<table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0" ><tr><td valign="top" style="font: inherit;"><P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: center" align=center><I style="mso-bidi-font-style: normal"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">La Jornada – Mercoledì 24 marzo 2010<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></I></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: center" align=center><B style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN lang=IT style="FONT-SIZE: 18pt; mso-ansi-language: IT"><FONT face="Times New Roman">Agenti federali catturano aderenti dell'Altra Campagna a Mitzitón, Chiapas </FONT></SPAN></B><SPAN lang=IT style="FONT-SIZE: 8.5pt; COLOR: #666666; FONT-FAMILY: Verdana; mso-ansi-language: IT"><A href="http://chiapasbg.wordpress.com/2010/03/24/arresto-a-mitziton/">http://chiapasbg.wordpress.com/2010/03/24/<SPAN style="BACKGROUND: #fffbcc">arresto-a-mitziton</SPAN>/</A><o:p></o:p></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman"><I style="mso-bidi-font-style: normal"><SPAN lang=DE style="mso-ansi-language: DE">Hermann Bellinghausen. Mitzitón, Chis. 23 marzo</SPAN></I><SPAN lang=DE style="mso-ansi-language: DE">. </SPAN><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT">La cattura da parte di agenti federali di Manuel Díaz Heredia, aderente all'Altra Campagna a Mitzitón, ha riportato la tensione in questa comunità tzotzil. In risposta, gli ejidatarios hanno trattenuto due poliziotti statali e tre impiegati della Segreteria per lo Sviluppo Sociale, e da stamattina presto bloccano la strada Panamericana all'altezza del villaggio.<o:p></o:p></SPAN></FONT></FONT></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">Alle 7 del mattino, un furgoncino Cherokee bianco è entrato nei campi di Mitzitón dove stava lavorando Díaz Heredia. Gli occupanti del furgone lo hanno catturato con violenza e si se ne sono andati travolgendo la recinzione di legno della proprietà, allontanandosi per i sentieri intorno alla comunità, come se li conoscessero. Díaz Heredia si trova già nella prigione di El Amate ed è già comparso davanti al giudice. Durante il viaggio è stato picchiato.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">Questa notte la comunità si è raggruppata sulla strada bloccandola con tronchi d'albero. La coda di veicoli nelle due direzioni è stata molto lunga fino a verso mezzogiorno, ma ora ci sono solo camion a rimorchio con i motori spenti.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">I taxi collettivi deviano verso Comitán o San Cristóbal, cosicché durante il giorno sono passati passeggeri e turisti tra i tronchi ed i tzotziles in protesta.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">"Nel tentativo di piegarci come popolo indigeno e ignorare la nostra decisione di non permettere che si violenti il nostro territorio, il malgoverno messicano ai suoi tre livelli si è coordinato per continuare a reprimerci e perseguitarci, ora con l'arresto del nostro compagno, che si distingue per convinzione e combattività in difesa del nostro popolo" dichiara l'assemblea degli ejidatarios.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">Il governo statale si è impegnato, attraverso la Segreteria di Governo, a chiedere al giudice la liberazione di Díaz Heredia entro 72 ore. La Procura Generale della Repubblica accusa il contadino di traffico illegale di persone, su denuncia "anonima" di Carmen Díaz Gómez, leader dell'<I style="mso-bidi-font-style: normal">Ejército de Dios</I>, ripetutamente accusato a sua volta dello stesso reato e perfino catturato in fragrante dalla comunità circa due anni fa, per essere poi immediatamente liberato dalla polizia.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">Gli indigeni riassumono: "Prima hanno appoggiato che il gruppo paramilitare <I style="mso-bidi-font-style: normal">Ejército de Dios</I> assassinasse il nostro compagno Aurelio Díaz Hernández, per poi proteggere l'assassino Francisco Jiménez Vicente affinché prosegua il suo lavoro sporco di traffico di persone e vessazioni contro di noi. Quindi lo stesso governo ha mandato uno dei suoi lacchè, il comandante paramilitare Esdras Alonso, affinché con una denuncia penale criminalizzasse la nostra protesta a favore del nostro territorio e i difensori dei diritti umani che ci hanno accompagnati", aggiunge l'assemblea. Il governo "vuole dividere la comunità ed ha ottenuto che il 27 e 28 febbraio <I style="mso-bidi-font-style: normal">l'Ejército de Dios</I> tornasse ad aggredirci".<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">Ora, il governo federale "cattura il nostro compagno per obbligarci ad accettare che si colpisca il nostro territorio con l'autostrada San Cristóbal-Palenque e l'ampliamento della strada per Comitán". Per questo, "come comunità" rispondono con azioni di protesta: il blocco della Panamericana, e "il trattenimento di alcuni funzionari del malgoverno fino a che non lasceranno libero il nostro compagno". Questi sono gli agenti Orlando Padilla Ramos e Alfonso Santis Vicente, della polizia statale preventiva, e gli impiegati della Segreteria per lo Sviluppo Sociale federale Virginia Velasco, Javier Zárate e Luis Borrallas.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">I loro veicoli ufficiali rimangono vicino al chiosco, mentre loro aspettano seduti nelle vicinanze della casa ejidale, sicuramente molto arrabbiati. Un indigeno spiega: "li stiamo trattando bene. Speriamo che così trattino il compagno fino a che non ce lo restituiscano".<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT">Chiedono la liberazione di Díaz Heredia, “prigioniero politico” e di Artemio Díaz Heredia, da due anni nel carcere di El Amate, accusato dai <I style="mso-bidi-font-style: normal">polleros</I> (trafficanti di clandestini – N.d.T.) dell’<I style="mso-bidi-font-style: normal">Ejército de Dios</I>. </SPAN><SPAN lang=ES style="mso-ansi-language: ES"><A href="http://www.jornada.unam.mx/2010/03/24/index.php?section=politica&article=017n1pol">http://www.jornada.unam.mx/2010/03/24/index.php?section=politica&article=017n1pol</A><o:p></o:p></SPAN></FONT></FONT></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT">(Traduzione “<I style="mso-bidi-font-style: normal">Maribel</I>” – Bergamo<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN></SPAN><SPAN lang=ES style="mso-ansi-language: ES"><A href="http://chiapasbg.wordpress.com/"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT">http://chiapasbg.wordpress.com</SPAN></A></SPAN><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"> )<o:p></o:p></SPAN></FONT></FONT></DIV></td></tr></table><br>