[Ezln-it] Municipi del Chiapas si oppongono alle tariffe elettriche

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue Aug 24 14:48:06 CEST 2010





La Jornada – Martedì 24 agosto
2010

Municipi
del Chiapas si oppongono alla CFE

Hermann Bellinghusen

Riuniti nel Forum
della Resistenza Civile, che si è svolto nella comunità Señor del Pozo
(municipio di Comitán, Chiapas), rappresentanti di 15 municipi, aderenti
all'Altra Campagna dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale questo fine
settimana hanno deciso di “non negoziare oltre le elevate tariffe dell'energia
elettrica”, e sollecitano “tutti i villaggi ad organizzarsi e formare tecnici
per resistere alle aggressioni della Commissione Federale di Elettricità (CFE)
e delle diverse istanze di governo”. Dunque, non permetteranno l'installazione
dei contatori digitali e controlleranno le proprie comunità “attraverso la
vigilanza della nostra stessa gente”.

Le comunità si
sono dichiarate pronte ad “espellere le multinazionali che arrivino qui a
rubare ed abusare”, ed hanno avvertito che non prevedono “nessuna negoziazione
col malgoverno”, perché questo “amministra e manipola” i loro diritti.

Si sono
pronunciati per un processo organizzativo con tutti quelli che sono in
resistenza: “Non pagheremo fino a che non saranno applicati gli accordi di San
Andrés e non ci sarà democrazia, giustizia e libertà”, ed anche per un maggiore
controllo del loro territorio; la difesa delle risorse naturali; la fine della
repressione e della militarizzazione; la libertà dei prigionieri politici e la
libertà di espressione; l'autonomia e l'autodeterminazione dei popoli, così come
il rispetto dei diritti delle donne e dei loro processi organizzativi.

Invitano “a
lottare per una nuova Costituzione, un congresso costituente ed un piano
nazionale di lotta per esercitare i nostri diritti come cittadini” con un
governo “che comandi obbedendo al popolo e non agli impresari ed ai ricchi”.

Hanno partecipato
al forum rappresentanti delle regioni Frontiera, Altos, Sierra, zona Nord e
dello stato di Campeche. “In tutti i municipi del Chiapas sopportiamo elevate
tariffe dell'energia elettrica; noi popoli in resistenza per oltre 15 anni
abbiamo firmato accordi e patti col governo dello stato ma nessuno è mai stati
applicato”.

Denunciano che
ora “il governo ci sta sottraendo le nostre risorse naturali attraverso il
Programma di Certificazione dei Diritti Ejidali e Assegnazione di Casolari
Urbani ed il Fondo di Aiuti per i Nuclei Agrari senza Regolarizzare, dove cerca
zone strategiche con potenziale di risorse che ci sottrae per consegnarle ad
imprese straniere e gruppi di potere che governano il Messico”.

Denunciano che il
Chiapas “si sta trasformando in un grande centro commerciale”, invaso dai
grandi magazzini. Le comunità subiscono “l'esproprio di spazi nei mercati,
spazi sportivi e naturali”.

I partecipanti al
forum sostengono: “il governo implementa progetti che favoriscono le
multinazionali, pregiudicando villaggi e comunità. Le economie contadine sono
in crisi perché non sono competitive rispetto alle grandi imprese”, mentre i
prodotti essenziali “sono ogni giorno sempre più cari, le tasse più alte,
l'educazione e la salute più carenti e privatizzate ed i salari più bassi”.

Avvertono: “allo
scopo di tenerci buoni ed impedire che ci organizziamo, il governo distribuisce
progetti e si aprono bar e locali per favorire l'alcolismo, la
tossicodipendenza, la divisione, la prostituzione, la delinquenza e tutto
questo porta come conseguenza un clima di insicurezza”.

(Traduzione “Maribel” - Bergamo)




      
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