[Ezln-it] Le basi zapatiste di Sok'on risolveranno da sole il
problema dell'acqua
Annamaria Pontoglio
maribel_1994 at yahoo.it
Tue Jan 29 14:53:16 CET 2008
La Jornada Martedì 29 gennaio 2008
- Il sindaco di Zinacantán ha rimandato o cancellato molti appuntamenti ufficiali con gli indigeni zapatisti
Sokon decide di risolvere il furto Di fronte allindifferenza delle autorità, Sokon ha deciso di risolvere il problema della fornitura dacqua
- De la Cruz Jiménez si prende gioco di noi, es incapace o è in malafede, afferma la giunta di buon governo
HERMANN BELLINGHAUSEN
San Cristóbal de las Casas, Chis. 28 gennaio. La giunta di buon governo (JBG) Corazón Céntrico de los Zapatistas delante del Mundo ha annunciato che di fronte all'indifferenza delle istanze ufficiali - dal livello municipale a quello federale - risolverà direttamente il furto dell'acqua nella comunità Sok'on, nel municipio ufficiale di Zinacantán. Come è stato comunicato ieri, i cacicchi del villaggio di Nachig ("priisti-perredisti", secondo la JBG di Oventic), con il sostegno di funzionari e dei successivi governi municipali, hanno sottratto la sorgente della citata comunità zapatista.
"Riteniamo di aver fatto tutto il possibile per trovare una soluzione comune di questo problema; tuttavia, le autorità municipali, statali e federali si sono dimostrate chiuse. Le nostre basi di appoggio di Sok'on sono state molto pazienti ed hanno dimostrarono tutta la loro volontà di arrivare ad una soluzione dialogata, ma nessuna autorità ufficiale ha dato loro ascolto e nemmeno a noi, come JBG. Non ci lasciano altra via d'uscita".
Le autorità autonome comunicano che "in assemblea comunitaria, le nostre basi di appoggio di Sok'on hanno deciso che non possono non risolvere i loro problemi perché riguardano la vita di tutti". Essendo loro i legittimi proprietari della sorgente e "tenuto conto che l'acqua è un diritto umano al quale tutti devono avere accesso senza distinzione di militanze, credenze o qualunque altra condizione, è nostro diritto ed obbligo dare soluzione ai nostri compagni perché abbiano il diritto di usare la loro sorgente".
La giunta di Oventic ricorda che nel maggio scorso citò il sindaco di Zinacantán, Antonio de la Cruz Jiménez, davanti ai giudici municipali ed ai rappresentanti di Nachig per dialogare. Dato che "le autorità ufficiali non si presentarono", la JBG inviò un'altra citazione per il 14 giugno. Anche questa volta il presidente municipale ufficiale non si presentò all'appuntamento. Venne quindi citato di nuovo per il 20 giugno. De la Cruz Jiménez "fa sapere, tramite il suo ufficio, alla JBG che non può partecipare alla riunione programmata". Tuttavia, informava che il 24 giugno ci sarebbe stata una consultazione con gli agenti e rappresentanti di tutte le comunità "per risolvere in maniera definitiva il problema.
Soluzione condizionata
Davanti all'assenza ed al silenzio ufficiale, il 3 luglio 2007 la JBG tornò a citare De la Cruz Jiménez. Il giorno 6, il municipio di Zinacantán rispose avvisando che "non è possibile partecipare alla riunione convocata dalla giunta per il giorno 9, ma si inviano i verbali firmati presumibilmente da tutti gli agenti municipali e rappresentanti comunitari di 40 località. In detti verbali si stabilisce che se le basi di appoggio cooperano per la gestione del sistema di acqua municipale, per le feste tradizionali ed accettano gli incarichi, solo così sarà data loro l'acqua".
Il 5 settembre, la JBG propose di dialogare sui "presunti" verbali di accordo e chiese di riceverli ufficialmente dall'allora presidente municipale. "La JBG lo invitò per iscritto ad una riunione, ed invitò anche il resto dei membri del municipio, gli agenti ausiliari ed i rappresentanti comunitari del municipio che sembra avessero firmato i verbali del 24 giugno". Furono invitati anche i rappresentanti della chiesa (i moletikes) e si propose di tenere la riunione nella sede del Centro di Formazione Indigena (Cideci).
Il 20 settembre, il sindaco di Zinacantán ha risposto per iscritto che non gli era possibile essere presente poiché gli agenti, rappresentanti comunitari ed il municipio "avevano degli impegni" e proponeva una nuova data, tra il giorno 15 e 18 ottobre. Il giorno 24 la JBG accetta e conferma la proposta del sindaco (il 15 ottobre) "intendendo che sarebbero stati presenti il presidente e la sua giunta, gli agenti, i rappresentanti comunitari ed i moletik". Le autorità del municipio non si presentarono, nonostante quanto concordato.
Il 4 dicembre la JBG esprimeva nuovamente al sindaco ufficiale la sua preoccupazione per la mancanza di soluzione del problema a Sok'on e per le sue ripetute assenze che dimostrano "la "cattiva volontà al dialogo; potremmo interpretarlo come una presa in giro, incapacità o malafede". Le autorità zapatiste ritengono "che sia chiara la mancanza di serietà e volontà delle autorità ufficiali di Zinacantán per dialogare, così come la mancanza di attenzione delle autorità statali e federali per restituire l'acqua e la terra delle quali sono stati spogliati i nostri compagni".
(Traduzione Comitato Chiapas Maribel Bergamo)
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