[Ezln-it] Un arresto a Mitziton

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed Mar 24 16:04:59 CET 2010


La Jornada – Mercoledì 24 marzo 2010
Agenti federali catturano aderenti dell'Altra Campagna a Mitzitón, Chiapas http://chiapasbg.wordpress.com/2010/03/24/arresto-a-mitziton/
Hermann Bellinghausen. Mitzitón, Chis. 23 marzo. La cattura da parte di agenti federali di Manuel Díaz Heredia, aderente all'Altra Campagna a Mitzitón, ha riportato la tensione in questa comunità tzotzil. In risposta, gli ejidatarios hanno trattenuto due poliziotti statali e tre impiegati della Segreteria per lo Sviluppo Sociale, e da stamattina presto bloccano la strada Panamericana all'altezza del villaggio.
Alle 7 del mattino, un furgoncino Cherokee bianco è entrato nei campi di Mitzitón dove stava lavorando Díaz Heredia. Gli occupanti del furgone lo hanno catturato con violenza e si se ne sono andati travolgendo la recinzione di legno della proprietà, allontanandosi per i sentieri intorno alla comunità, come se li conoscessero. Díaz Heredia si trova già nella prigione di El Amate ed è già comparso davanti al giudice. Durante il viaggio è stato picchiato.
Questa notte la comunità si è raggruppata sulla strada bloccandola con tronchi d'albero. La coda di veicoli nelle due direzioni è stata molto lunga fino a verso mezzogiorno, ma ora ci sono solo camion a rimorchio con i motori spenti.
I taxi collettivi deviano verso Comitán o San Cristóbal, cosicché durante il giorno sono passati passeggeri e turisti tra i tronchi ed i tzotziles in protesta.
"Nel tentativo di piegarci come popolo indigeno e ignorare la nostra decisione di non permettere che si violenti il nostro territorio, il malgoverno messicano ai suoi tre livelli si è coordinato per continuare a reprimerci e perseguitarci, ora con l'arresto del nostro compagno, che si distingue per convinzione e combattività in difesa del nostro popolo" dichiara l'assemblea degli ejidatarios.
Il governo statale si è impegnato, attraverso la Segreteria di Governo, a chiedere al giudice la liberazione di Díaz Heredia entro 72 ore. La Procura Generale della Repubblica accusa il contadino di traffico illegale di persone, su denuncia "anonima" di Carmen Díaz Gómez, leader dell'Ejército de Dios, ripetutamente accusato a sua volta dello stesso reato e perfino catturato in fragrante dalla comunità circa due anni fa, per essere poi immediatamente liberato dalla polizia.
Gli indigeni riassumono: "Prima hanno appoggiato che il gruppo paramilitare Ejército de Dios assassinasse il nostro compagno Aurelio Díaz Hernández, per poi proteggere l'assassino Francisco Jiménez Vicente affinché prosegua il suo lavoro sporco di traffico di persone e vessazioni contro di noi. Quindi lo stesso governo ha mandato uno dei suoi lacchè, il comandante paramilitare Esdras Alonso, affinché con una denuncia penale criminalizzasse la nostra protesta a favore del nostro territorio e i difensori dei diritti umani che ci hanno accompagnati", aggiunge l'assemblea. Il governo "vuole dividere la comunità ed ha ottenuto che il 27 e 28 febbraio l'Ejército de Dios tornasse ad aggredirci".
Ora, il governo federale "cattura il nostro compagno per obbligarci ad accettare che si colpisca il nostro territorio con l'autostrada San Cristóbal-Palenque e l'ampliamento della strada per Comitán". Per questo, "come comunità" rispondono con azioni di protesta: il blocco della Panamericana, e "il trattenimento di alcuni funzionari del malgoverno fino a che non lasceranno libero il nostro compagno". Questi sono gli agenti Orlando Padilla Ramos e Alfonso Santis Vicente, della polizia statale preventiva, e gli impiegati della Segreteria per lo Sviluppo Sociale federale Virginia Velasco, Javier Zárate e Luis Borrallas.
I loro veicoli ufficiali rimangono vicino al chiosco, mentre loro aspettano seduti nelle vicinanze della casa ejidale, sicuramente molto arrabbiati. Un indigeno spiega: "li stiamo trattando bene. Speriamo che così trattino il compagno fino a che non ce lo restituiscano".
Chiedono la liberazione di Díaz Heredia, “prigioniero politico” e di Artemio Díaz Heredia, da due anni nel carcere di El Amate, accusato dai polleros (trafficanti di clandestini – N.d.T.) dell’Ejército de Dios. http://www.jornada.unam.mx/2010/03/24/index.php?section=politica&article=017n1pol
(Traduzione “Maribel” – Bergamo  http://chiapasbg.wordpress.com )


      
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: http://lists.ecn.org/pipermail/ezln-it/attachments/20100324/4ff5752f/attachment.html 


More information about the Ezln-it mailing list