposto all'appello che la
solidarieta' fa ogni volta che si commette un'ingiustizia contro qualche
compagn at . Il corteo ha avuto come prima tappa la sede del governo statale
del Chiapas, il cui edificio e' pieno di segni delle varie manifestazione
che l'Altra Campagna ha realizzato per esprimere il ripudio verso le azioni
che, ogni volta, compie il mal governo contro le comunita' zapatiste. Qui
si e' realizzato un breve sit-in dove si sono denunciati gli ultimi
avvenimenti e si sono fatti responsabile direttamente i vari livelli di
de-governo per quanto accaduto e per quello che potrebbe succedere ai/lle
nostr* compagn*.
Lo spezzone, composto da collettivi ed individui aderenti alla Sesta, ha
continuato il suo percorso fino alla sede nazionale del PRD (partito della
sinistra istituzionale, ndt); durante il tragitto i vari collettivi, tra
cui c'erano i/le compagn* di UNIOS, la Rete Nazionale Contro la
Repressione, Salute&Coscienza, Redymyz, Donne e La Sesta, Collettivo Donne
Tessendo Resistenze, Collettivo Avvocati Zapatisti, la UVyD, la Quinta
Brigata, il collettivo "In La Kech", la Galleria Autonoma, il Comitato di
Lotta della Scuola Superiore d'Economia del Politecnico, compagn* dei
Popoli di Milpa Alta ed aderenti a titolo individuale hanno gridato slogan
che sempre erano accompagnati da quel "Non siete soli!" che fortifica le
reti di solidarieta' che tra compagn* abbiamo teso duranto questi anni di
cammino come Altra Campagna. I/le manifestanti hanno espresso la propria
indignazione unendo le proprie voci in un solo slogan: "Avanza, avanza, non
smettere di avanzare, che i rifugiati devono tornare!". I vari striscioni
che ci hanno accompagnato durante il percorso hanno riempito di colore la
mobilitazione e hanno rappresentato la voce silenziosa dell'incondizionato
appoggio alle comunita' che subiscono l'aggressione del mal governo.
Arrivando alla sede del PRD, gli slogan sono partiti immediatamente ed
i/le circa 130 aderenti hanno dato voce al ripudio contro la classe
politica, gridando: Ne' PRI, ne' PAN, ne' PRD, l'Altra Campagna contro il
Potere! No e' no, si e' si, il PRD e' uguale al PRI!
Si e' aperto il comizio con la partecipazione di un compagno che ha letto
un documento di denuncia nel quale si e' evidenziato che nel mirino degli
aggressori si trovano altre comunita' ed altri territori; nello stesso
documento si legge che gli sgomberi vengono fatti perche' cio' che nelle
terre zapatiste si coltiva e' la speranza di un Paese migliore e che le
aggressioni si sono date nel contesto di guerra che vivono quotidianamente
i popoli zapatisti con il fine di impedire l'avanzamento della loro
autonomia; il documento firmato da collettivi ed individui aderenti alla
Sesta ha denunciato che gli sgomberi sono la prova della paura che hanno i
potenti della lotta zapatista e fa responsabile i corrotti, bugiardi e
stupratori del potere di qualsiasi azione violenta contro i nostri
compagni. Zapata vive, la lucha sigue!
Successivamente ha preso parola il Collettivo Avvocati Zapatisti i quali
ci hanno ricordato che molti di quelli che sono dentro l'edificio (sede
nazionale del PRD, ndt) hanno usato il movimento zapatista per fare
successo nella carriera politica. No e' no, si e' si, il PRD e' uguale al
PRI! E' giunta la musica e i compagni de In La Kech hanno messo suoni e
silenzi al richiamo di giustizia dei compagni sgomberati. Chiapas, Chiapas
non e' una caserma, fuori l'esercito di li'! Il collettivo Caracol Matlatl
di Toluca ha preso la parola per annunciare ai potenti che la faremo finita
con loro, che lo sfruttamento, il disprezzo, l'esproprio e la repressione
finiranno con loro e ha ricordato l'impegno solidale preso dai/lle compagn*
dell'Altra Campagna quel primo maggio al grido: fino alla morte, se e'
necessario!
Una compagna del collettivo Donne e La Sesta ha sottolineato le
aggressioni specifiche ed i tentativi di stupro contro le nostre compagne
delle comunita' sgomberate e ha fatto un forte appello a rispettare la vita
e l'autonomia zapatista che ci contagia di rabbia e forza per distruggere
il sistema capitalista. Non siete soli! Non siete sole! Un compagno dei
Popoli di Milpa Alta ha richiamato alla memoria il tradimento degli Accordi
di San Andres del PRD e di tutti i partiti e che finche' continueranno a
svolgere il loro ruolo di caporali del popolo ci avranno sempre fuori le
loro sedi manifestando per la liberta', la giustizia e la democrazia per
tutti. Viva l'EZLN! Infine i/le compagn* del Comitato di Lotta della Scuola
Superiore d'Economia ci hanno detto: Qui restiamo, siamo stufi e non ci
fermeranno!
Durante gli interventi dei nostri compagni, i perredisti che si trovavano
nell'edificio si sono affacciati con cinismo, disprezzo e burla, una
dimostrazione dell'unica risposta che hanno dall'alto verso i reclami di
dignita' e liberta' per tutti/e. Allo stesso modo un piccolo gruppo di
perredisti e' sceso a proporre all'Altra Campagna una trattativa con
"l'importantissimo (cosi' hanno detto) Jesus Ortega (presidente del PRD,
ndt)"; fra loro c'era una donna del partito che e' stata vista entrare
nell'edificio con vestiti normali e riscendere con questo gruppo indossando
un abito tradizionale indigena, per stare piu' in atmosfera con i
manifestanti. Quello che non potra' mai capire questa gente del potere e'
che con la dignita' e l'integrita' dei compagni non si tratta.
La mobilitazione e' culminata al grido rabbioso di "Assassini! Assassini!"
e si e' ricoperto l'edificio con il colore che tante volte ha macchiato le
mani di tanti perredisti, il colore del sangue che non si dimentica mai.
L'Altra Campagna si e' poi ritirata con una promessa ai potenti: Se toccano
a uno di noi, ci toccano a tutti!
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Tradotto da Nodo Solidale:
http://www.autistici.org/nodosolidale
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