[Ezln-it] Perredisti sottraggono terre a campesino zapatista

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon May 25 10:31:11 CEST 2009





La Jornada – Domenica 24
maggio 2009

 

La JBG denuncia che su
questi poderi costruiscono una “casa de salud” alla quale affluiscono aiuti
governativi

Leader
perredisti sottraggono terreni ad un contadino zapatista, denuncia la JBG

Hermann Bellinghausen - Inviato

 

San Cristóbal de las Casas, Chis., 23 maggio. La giunta di buon governo (JBG) Corazón céntrico de los zapatistas delante
del mundo, dal caracol di
Oventic, negli Altos del Chiapas, denuncia che dirigenti perredisti ed autorità
ejidali hanno sottratto due terreni ad un contadino zapatista in Elambó Bajo
(municipio di Zinacantán), "per ordine della Procura Agraria di San
Cristóbal de Las Casas e del commissario dei beni comunali di Zinacantán",
per edificare una "casa de salud", dove si distribuiranno i programmi
governativi, come Oportunidades, in un momento di proselitismo elettorale e
senza basi legali.

 

Il proprietario
legittimo di questi terreni, Mariano López López, base di appoggio
dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale di Elambó Bajo, sostiene che
il podere in cui vive "è l'eredità lasciata da suo padre" e che è lì
da 62 anni. Ora, "le autorità ufficiali della comunità ed i leader
perredisti lo accusano di essere un invasore.”.

 

Il problema
risale all'11 di aprile, quando Juan González Pérez ed altri perredisti hanno
invaso due parti del terreno, spiega la JBG. Uno nel luogo chiamato Bavó, di 13
metri per 11,50, 10 e 13. Questo terreno non "è sua eredità, ma l'ha
comperato per proprio conto.”.

 

Lo stesso giorno
hanno invaso il sito Yolonté, di fianco all'abitazione di López López, a circa
cento metri dal terreno precedente. Le sue misure sono 18,90 metri, per 22,30,
10 e 17.20. Gli invasori "hanno messo tronchi e pietre per delimitare il
confine, questo terreno il compagno l'ha ereditato”.

  

La JBG sottolinea
che di fronte a questi fatti non ha agito "perché come zapatisti non
vogliamo avere problemi con i nostri fratelli della comunità, decidendo di
aspettare che cosa avrebbero fatto" gli invasori filogovernativi.

 

Il giorno 20 i
perredisti guidati di nuovo da González Pérez, "hanno dato via ad una
provocazione costruendo una casa sul terreno invaso". L'edificio
servirebbe "alle persone affiliate ai diversi partiti politici".

 

In precedenza
López López era ricorso al presidente dei beni comunali Francisco Hernández
Pérez. "Si organizzò un'assemblea alla quale parteciparono 80 persone
della comunità, tra loro Juan e Mariano González Pérez, che dissero che il
terreno che avevano occupato non aveva padrone", mentre i testimoni di
Mariano López López affermarono che quelle terre sono di sua proprietà
"come eredità lasciata da suo padre"; i testimoni, chiarisce la JBG,
"sono maggiorenni".

 

Il presidente de
beni comunali, "per risolvere il problema ha fatto un accordo" a
favore dei perredisti. I testimoni dell'indigeno zapatista "hanno cercato
di spiegare nuovamente le sue ragioni ma non sono stati ascoltati".

 

La JBG sottolinea
che "durante tutte queste azioni di sottrazione di terre erano presenti
gli agenti municipali e rappresentanti della comunità tzotzil; alcuni di loro
avevano guidato l'attacco (a spari) ai nostri compagni basi di appoggio
zapatiste il 10 aprile 2004, quando hanno lasciato senza acqua i nostri
compagni basi di appoggio a Jechvó". 


  

In
quell'imboscata diversi zapatisti disarmati e pacifici furono feriti dalle
pallottole, alcuni anche gravemente.  

  

La JBG denuncia
che queste azioni "non sono per il bene della società, ma sono atti di
distruzione e provocazione".  

  

Comunicato completo della JBG

http://enlacezapatista.ezln.org.mx/denuncias/1735

 

 

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)




      
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