[Ezln-it] Abitanti di Cruzton reagiscono alle false accuse

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Fri Oct 23 15:01:29 CEST 2009


La Jornada – Venerdì 23 ottobre 2009
Gli abitanti di Cruztón, Chiapas, neganoi i legami con le attività criminali
Hermann Bellingahusen
Il comitato contro la repressione della comunità di Cruztón, municipio di Venustiano Carranza, Chiapas, reagisce alle diverse accuse mosse dal segretario di Governo, Noé Castañón León. Il funzionario dal settembre scorso dichiara che sul monte della comunità, così come in comunità ed ejidos vicini, si “sarebbe scoperto un traffico di armi, droga e migranti", mentre nello stesso tempo scarta l'ipotesi che siano in programma "esplorazioni minerarie sul Cerro de Cruztón”.
I rappresentanti di Cruztón, comunità aderente all'Altra Campagna dell'EZLN, dichiarano che la loro lotta "è pacifica e per il rispetto dei nostri diritti di popoli indigeni"  
"Non siamo stupidi", affermano rispetto alle dichiarazioni del funzionario. "La violenza che sta generando il malgoverno nelle nostre comunità attraverso il suo Esercito e poliziotti è per implementare progetti turistici che non sono per niente a beneficio delle nostre comunità".
Nel municipio vicino di Nicolás Ruiz, alcuni sconosciuti hanno distribuito dei volantini ai bambini, dicendo di portarli ai loro genitori, con le dichiarazioni del segretario di Governo. Ora "c'è la costante presenza dell'Esercito federale nelle strade del villaggio".  
La comunità respinge le accuse: "Non permetteremo che il malgoverno ci invada col suo Esercito e si impadronisca del nostro territorio; non ci riuscirà con le sue bugie, le sue maldicenze non ci faranno perdere la pazienza e ci organizzeremo per difenderci".
A loro volta, i coloni di Mitzitón (municipio di San Cristóbal de las Casas), aderenti all'Altra Campagna, informano di aver saputo che i paramilitari dell'Ejército de Dios (membri della chiesa evangeliche Alas de Águila) vanno dicendo che alla fine di questo mese verranno nella nostra comunità a spargere sangue. In assemblea abbiamo deciso che difenderemo il nostro territorio ed i nostri diritti di popoli indigeni”.
Avvertono che, "se succederà qualcosa" nel villaggio, "riterremo responsabile il malgoverno dei tre livelli, perché i paramilitari passeggiano impunemente per strada, non hanno nessuna paura per quello che hanno fatto il giorno 21 luglio, quando hanno ucciso il nostro compagno Aurelio Díaz". Come hanno già fatto in precedenza, denunciano che i "paramilitari" sono guidati da Esdras Alonso González, Carmen Días López e Refugio Días Ruiz. http://www.jornada.unam.mx/texto/016n2pol.htm
(Traduzione “Maribel” – Bergamo  http://chiapasbg.wordpress.com )


      
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