[Ezln-it] Comunità zapatiste contro le tariffe dell’energia elettrica

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Sep 6 12:57:48 CEST 2010





La Jornada – Domenica 5
settembre 2010

Le comunità
zapatiste si oppongono alle “alte tariffe” dell’energia elettrica (CFE)

Dicono che pagheranno i
debiti quando saranno rispettati gli Accordi di San Andrés

Hermann Bellinghausen

Le comunità
appartenenti alla Organización Frente Popular Campesino Lucio Cabañas (OFPCLC),
aderente all’Altra Campagna dell’EZLN, hanno dichiarato di mantenersi in
resistenza contro le “alte tariffe” applicate dalla Comisión Federal de
Electricidad (CFE) e che non pagheranno nemmeno l’acqua né le tasse su case e
terreni.

Il fronte Lucio
Cabañas dichiara: “Non stiamo bloccando le strade né occupando presidenze
municipali, (ma) non accettiamo briciole in cambio della nostra lotta. Non
vogliamo beni personali, ma quello che il popolo chiede”. I funzionari “solo ci
ingannano coi loro progetti di distribuzione di polli e alimentari scaduti”,
sostiene. I suoi “principi politici” consistono nel non negoziare con la CFE né
col governo, “e non pagare l'elettricità fino a che non saranno realizzati gli
Accordi di San Andrés in difesa della terra e del territorio originario dei
popoli”.

Il fronte
denuncia inoltre la recente apparizione di un gruppo denominato Organización
Lucio Cabañas Autónoma de Izquierda (OLCAI), che vuole “confondere” la gente
con questo nome e con pratiche clientelari e di strumentalizzazione. Il nuovo
gruppo è guidato da Armando Morales Aguilar, Pedro Espinoza Álvarez, Matilde
Hernández Álvarez, Armando Luna Álvarez ed Óscar López García.

Il 16 luglio
scorso “queste persone sono venute al rancho La Yuria ad offrire progetti
produttivi, miglioramenti delle case e la legalizzazione dei documenti”, tra
altre promesse. Il fronte Lucio Cabañas afferma che la OLCAI vuole “smantellare
la resistenza della comunità”, che si trova nell'ejido Lázaro Cárdenas,
municipio La Trinitaria.

A differenza dei
leader della OLCAI, aggiunge, “la nostra organizzazione non è per lo scambio di
beni né di progetti; la terra è per i contadini che la lavorano, non per i
cacicchi”. Il gruppo in questione si è formato solo alla fine del dicembre
scorso. “Vogliono solo strumentalizzare la sigla per fomentare le divisioni”.

Fondato il 2
ottobre 2007 nella zona di Las Margaritas e La Trinitaria, il fronte Lucio
Cabañas ha come obbiettivo “lottare contro i maltrattamenti che ogni popolo
subisce da parte dei governi locali e statale, contro la discriminazione dei
popoli indigeni e non indigeni, la privatizzazione della loro terra e
territorio, dell'energia elettrica, dell'educazione e della salute”.

Dichiara che “i
popoli del Messico abbiamo le materie prime per migliorare i nostri ejidos e
comunità, il problema è che governa il neoliberismo, ed i grandi impresari sono
gli unici a beneficiarne. Le classi inferiori sono sempre più povere”.  

Citando il caso
di Delfina Aguilar Gómez, che nel gennaio scorso è stata citata dalla CFE a
pagare di 14 mila pesos, mentre l'anno precedente ne pagava 50. La signora
Aguilar Gómez “non ha pagato perché non ha i soldi per coprire quella somma”,
stabilita “dall'abuso dei lavoratori della parastatale”.  

L'organizzazione
indipendente sostiene che il pagamento di imposte “va solo a beneficio dei
governanti, non dei popoli indigeni”. http://www.jornada.unam.mx/2010/09/05/index.php?section=politica&article=015n1pol

(Traduzione “Maribel” - Bergamo)




      
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