[Ezln-it] Diocesi di San Cristobal sotto attacco mediatico
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Mon Oct 19 12:48:00 CEST 2009
La Jornada – Sabato 17 ottobre 2009
La diocesi di San Cristóbal denuncia la campagna diffamatoria in atto contro i religiosi
Hermann Bellinghausen
I vescovi cattolici Felipe Arizmendi Esquivel e Enrique Díaz Díaz, titolari della diocesi de San Cristóbal de las Casas, Chiapas, hanno risposto a diverse denunce pubbliche dei giorni scorsi: “Ancora una volta e con forza, è stata lanciata contro la nostra diocesi una serie di attacchi e calunnie attraverso i mezzi di comunicazione (stampa, radio, televisione, Internet) ed alcuni enti di governo”.
I prelati ed altri rappresentanti cattolici della diocesi si riferiscono alle accuse lanciate contro alcune persone e contro gruppi che “mantengono viva la speranza che si possa costruire una società nuova che sia il segno del regno di Dio, indicandoli come promotori di violenza ed instabilità, di azioni belligeranti, saccheggi, sabotaggi. Questa non è assolutamente la nostra strada”.
Nel mondo, sostengono, è in atto una crisi del sistema sociale, economico e politico che smaschera il fallimento del progetto neoliberista. Nel nostro paese, questo si esprime in un crescente impoverimento della popolazione, disoccupazione, fame, abbandono delle campagne, inefficienza delle istituzioni educative e sanitarie, emigrazione. Tutto questo genera scontento sociale.
Ribadiscono ciò che è ormai risaputo da anni rispetto alla diocesi, che questa ha deciso di camminare accanto alla povera gente che soffre le conseguenze di questo sistema sociale in crisi.
Rivolgendosi al loro gregge, i vescovi dichiarano: Non ci spaventi né ci stupisce che i potenti vogliano intimidere e cercare colpevoli, usando la stessa strategia di diffondere calunnie che, nei decenni scorsi, hanno portato alla persecuzione, vessazione ed arresto di animatori e coordinatori pastorali e di servitrici e servitori nella nostra diocesi. Si riferiscono alle accuse apparse sulla stampa (si presume della procura statale) contro i sacerdoti Eleazar Juárez, Jesús Landín e Juan Manuel Hurtado.
(…)
Invitano inoltre gli attivisti pastorali a non perdere la speranza; piuttosto,a rinnovare e rafforzare l'impegno e le scelte, accompagnando il popolo di Dio. Inoltre, "ad essere prudenti e prendere precauzioni per evitare di essere sorpresi dalla 'semina' di prove false, o da probabili intercettazioni telefoniche o attraverso Internet. Analizziamo spassionata e criticamente le nostre parole ed azioni, verificando se abbiamo dato adito a cattive interpretazioni, per evitare che venga distorto quello che diciamo o facciamo".
(…)
Il seguente episodio, riferito a La Jornada da testimoni oculari, illustra chiaramente la tensione esistente tra la diocesi sancristobalense ed il governo statale. Lo scorso fine settimana, durante la sfarzosa, blindata ed esclusiva visita di 65 ambasciatori nella città di San Cristóbal, il vescovo Arizmendi Esquivel ha cercato di avvicinarsi al governatore Juan Sabines Guerrero.
Sbarrandogli il passo, il sindaco coleto Mariano Díaz Ochoa ha consigliato al prelato di ritirarsi, perché il governatore, ha detto, è molto arrabbiato con la diocesi. Un sacerdote che accompagnava Arizmendi Esquivel gli ha detto: Andiamocene, monsignore. Ci hanno cacciato da posti migliori.
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )
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