[Ezln-it] Conflitti mascherano il tentativo di rubare le terre agli zapatisti

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Mar 8 16:12:56 CET 2010


La Jornada – Lunedì 8 Marzo 2010
 
L’esperto della ENAH José Andrés García esclude che le frizioni a Mitzitón siano dovute a divergente religiose. Le divergenze mascherano il tentativo di spaccare le comunità zapatiste per impadronirsi delle terre http://chiapasbg.wordpress.com/2010/03/08/conflitti-mascherano-il-furto-di-terre-degli-zapatisti/
  
Hermann Bellinghausen. San Cristóbal de las Casas, Chis. 7 marzo. Gli studiosi dello scenario religioso in Chiapas hanno rilevato che le differenze di credo non sono il principale motivo di conflitto nelle comunità, e che in fondo potrebbero essere irrilevanti. Così, José Andrés García Méndez, ricercatore della Scuola Nazionale di Antropologia e Storia (ENAH), ammette che "gli eventi iniziati nel 1994 hanno modificato il campo religioso, tanto nella Chiesa cattolica come in quella evangelica", che si può riassumere nella loro posizione rispetto al movimento zapatista.
Le chiese evangeliche hanno sviluppato differenti risposte, alcune completamente opposte tra loro, documenta lo studioso: "La maggioranza, a livello della dirigenza, ha manifestato rifiuto verso lo zapatismo, mentre gran parte dei fedeli ha simpatizzato col movimento indigeno (principalmente presbiteriani e pentecostali),ad un livello tale che in diverse comunità intere congregazioni di evangelici si sono unite allo zapatismo, mostrando con questo la varietà di forme di concettualizzare e praticare l'attività cristiana e politica degli evangelici".
Per il resto, il protestantesimo è ora "più chiapaneco che protestante", postula García Méndez in Chiapas para Cristo: diversidad doctrinal y cambio político en el campo religioso chiapaneco (MC editores, México, 2008). Qui c'è stato uno sviluppo autoctono, complesso e cangiante. Le chiese non cattoliche si suddividono, si adattano a necessità immediate.
Come si sa, la componente politica della religione in Chiapas va oltre le classificazioni. Le religioni non sono organizzazioni politiche, anche se le sue chiese calpestino questo terreno. Una cosa è essere cattolico "tradizionalista" o della teologia della liberazione, o evangelico, presbiteriano, pentecostale, ed un altro è essere del PRI, del PRD o zapatista. In tutti c'è di tutto, come illustra lo studio Chiapas para Cristo. Per questo è artificioso rinchiudere in "conflitto religioso" quello che normalmente è un'altra cosa.
Molto diverso è quando l'organizzazione di determinati gruppi contrainsurgentes sia favorita da qualche sigla religiosa, come succede con il gruppo evangelico Ejército de Dios (almeno i suoi membri) nella comunità di Mitzitón ed i suoi paraggi. Lì, il punto di rottura o inflessione politica nasce non tanto dal cambiamento di religione di un gruppo, quanto dal suo sfidare le pratiche e agli accordi comunitari. Questo è caratteristico dell'uso politico delle religioni in Chiapas.
Oggi tali differenze risultano utili per chi vuole far passare un'autostrada ed i suoi progetti di turismo alle cascate ed estrattivi al di sopra dei diritti e della viabilità futura delle comunità. Serve anche per orchestrare dispute di terre con gruppi che non hanno diritto ad esse; le promesse dei partiti in periodo elettorale, come l'attuale, introducono la legittimità di spogliare gli zapatisti dei loro territori e, di conseguenza, frenare il processo di autonomia consolidato in 15 anni nonostante i tentativi di "smantellamento" economico, militare ed agrario.
L'informazione ufficiale e le chiese stesse sono state propense a porre l'enfasi dei conflitti comunitari su presunti o reali differenze di credo, sempre cristiano e tutti, senza eccezioni, imposti in modi diversi alla popolazione indigena. Il cattolicesimo è arrivato 500 anni fa, il protestantesimo 100 anni fa. Entrambi continuano a lottare per sovrapporsi alla spiritualità maya ed ai suoi costumi, che sono essenzialmente democratici e comunitari, come ha suggerito con singolare empatia Carlos Lenkersdorff.
A Mitzitón, come in decine di località sulle montagne del Chiapas, la divergenza di credo maschera tentativi di spaccare le comunità zapatiste ed i loro simpatizzanti, e strapparli tanto dalle loro terre ancestrali come da quelle recuperate dopo la sollevazione del 1994 nelle selve di Chilón ed Ocosingo. http://www.jornada.unam.mx/2010/03/08/index.php?section=politica&article=018n1pol
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )


      
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: http://lists.ecn.org/pipermail/ezln-it/attachments/20100308/56fda4da/attachment.html 


More information about the Ezln-it mailing list