[Ezln-it] A El Pozo ci siamo difesi, sostengono gli zapatisti
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Fri Jun 25 15:04:13 CEST 2010
La Jornada – Giovedì 24 giugno
2010
In un documento negano di aver dato inizio al
conflitto
A El Pozo ci siamo solo
difesi da un’aggressione, sostengono gli zapatisti
Dalla
Redazione
Dal caracol di Oventic, la giunta di buon governo (JBG) Corazón
céntrico de los zapatistas delante del mundo, della zona Altos, in Chiapas,
ha chiarito la sua posizione rispetto ai fatti successi a El Pozo, municipio di
Cancuc, lunedì scorso, dove c'è stato un morto e vari feriti. Non si è trattato
di uno scontro, come dicono i mezzi di comunicazione, né tanto meno di
un'aggressione provocata dagli zapatisti.
La JBG sostiene: Davanti all'aggressione, i compagni hanno dovuto difendersi
in qualche modo, utilizzando le loro estreme risorse per legittima difesa
davanti all'aggressione provocata dai priisti e perredisti di El Pozo, vedendo
i nostri compagni colpiti brutalmente in testa.
La JBG smentisce la versione secondo la quale le basi dell'EZLN avrebbero
provocato il confronto: Al contrario, noi stiamo portando avanti la nostra
lotta in maniera pacifica, non contro i nostri stessi fratelli. In questa
aggressione c'è stato un morto tra gli aggressori, e si tratta di colui che
guidava l'aggressione. Le nostre basi hanno dovuto difendersi.
La mattina del 21 giugno, priisti e perredisti si sono divisi in quattro
gruppi, ognuno di 60 persone circa, armati di machete, pietre, bastoni, zappe,
picconi, pale e pinze per tagliare il servizio di erogazione della luce e
dell'acqua a nove famiglie zapatiste. Queste hanno chiesto a costoro di non
farlo, ma gli aggressori non hanno ascoltato ed hanno iniziato ad aggredire e
colpire con pietre e bastoni.
Miguel Hernández Pérez e Manuel López Hernández hanno subito fratture al
cranio, il primo con esposizione della massa encefalica ed è grave. Sono
rimasti feriti anche Antonio López Guzmán, Sebastián Pérez Cruz, Eliseo
Martínez Pérez, Miguel Gómez Hernández y Antonio Cruz Gómez. Alla fine i nostri
compagni sono riusciti a scappare in un’altra comunità del municipio autonomo
San Juan Apóstol Cancuc, ma uno di loro, Antonio Gómez Pérez, ferito, risulta
desaparecido.
Quando i promotori di salute autonomi sono andati a recuperare i feriti,
sono stati fermati dalla polizia settoriale, dal sindaco Cirio Vásquez Cruz,
dal pubblico ministero di Giustizia Indigeno Marcos Shilón Pérez e dal
personale del sottosegretariato di governo. Secondo la JBG, i cinque non sono
responsabili e nemmeno si trovavano sul luogo dei fatti.
La JBG ha identificato gli organizzatori dell'aggressione, guidati da Miguel
Gómez Pérez e sostiene che i filo-governativi di El Pozo non hanno il diritto
di privare di energia ed acqua gli zapatisti in resistenza.
Nei fatti, secondo la versione ufficiale, è morto Sebastián Hernández Pérez,
del gruppo priista.
Il presidente municipale ufficiale di Cancuc "sa che la sua gente
perseguita le basi zapatiste col pretesto della resistenza al pagamento
dell'energia elettrica a Crucilj'a, Tzuluwitz, Nicht'el, La Palma, Ya'xcoc,
Baak'il, Cruztón, tra altri". Con questo, vogliono dimostrare che si tratta
di scontri tra indigeni per giustificare la militarizzare delle comunità.
Come è possibile che il malgoverno agisca in questo modo,
fermando i nostri compagni mentre sono le nostre basi di appoggio ad essere
state aggredite, picchiate e gravemente ferite. Gli aggressori sono liberi di
fare quello che vogliono perché contano sull'appoggio dei tre livelli di
governo, ma quando i nostri compagni e compagne si difendono dalle aggressioni,
li si accusa di essere provocatori ed aggressori, e questo vuol dire che gli
zapatisti non hanno il diritto di difendere le loro vite, conclude il
comunicato. http://www.jornada.unam.mx/2010/06/24/index.php?section=politica&article=018n2pol
Comunicato
completo della JBG
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