[Ezln-it] Allarme rosso per imminenti mandati di cattura contro attivist* di Brigada Callejera

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Mon Jan 18 02:39:10 CET 2010



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COMUNICATO STAMPA SULLE RETATE DELLA PROCURA DELLA CAPITALE IN HOTEL DEL
DISTRETTO FEDERALE

Pulizia sociale o lotta alla tratta delle persone;

Vendetta politica e criminalizzazione delle lavoratrici del sesso e
attiviste  della Otra Campaña convocata dall'EZLN;

Il rifiuto delle lavoratrici del sesso e rappresentanti, di essere
ricollocate dalle autorità del Governo del Distretto Federale (GDF) dei
perimetri di San Pablo e Circunvalación, Izazaga y Calzada de Tlalpan, così
come la denuncia comunale a Buenavista, sono alcune delle ragioni
politiche, a causa delle quali le operazioni mediatiche contro la tratta
delle persone della Procura Generale di Giustizia del Distretto Federale,
sono state portate a termine nei suddetti luoghi. 

Le ragioni economiche sono diverse: realizzare una pulizia sociale contro
questo settore della classe operaia, dove il Capo del Governo, Marcelo
Ebrard Casaubond, permette che uomini come Carlos Slim, realizzino i propri
affari milionari, come già succede nel perimetro A del centro storico, dove
sono stati mandati via più di 25.000 venditori ambulanti. Un altro grande
motivo è quello di imporre una ristrutturazione perredista nel lavoro
sessuale in strada, cosa che non è riuscito a terminare il Governo del
Distretto Federale (GDF), a partire dalla sua prima incursione, quando ha
preteso di imporre il Gruppo “El C.A.I.S.”, come recita gran parte del
documento. Le retate della polizia, messe in pratica dal delegato politico
di allora, Julio César Moreno Rivera e prima ancora, con gli altri che la
Procura ha diretto, coloro che stanno occupando o occuperanno i posti
“vacanti” lasciati dai rappresentanti, madame e cooperativiste detenute,
costituiscono soggetti della procura capitalina che coordinano i colpi di
mano agli hotel perquisiti e che in precedenza hanno lavorato nella
Segreteria della Sicurezza Pubblica del Distretto Federale. 

In questo senso, la nostra organizzazione, facente parte della Sexta
Declaración de la Selva Lacandona dell'Ejército Zapatista de Liberación
Nacional, che ha potuto costruire un proprio patrimonio per l'attenzione
primaria alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso e per le
comunità indigene in resistenza contro il malgoverno, a cominciare dal
programma di mercato sociale dei preservativi Encanto, è stata una pietra
nella scarpa per le intenzioni del GDF di ristrutturare il sesso
commerciale in strada, alle spalle delle lavoratrici del sesso e delle loro
proprie istanze organizzative. 

La Brigata di Strada d'Appoggio alla Donna “Elisa Martinez A.C.”, non è un
assegno in bianco per nessuno, sia che si tratti di amici, compagne,
rappresentanti o membri delle commissioni di amministrazione delle
cooperative della Rete Messicana del Lavoro Sessuale. Per questoo abbiamo
preferito ascoltare le parole delle lavoratrici del sesso che hanno subito
le retate, prima di fare qualsiasi commento e legittimare con le nostre
parole la violenza esercitata sulle compagne che solo contano sul proprio
corpo per guadagnarsi da vivere, o chi, vicina o lontana al nostro progetto
di prevenzione, come una pratica per la libertà, abbia disatteso l'impegno
di costruire un mondo dove non si sfrutti la prostituzione altrui, né si
pratichi lo sfruttamento sessuale commerciale infantile. 

Quindi non siamo neanche un assegno in bianco per il governo fascista di
Ebrard, posto dalla procura capitalina, la sottosegreteria per i programmi
delegazionali e la strada del GDF, a carico del ciarlatano Héctor Serrano
Cortés, la Clinica Condesa che adotta la ruffianeria nelle sue iniziative
dirette alle lavoratrici del sesso e ai transgender del lavoro sessuale e
inoltre mette in pratica un sotterrato programma di controllo sanitario
delle lavoratrici del sesso della Merced con la compiacenza di madame come
Marta Silvia e Alejandra Gil, che difendono i loro investimenti immobiliari
nei periodi di estinzione del dominio. È sicuro che sono stati incarcerati
protettori come alcuni dei membri del Clan de los Flores Carreto, Laura la
vestita di Tlalpan, che aveva in suo potere due minorenni nell'hotel
Palacio e che è rifonita da Guadalajara Jalisco, da Paty Betancur, di
travestiti conosciuti come “manichini”. 

E' anche certo che nelle retate si stanno vittimizzando nuovamente le
lavoratrici del sesso, che già sono considerate vittime dall'ambito
giuridico attuale contro la tratta delle persone. Così, la procura
approfitta della situazione per creare una responsabilità penale su alcuni
membri della cooperativa delle lavoratrici del sesso "Per Avere Migliori
Condizioni di Lavoro e di Salute", che dovrà spiegare alle sue compagne
perchè si trovavano nell'hotel durante la retata della PGJDF, poiché, a
causa della loro imprudenza, ora si trovano nell'occhio del ciclone. 

Sono compagne che hanno partecipato alla contestazione a Felipe Calderón
all'inaugurazione della XVII Conferenza Internazionale sull'AIDS, dal 3
all'8 agosto 2008 e posteriormente, alla contestazione a Marcelo Ebrard,
alla chiusura dell'evento. Inoltre, hanno partecipato a varie azioni
dirette contro le retate della Segreteria della Sicurezza Pubblica del
Distretto Federale dovute alla denuncia comunale contro le lavoratrivi del
sesso della strada, nell'ambito della Legge della Cultura Civica del
Distretto Federale. Alla domanda di un giornalista sulla retata della
procura capitalina realizzata mercoledi 13 gennaio all'hotel Palacio,
mettiamo la mano sul fuoco per scagionare le compagne cooperativiste
detenute, per una semplice ragione: conosciamo le lavoratrici del sesso che
promuovono questa iniziativa, che cerca di sradicare lo sfruttamento della
prostituzione altrui. Comunque, chi coordina i lavori tra le promotrici
della salute e le donne in difesa dei diritti umani in un punto di
incontro, hanno molto da spiegare riguardo a situazioni come quella che si
è presentata all'hotel Palacio e sono le altre lavoratrici del sesso che
non hanno nessun compito nei loro nuclei cooperativisti e punti di
incontro, che devono valutare il comportamento delle sue incaricate. 

Non crediamo nella buona fede delle autorità della procura capitolina e
nemmeno nelle voci che, dalle ONG che lavorano contro la diffusione
dell'AIDS, ci hanno chiesto di unire le forze con le madame più deprecabili
di Sullivan, la Merced, Buena Vista e Tlaplan, tra le altre zone della
città, dove si esercita il lavoro sessuale, con la protezione dell'impunità
che madame e protettori protetti dagli uffici di Ebrard, mettono in pratica
tutti i giorni. Sappiamo che funzionari pubblici come Marcelo Ebrard
Casaubond, Héctor Serrano Cortés, Celina Sosamontes, Miguel Ángel Mancera y
Agustín Torres, stanno costruendo l'accusa della Brigata di Strada per
estinguere il dominio, diffamarci, incarcerarci e far tacere la nostra
voce. Allo stesso modo, madame protette dall'attuale amministrazione, come
Margarita García Arteaga, Alejandra Gil, Marta Silvia, Angélica Flores e
altre che hanno perso la sua protezione sono state incriminate. 

Sapevamo che questo era un rischio che stavamo correndo, scommettere sulla
costruzione di un'utopia dove le lavoratrici del sesso, fossero rispettate
dal resto della classe operaia, senza padroni e senza l'ombra patriarcale
protettrice. Coloro che sono vittime della prostituzione, si libereranno
dalle loro catene solo quando terminerà la relazione sociale che le
schiavizza. Le lavoratrici e i lavoratori del sesso, si libereranno dello
sfruttamento del quale sono oggetto solo quando distruggeranno la proprietà
privata. Come membri della Otra Campaña ratifichiamo il nostro impegno
nella costruzione di un Programma Nazionale di Lotta anticapitalista, che
tramite mezzi civili e pacifici, dia spazio ai mondi che molte
organizzazioni di lotta già stanno dando alla luce nel proprio che fare
quotidiano. Per tutto ciò che è stato detto, la Brigata di Strada di
Appoggio alla Donna “Elisa Martinez” A.C. e le organizzazioni di lotta che
vanno ad integrare la Rete Messicana del Lavoro Sessuale, ci dichiariamo in
allarme rosso da questo momento e sul piede di guerra, di fronte agli
imminenti ordini di cattura dei suoi membri e i colpi di mano ai nostri
centri di lavoro e abitazione. Abbiamo già presentato questa situazione al
SCI Marcos, quando ha visitato il nostro ufficio de la Merced. 

Una volta, Margareth Devlin, dell'Esercito Repubblicano Irlandese, ha
ricordato che tutti abbiamo un prezzo, solo che questo ha due facce, come
una moneta: quello che speri di guadagnare per aver venduto la causa dei
tuoi fratelli e quell'altro che sei disposto a pagare, per vivere fedele ai
tuoi principi. Nasciamo per morire e in questo piccolo lasso di tempo,
amiamo, sogniamo e lottiamo per un mondo che contenga molti mondi: tra
questi, quello delle lavoratrici del sesso, senza padroni di governo con la
vocazione da protettore, senza i presidenti legittimi che hanno finanziato
la loro lotta contro la violazione con estorsioni a gestori di hotel de la
Merced e senza usurpatori della volontà popolare di un settore della
popolazione che ha votato il 6 luglio 2006. 

Né PRI, né PAN, né PRD, la Otra Campaña contro il potere. 

Viva l'EZLN, viva i loro comandanti politici e militari, viva le miliziane
e i miliziani zapatisti, viva le promotrici della salute riproduttiva
zapatiste, viva le basi di appoggio zapatiste, viva le unità organizzative
di lotta de la Otra Campaña, viva la Sesta Internazionale. 

Camminando, chiediamo. 


Ricevuto da Brigada Callejera, tradotto da Nodo Solidale
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