[Ezln-it] Solidarietà con i prigionieri politici del Chiapas e del Messico

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Sun Jun 7 22:50:35 CEST 2009



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Solidarieta' con i prigionieri di Bachajon (Chiapas)


All'Altra Campagna
Ai media indipendenti
Alle comunita' indigene del Chiapas e del Messico
Ai/lle ribelli/e di tutto il mondo

Il collettivo Nodo Solidale di Roma (Italia) e il Collettivo Zapatista di
Lugano "Marisol" (Svizzera) esprimono la piu' profonda preoccupazione e
rabbia per l'incremento della violenza repressiva contro le comunita'
indigene in Messico ed in Chiapas in particolare.

Piu' specificamente ci riferiamo alla detenzione arbitraria di 7 compagni
dell'Altra Campagna appartenenti alle terre comunali di Bachajon, terre
ambite dagli interessi multinazionali coinvolti nella costruzione
dell'autostrada "San Cristobal - Palenque" e nei progetti eco-turistici
delle cascate di Agua Azul. Questi compagni sono accusati di rapina, un
delitto fabbricato dalle autorita' del governo per incarcerare coloro che
si oppongono a tali progetti e che preferiscono vivere del prodotto della
terra e dei boschi, piuttosto che divenire schiavi del business del
turismo. In particolare si colpiscono le comunita' od organizzazioni
aderenti a quel profondo programma di lotta e di cambiamento rappresentato
dall'Altra Campagna, promossa dall'Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale, il cui esempio d'indipendenza, autonomia e ribellione continua a
diffondere speranza in Messico e in tutto il pianeta.

Denunciamo che i sette compagni, indigeni tzeltales, sono stati arrestati
violentemente, torturati e obbligati a firmare una lettera auto-incolpante
senza che sia stata tradotta nella loro lingua. Durante le perquisizioni,
le forze repressive hanno rubato gli averi delle loro famiglie e una volta
in carcere i prigionieri sono stati obbligati a dormire sul pavimento, a
lavorare forzatamente e sotto minaccia. Questi compagni delle terre
comunali di Bachajon, attualmente occupate dalle forze militari e di
polizia, sono: Jeronimo Gomez Saragos, Antonio Gomez Saragos, Jeronimo
Moreno Deara, Miguel Demeza Jimenez, Alfredo Gomez Moreno, Sebastian Demeza
Deara e Pedro Demeza Deara.

La fabbricazione di false prove da parte delle autorita' per arrestare i
lottatori sociali, la violenza e la violazione dei diritti umani e la
militarizzazione delle comunita' rurali sono parte di una manovra che gia'
conosciamo e che utilizza il Capitale, attraverso lo Stato, per espropriare
agli indigeni, e ai/lle messicani/e in generale, le loro risorse naturali,
la sovranita' sulla loro terra e il territorio, specialmente quando i veri
proprietari di tali spazi sono villaggi e popolazioni ribelli, non
sottomesse, anticapitaliste ed organizzate.

Questo copione l'abbiamo gia' visto ad Atenco, dove ancora ci sono 12
prigionieri politici, nello stato di Guerrero militarizzato con la scusa
della guerra al narcotraffico, a Oaxaca durante e dopo la formidabile
esperienza dalla APPO. Lo stesso destino e' toccato a Alberto Patishtan
Gomez in Chiapas, detenuto ingiustamente da 8 anni. E in molti altri posti
dove la resistenza non si vende e non vende le sue terre al Capitale.

Vogliamo ricordare che anche i nostri compagni dell'Alleanza Magonista
Zapatista (AMZ) di Oaxaca, indigeni zapotecos della comunita' Santiago de
Xanica, Abraham Ramirez Vasquez, Juventino Garcia Cruz e Noel Garcia Cruz,
sono ancora ingiustamente imprigionati da parte del mal governo
dell'assassino Ulises Ruis Ortiz dal 15 gennaio del 2005. Gli hanno
sparato, li hanno repressi e tuttora si trovano imprigionati per aver
difeso i loro boschi, le loro terre, i loro costumi di fronte gli affari
delle multinazionali. Non vengono liberati perche' non si azzittiscono ed
adesso Abraham, dopo un violento trasferimento dal penitenziario di
Pochutla, e' rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Mihuatlan,
Oaxaca.

Loro, i/le prigionieri/e politici/che di tutto il Messico, dimostrano che
la democrazia statale e' solo una cellula amministrativa e repressiva del
grande Capitale internazionale e che la soluzione e la direzione della
nostra lotta possono venire solo dal basso e a sinistra, con la gente e fra
la gente.

Per questo non li lasceremo soli/e: in Italia, in Svizzera, in Europa e nel
mondo sempre troveremo un modo di ribadire che la lotta di alcun*, e' la
lotta di tutt*; perche' la difesa della madre terra ci anima e il sogno di
farla finita col capitalismo ci unisce.

Nei prossimi mesi, durante le proteste che si organizzeranno contro il
vertice del G8 in Italia, quest* prigionier* saranno presenti nei nostri
slogan, nei cortei, nei momenti di controinformazione. Invitiamo tutt* ad
attivarsi, a unirsi alle mobilitazioni, a prendere coscienza che solo
l'azione coordinata e la resistenza, a livello territoriale e globale,
aprira' le carceri e ci liberera' dal capitalismo.

No al g8, nessun vertice sulle le nostre vite!
Liberta' immediata per gli arrestati di Bachajon, Chiapas!
Rispetto ed autonomia per le comunita' indigene del Messico!
Liberta' per chi lotta e per le vittime della disuguaglianza sociale nel
mondo!

No border, no nation, no prison.


Collettivo Nodo Solidale (Roma, Italia) -
http://www.autistici.org/nodosolidale/
Collettivo Zapatista Marisol (Lugano, Svizzera) - http://czl.noblogs.org/




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