[Ezln-it] Media bugiardi e complici
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Sat Apr 3 17:19:47 CEST 2010
La Jornada –
Sabato 3 aprile 2010
Los de
Abajo
A chi servono i "grandi" media?
Gloria Muñoz
Ramírez
A nessuno importa più la verità? Quando e chi porrà un
limite alle bugie flagranti dei "grandi" mezzi di comunicazione? Si
può mentire impunemente? Si può trascendere dal diffondere apertamente bugie su
un movimento, persona o organizzazione? Queste bugie fanno parte
dell'aggressione ufficiale contro il movimento o la persona che si sta
diffamando? Sono complici alcuni mezzi di comunicazione dello Stato messicano?
Per chi lavorano questi media? Saranno mai responsabili delle conseguenze delle
bugie pubblicate?
Molte altre domande sorgono dalla grossolana notizia
pubblicata ad otto colonne dal giornale Reforma lo scorso 27 marzo. Si è
trattato di un'informazione in cui non si è mai messa in dubbio la veridicità
di alcune fotografie nelle quali si presumeva apparisse senza cappuccio il subcomandante
Marcos, portavoce e capo militare dell'Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale (EZLN). La stessa notizia legava irresponsabilmente l'EZLN con
l'organizzazione ETA.
La notizia in questione è stata ripresa da oltre 100
giornali ed agenzie di tutto il mondo. Nessun media, ad eccezione dell'agenzia
italiana ANSA, si è preoccupato di mettere in discussione la veridicità delle
fotografie e dell'informazione. Nel frattempo, a San Cristóbal de las Casas e
in Italia, i parenti ed amici di Leuccio Rizzo, nome del giovane fatto passare
per il subcomandante, si allarmavano per la diffusione della bugia e,
soprattutto, si preoccupavano per l'integrità di Leuccio, che tutti avevano
riconosciuto fin da subito.
Il 1º aprile Leuccio Rizzo dichiara apertamente che è suo il
volto presentato come quello del portavoce zapatista. Il suo chiarimento,
ovviamente, non ha trovato spazio né sul giornale che ha pubblicato la calunnia
né presso le agenzie e media che l'avevano ripresa. Il giorno dopo la smentita,
Reforma riporta la dichiarazione nelle pagine interne ed osa dubitare
dell'identità di Leuccio che descrive come "un presunto cittadino
italiano".
La cosa preoccupante di tutto ciò è chi ha studiato e messo
in moto questa calunnia e dove vuole arrivare. A questo punto delle cose,
nessuno si preoccupa più né chiede dell'identità del capo militare zapatista,
ma la falsa informazione ha più di un destinatario, tra questi i gruppi e gli
individui di altri paesi solidali con la causa zapatista. Nessuno dimentica le
campagne xenofobe di anni fa contro di loro, con persecuzioni ed espulsioni in
massa. Come neppure dimentica il 9 febbraio 1995, quando la rivelazione della
presunta identità di Marcos fu accompagnata dall'incursione di migliaia
di soldati nelle comunità zapatiste. Tutti i media che continueranno a mentire
saranno complici di quello che accadrà. http://www.jornada.unam.mx/2010/04/03/index.php?section=opinion&article=011o1pol
losylasdeabajo at yahoo.com.mx.
(Traduzione “Maribel” - Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )
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