[Ezln-it] Luis Hernandez Navarro - Jyri Jaakkola: il solidale

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue May 25 14:46:14 CEST 2010





La Jornada – Martedì 25
maggio 2010


Luis
Hernández Navarro





Jyri
Jaakkola: il solidale



Si è trattato di
un fatto inusuale. Lo scorso 5 maggio, durante l'apertura della sessione
dell'Eurocamera dedicata al dibattito sull'eurozona, Jerzy Buzek, il suo
presidente, ha lamentato l'assassinio in Messico di due attivisti dei diritti
umani: Beatriz Cariño e Jyri Antero Jaakkola. "Vogliamo trasmettere le
nostre più profonde condoglianze alle famiglie dei deceduti", ha
dichiarato Buzek, ed ha aggiunto: "è triste che continuino ad esserci
questi attacchi".

La storia è nota.
Lo scorso 27 aprile il gruppo Ubisort - legato al Partito Rivoluzionario
Istituzionale (PRI) di Oaxaca - ha imboscato una carovana umanitaria che
portava generi alimentari e medicine al municipio autonomo di San Juan Copala.
Nell'attacco furono assassinati Alberta Cariño e Jyri Jaakkola. Mónica
Santiago, che viaggiava con loro, è stata testimone del momento in cui una
pallottola ha colpito alla testa Bety Cariño; poi sarebbe caduto
l'internazionalista finlandese: "Ho visto quando Jyri, in un atto
disperato, ha preso la testa di Bety e quasi immediatamente una pallottola gli
ha attraversato la testa.” Jyri ha gridato ai suoi compagni di mettersi in
salvo. E' stato trovato con il corpo che faceva scudo a quello di Bety.

Secondo il
governatore Ulises Ruiz, l’omicidio è stato “uno scontro col gruppo di
attivisti i cui membri non sappiamo esattamente chi siano; sappiamo che ci sono
degli stranieri, non so se siano turisti, se sono qui in visita o se fatto attivismo
politico”.

Jyri era nato
l'11 febbraio 1977 nell'est della Finlandia. Veniva da una famiglia di
sinistra. Fin da giovane si era riconosciuto nella tradizione libertaria. Aveva
iniziato a studiare filosofia e scienze politiche all'università della città di
Turku, sulla costa. Nonostante essere un alunno brillante, ha scoperto che
quella forma di educazione non era per lui. Ha rinunciato all'università per
solidarietà con quelli che non avevano la stessa opportunità di accedervi.

Era entrato nei
collettivi anarchici e collaborava attivamente nell'appoggio al popolo
angolano, colpito dalla guerra civile. Aveva iniziato a lavorare
nell'organizzazione senza fini di lucro Estelle Uusi Tuuli (Nuovo Vento), che
si dedica alla promozione della solidarietà internazionale, del commercio equo,
della pace e della comprensione tra i popoli. Era una persona timida, semplice
ed umile che sapeva farsi voler bene e rispettare. L'ingiustizia non gli dava
pace.

Riconoscendosi
nel magonismo e la lotta zapatista, aveva concentrato la sua attività, insieme
ad altri compagni, sul Messico. Aveva organizzato la visita in Finlandia di un
membro del collettivo VOCAL per denunciare la criminalizzazione della protesta
sociale nel nostro paese. Era d'accordo con questo gruppo nella visione della
comunanza e dell'autodeterminazione dei popoli. Nel 2009 aveva ottenuto una
borsa di studio per andare a Oaxaca. In due mesi aveva imparato a parlare
spagnolo ed aveva stabilito relazioni affettuose con i suoi compagni. Era stato
invitato da VOCAL a collaborare nell'osservazione dei diritti umani
(comunitari) e lavorare intorno al cambiamento climatico, la sovranità
alimentare e l'economia della reciprocità. Aveva un blog dove scriveva su
Oaxaca e le sue impressioni sulla costruzione dell'autonomia e le resistenze.

Jyri era un
ecologista sociale. Il suo pensiero e la sua azione erano influenzate
dall'opera di Murray Bookchin. Secondo Bookchin, quasi tutti i problemi
ecologici sono problemi sociali. La crisi ambientale è provocata dalla società capitalista,
ma ha le sue radici più profonde nelle gerarchie sociali. L'ecologia sociale
propone di sostituire lo Stato ed il capitalismo con la società ecologica,
basata su rapporti non gerarchici, comunità geograficamente decentrate,
ecoteconologia, agricoltura organica e produzione di beni su scala umana.

Jyri ha scritto
su temi filosofici, ecologia ed anarchismo. Si esprimeva con eloquenza e
precisione. Per lui non esistevano frontiere tra l'elaborazione teorica e la
trasformazione pratica. Amava la teoria e gli piaceva sviluppare idee e
convincere la gente della bontà della lotta libertaria.

Jaakkola riteneva
che la sua missione fosse, soprattutto, in Finlandia, tra la propria cultura.
Ma riconosceva che in Messico e in America Latina poteva trovare ispirazione e
speranza per costruire un mondo diverso. Secondo lui, nel continente americano
esistevano movimenti sociali dai quali si può imparare per trasferire i loro
insegnamenti nel suo paese. Qui ci sono altri modi di vivere differenti, c'è la
speranza che ci siano altre strade e di poter vivere bene fuori dal sistema
capitalista. Per questo diceva, senza alcun dubbio: “io voglio stare qui,
voglio imparare da tutto questo”.

Jyri era
aggiornato su quanto succede in Messico. Possedeva una lettura sofisticata
della congiuntura del paese. Affermava che "c'è speranza nel cambiamento
ed esperienza dei passati movimenti, come la sollevazione di Oaxaca del 2006, e
molte diverse alternative anticapitaliste comunitarie e forme di autonomia
sviluppate dagli zapatisti, oltre ad un mucchio di altre esperienze di ogni
tipo per costruire un mondo differente”.

Basandosi su
Paulo Freire, Jaakkola sosteneva che la solidarietà reale esige che ci si ponga
nella stessa posizione nella quale si trova colui col quale si solidarizza.
Perciò, non dubitava di essere lì dove la sua presenza poteva aiutare a
prevenire l'uso della violenza contro i movimenti sociali. Era cosciente che la
sua condizione di europeo gli dava vantaggi sui messicani. "Io avrò sempre
il biglietto di ritorno in Finlandia - diceva - e la mia pelle di colore bianco
che funziona come una specie di protezione.”

Sin embargo, el
pasado 27 de abril nada de eso le sirvió a Jyri. Por primera ocasión en la
historia reciente de México, un grupo de derechos humanos fue violentamente
atacado y un observador internacional fue asesinado. Su crimen, junto al de
Bety Cariño, es un grave precedente en la violación de derechos humanos en el
país. Los observadores de derechos humanos han puesto sus barbas a remojar.

Tuttavia, lo scorso
27 aprile niente di tutto questo è servito a Jyri. Per la prima volta nella
storia recente del Messico, un gruppo per i diritti umani è stato violentemente
attaccato ed un osservatore internazionale è stato assassinato. Il suo
omicidio, insieme a quello di Bety Cariño, è un grave precedente nella
violazione dei diritti umani nel paese. Gli osservatori dei diritti umani sono entrati in gioco. (Los observadores de derechos humanos han
puesto sus barbas a remojar.) http://www.jornada.unam.mx/2010/05/25/index.php?section=opinion&article=019a1pol

(Traduzione “Maribel” - Bergamo)




      
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