[Ezln-it] Campagne di stampa per confondere

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sat Dec 5 15:29:36 CET 2009





La Jornada –
Sabato 5 dicembre 2009

 

Los de Abajo

 

Campagne di stampa per
confondere

Gloria Muñoz
Ramírez

 

Il 25 novembre un collega tedesco mi scriveva allarmato:
"È vero che gli zapatisti si sono arresi?". La falsa informazione che
l'aveva portato alla tremenda conclusione fera quella che pubblicata circa il
fatto che le giunte di buon governo instaurate dall'Esercito Zapatista di
Liberazione Nazionale (EZLN) in Chiapas, avevano chiesto il riconoscimento
giuridico del Congresso locale, cosa che, in parole povere, significava,
effettivamente, l'abdicazione del progetto più importante fino ad ora della
lotta zapatista: l'autonomia dei suoi popoli. E questo, se fosse stato
confermato, sarebbe stata una notizia da otto colonne sui media del Messico e
di tutto il mondo. Ma nessuno si era preso il disturbo di domandarlo a loro.

L'informazione diffusa dal governo di Juan Sabines, che si è
caratterizzato durante i suoi tre anni per la repressione, la corruzione e le
bugie, ognuna di queste asseverazioni con innumerevoli esempi che le
confermano, ha provocato l'immediata smentita delle giunte zapatiste, ma anche
l'indignazione di settori della società nazionale ed internazionale per la
divulgazione di una notizia che forniva false informazioni (avere una
"fonte" non giustifica un'informazione, soprattutto se la notizia è
di rilevanza tale da meritare maggiore approfondimento).

La notizia si riferiva ad un punto di accordo preso il 19
novembre scorso dal plenum della 63a Legislatura statale, mediante il quale si
era approvata "la creazione della Commissione Speciale di fronte alla
realtà delle giunte di buon governo, su proposta della Giunta di Coordinamento
Politico". Perché, trattandosi di un'informazione tanto importante, il
governo la diffonde sei giorni dopo? E, d'altra parte, perché non è stata
chiesta la versione dell'altra parte coinvolta, cioè, quella degli zapatisti?
Se il governo annunciava la resa dell'EZLN, valeva forse almeno la pena di
domandarglielo.

Al governo di Sabines perfino le montature vengono male.
Diffonde un'informazione insostenibile paragonabile ai peggiori momenti di
Roberto Albores Guillén, che a suo tempo montò ridicole sceneggiate con la
"consegna di armi" da parte di elementi dell'EZLN. Il teatrino allora
durò il tempo di un lampo e non andò oltre. E così succederà con questa nuova
offensiva mediatica di Sabines.

A questo punto, dopo 16 anni di lotta pubblica, essendo
d'accordo o meno con i progetti politici dell'EZLN, qualcuno può immaginare gli
zapatisti seduti nei loro uffici autonomi con una commissione di legislatori
locali? Qualcuno se li immagina a riempire moduli per chiedere riconoscimento
giuridico, coperte, polli e tetti di cartone? Questo significa non conoscerli.
Ma in termini mediatici non importa, perché con questo tipo di campagne la cosa
importante non è convincere, bensì confondere. http://www.jornada.unam.mx/2009/12/05/index.php?section=opinion&article=010o1pol

(Traduzione “Maribel” – Bergamo  http://chipasbg.wordpress.com
)




      
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