[Ezln-it] Impunita' dei paramilitari a Mitziton

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Thu Dec 3 15:01:37 CET 2009


La Jornada – 3 dicembre 2009
 
A Mitzitón, Chiapas, denunciano l’impunità e le minacce dell’Ejército de Dios
Hermann Bellinghausen
 
Sono trascorsi quattro mesi e 12 giorni dall'assassinio di Aurelio Díaz Hernández nella comunità tzotzil di Mitzitón, nel municipio di San Cristóbal de las Casas, Chiapas, e "il malgoverno ancora non ha fatto giustizia ed i paramilitari dell'Ejército de Dios-Alas de Águila" che hanno partecipato ai fatti criminali del 21 luglio scorso "continuano a vivere impunemente nella nostra comunità, minacciandoci", denunciano le autorità ejidales.
L'ejido indigeno, aderente della Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona dell'EZLN, ha documentato che il gruppo di evangelici, ritenuto paramilitare e trafficante di emigranti centroamericani, realizza esercitazioni militari con le armi nelle vicinanze della caserma dell'Esercito federale in Rancho Nuevo. Sostiene inoltre che l'ex pastore evangelico Esdras Alonso González "è il comandante che dà gli ordini, insieme a Carmen Díaz López".
Il 27 novembre, "alle ore 18:30, le nostre autorità comunitarie hanno visto un camion dirigersi verso la comunità El Chivero". Il veicolo era guidato da Francisco Jiménez López, "paramilitare e delinquente dell'Ejército de Dios". Dopo quattro ore, vedendo che non tornava indietro, "siamo andati a vedere", aggiungono.
L'autorità ejidale si è imbattuta in due uomini armati sul ciglio della strada. "Vedendo i nostri compagni hanno tentato di nascondersi, ma senza riuscirci. Tomás Jiménez Vicente aveva in mano un fucile calibro 410". Si tratta dello stesso individuo proprietario del camion "dove sono morti tre fratelli migranti nella comunità di El Carmen Arcotete, agli inizi di gennaio di questo anno", colpiti dagli spari della polizia statale, sembra a causa di un diverbio con i polleros (trafficanti di clandestini - n.d.t.) che non volevano pagare il transito. “Il crimine è ancora impunito”.
I contadini riferiscono di essere andati "fino a dove è arrivato il camion ed abbiamo visto che si trovava sui terreni dell'Esercito federale" ed i passeggeri stavano tagliando gli alberi. "Sono stati visti anche dal vicino Predio Santiago; i tagliatori di alberi sono Francisco Gómez Díaz, Francisco Jiménez López ed altre persone. Come popolo di Mitzitón, aderente all'Altra Campagna, non vogliamo nascondere delinquenti devastatori di legname che hanno già precedenti e denunce penali per reati federali, e per questo la gente è pronta a consegnarli".
Gli indigeni ricordano che gli aggressori del 21 luglio, membri dell’Ejército de Dios, sono Carmen Díaz López, Refugio Díaz Ruiz, Santos Jiménez Díaz, Francisco Ventana Heredia, Luis Rey Pérez Heredia e Carmen Gómez Gómez.
Ed avvertono: “Vogliamo dire al malgoverno che la nostra memoria è viva e non dimenticheremo la repressione che ci ha scatenato contro per distruggere la nostra lotta per la difesa del nostro territorio; al contrario, ogni giorno che passa ci organizziamo sempre di più”.
Bisogna ricordare che il conflitto a Mitzitón è stato scatenato dall'annuncio governativo del passaggio dell'autostrada San Cristóbal-Palenque sul loro territorio. http://www.jornada.unam.mx/2009/12/03/index.php?section=politica&article=014n2pol
(Traduzione “Maribel” – Bergamo)


      
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