[Ezln-it] Affiliati ai partiti politici espellono 170 basi zapatiste

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Fri Sep 10 13:09:40 CEST 2010



La Jornada – Venerdì 10
settembre 2010

Espulse
da Chilón 170 persone, basi di appoggio zapatiste

Hermann Bellinghausen

Circa 170 basi di
appoggio dell'Esercito Zapatista di Librazione Nazionale (EZLN) sono state
espulse all'alba di questo giovedì dalla comunità tzeltal San Marcos Avilés,
municipio di Chilón, Chiapas. L'azione è stata perpetrata da membri di PRI, PRD
e PVEM come rappresaglia per l'edificazione di una scuola autonoma nella
località. La giunta di buon governo (JBG) del caracol di Oventic ha denunciato
che gli aggressori, guidati da Lorenzo Ruiz Gómez e Vicente Ruiz López, “sono
arrivati con machete, bastoni ed armi, sono entrati in due case ed hanno
tentato di violentare due donne”. Per non rispondere alla provocazione, gli
zapatisti hanno abbandonato le proprie case. "Uomini, donne e bambini ora
si trovano in montagna soffrendo, fame, freddo e paura.”

La JBG riferisce
che basi zapatiste di Pamalá e Guadalupe el Kaptetaj, municipio di Sitalá,
hanno informato che Manuel Vázquez era stato convocato a forza da autorità e
dirigenti dei partiti di San Marcos e Pamalá alla fine di agosto, che gli
avevano chiesto di smantellare la scuola, e che dicono “che continueranno con
altre comunità” con scuole autonome.

Secondo la JBG,
l'obiettivo di quelle azioni, “favorite dai tre livelli di governo, è
ostacolare l'educazione dei nostri bambini e l'avanzamento della costruzione
della nostra autonomia”. Manuel Vázquez è stato vessato ed imprigionato il 21
agosto, insieme ad un altro suo compagno. Al loro rilascio, gli aguzzini hanno
intimato loro di abbandonare l'organizzazione zapatista e di non informare la
JBG e che gli avrebbero tolto le terre che hanno comperato più di 10 anni fa.
Hanno minacciato di chiedere alla Procura Agraria “la cancellazione dei diritti
agrari di 15 ejidatarios di San Marcos Avilés”. Il 24 e 25 agosto si sono
impadroniti di 29 ettari con 5.850 piante di caffè, 10 ettari di milpa,
fagioli, mucche, cavalli e tre case, e distrussero un campo di banani.

L'8 settembre gli
invasori hanno preso il bestiame, rubato le reti di recinzione e sparato in
aria. "Dicono che è il primo passo contro i nostri compagni, e che il
successivo sarà sgomberarli dall'ejido e le loro mogli e figlie rimarranno per
gli affiliati ai partiti e poi bruceranno le loro case.

 

“I malgoverni non
sanno come fermare la lotta di liberazione nazionale degli zapatisti, per
questo vogliono fermare il progetto di educazione autonoma”, denuncia la JBG. Ciò
nonostante, avverte, “proseguiremo con l'educazione autonoma in tutto il
territorio zapatista, i nostri figli e figlie non andranno più nelle scuole
ufficiali perché lì non insegnano mai la verità su come vivono i popoli
indigeni e tutti i poveri del Messico. I nostri compagni e compagne cacciati in
queste ultime ore devono ritornare nelle loro case e chiediamo che siano
rispettati”.

(Comunicato
completo della JBG)

(Traduzione “Maribel” - Bergamo)




      
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