[Ezln-it] Assedio militare nel municipio di Venustiano Carranza

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Thu Jul 24 15:09:15 CEST 2008


La Jornada – Martedì 22 luglio 2008
 
Denunciano che i soldati mentono per arrestare i leader agrari
Campesinos di Venustiano Carranza, Chiapas, chiedono la cessazione della persecuzione militare
Dichiarano di temere che possa accadere qualche disgrazia a causa dei posti di blocco
Ángeles Mariscal (Corrispondente)
 
Tuxtla Gutiérrez, Chis., 21 luglio. Contadini del municipio di Venustiano Carranza chiedono di 
fermare le incursioni militari che si susseguono dal 17 luglio scorso nelle loro comunità. In quella 
data, elementi dell’Esercito Messicano hanno circondato per tre giorni la comunità di 28 de Junio. 
Dicevano di cercare piantagioni di droga, ma il loro obiettivo era cercare i leader contadini che i 
servizi del paese ritengono essere comandanti dell’Esercito Popolare Rivoluzionario (EPR).
 
José María Hernández, uno dei contadini ricercati, ha raccontato che Bartolomé de la Torre ed altri 
contadini accusati di appartenere al gruppo ribelle sono fuggiti sulle montagne vicine dove si 
permangono fino ad ora per timore di essere arrestati. Nella denuncia fatta arrivare alle 
organizzazioni per i diritti umani, i contadini militanti dell'Organizzazione Campesina Emiliano 
Zapata (OCEZ) spiegano che i soldati sono arrivati fin dall'alba di giovedì scorso nei villaggi di 28 
de Junio, Chitama, El Limón, Laguna Verde, 20 de Noviembre, San Isidro Los Laureles, La Gloria, 
San José Grandeza, El Paraíso, El Puerto, San Lázaro, La Cuchilla y San Caralampio Chapín, tra le 
altre.
 
“Hanno installato un posto di blocco all’ingresso di 28 de Junio dove vive il nostro compagno José 
María Hernández Martínez”, villaggio che si trova a circa 110 km dalla capitale.
 
I contadini spiegano che il posto di blocco è stato installato sull'unica via di accesso al villaggio e 
per lasciarli passare vengono chiesti i documenti e la credenziale di elettore. "Cercano i nostri nomi 
su una lista che riporta i nomi dei nostri compagni accusti di essere dell'EPR", spiega uno di loro.
 
I membri della OCEZ temono di essere arrestati o che i militari entrino nei loro villaggi. "I nostri 
compagni non sono dell'EPR, sono gente che lavora, tutti quansappiamo che cosa fanno e per 
questo non è giusto che i militari gli stiano dando la caccia, e quindi preferiamo nasconderli in un 
altro posto perché non vogliamo che succeda qualche disgrazia", denunciano.  
 
Solo il 28 agosto 2007 diverse decine di militari entrarono direttamente nel villaggio chiedendo 
direttamente agli abitanti di dire "dove si trovava il  campo di addestramento" degli eperristi.
Da allora gli abitanti di questo luogo vivono con la paura constante che nel loro villaggio si realizza 
un operativo per arrestare i loro compagni.
 
(Traduzione Comitato Chiapas “Maribel” – Bergamo)


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