[Ezln-it] Lettera dal carcere di San Pedro Pochutla, Oaxaca

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Wed Oct 22 01:34:13 CEST 2008


Originale in spagnolo ->
http://www.autistici.org/nodosolidale/news_det.php?id=724


ALLE ORGANIZZAZIONI  SOCIALI, 
AI SINDACATI, 
ALLE ONG IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI,
ALLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI,
AL POPOLO MESSICANO,
Noel Garzìa Cruz, Juventino Garzìa Cruz e Abraham Ramìrez Vasquez,
membri del Comitato per la Difesa dei Diritti Indigeni e, membri dell’
Alleanza Magonista Zapatista, inviano a tutti un caloroso saluto dal
carcere regionale di San Pedro Pochutla, Oaxaca.
Vogliamo a tutto oggi informare che il tiranno Ulises  Ruiz Ortiz, invece
di risolvere il nostro caso, anziché ascoltare gli appelli delle nostre
organizzazioni, piuttosto che garantirci una vita dignitosa , continua a
reprimerci.
Siamo reclusi in luoghi malsani, insultando così i fondamentali diritti
costituzionali, denunciamo costantemente tutto questo, ma l’assassino fa
finta di non sentire. Siamo vigilati costantemente tutti i giorni e molte
volte si avvalgono delle nostre presenze, per svolgere lavori sporchi,
costantemente tentano di umiliarci con minacce, la situazione è critica.
Tutto questo non svanirà nel nulla. Mancano 3 mesi al compimento del 4°
anno di reclusione senza aver commesso nessun delitto ma, nonostante tutto
possiamo dire che ogni giorno che passa noi ci sentiamo più forti,
convinti e mai e poi mai abbandoneremo la nostra lotta, le nostre legittime
richieste non si negoziano.
I despoti che ci governano stanno gettando il nostro paese nel caos più
totale. Ogni giorno si hanno meno posti di lavoro, meno assistenza ai campi
di coltivazione, continuano a privatizzare le nostre spiagge, stanno
tentando in ogni maniera di privatizzare la PEMEX e così i loro progetti
di cancellare le nostre radici, la nostra cultura avanzano rapidamente.
Cercano, approfittando della nostra povertà di dividere il nostro popolo,
di distruggere le nostre etnie.
Gli Indigeni rappresentano un problema per lo Stato e per questo motivo
uccidono i nostri fratelli o li imprigionano, cercando così di combattere
e fermare il nostro processo organizzativo. Noi continueremo a denunciare
le ingiustizie di cui sono vittime i fratelli della nostra regione e del
nostro stato.
Continueremo ad esigere un paese democratico.
Continueremo ad esigere giustizia per i nostri morti e scomparsi della
APPO.
Continueremo a chiedere giustizia per i nostri popoli indigeni e per il
diritto ad una vita degna.
Esigiamo rispetto per la nostra indipendenza come popoli Indigeni. 
Continueremo a chiedere pace, però una pace giusta.
Forti, continueremo le nostre lotte e mai faremo un passo indietro.
Penitenziario regionale San Pedro Pochutla, Oxaca, 5 ottobre 2008. NOEL
GARCìA CRUZ, JUVENTINO GARCìA CRUZ, ABRAHAM RAMìREZ VàSQUEZ.





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