[Ezln-it] Improcastinabile, smilitarizzare il Chiapas
Renza
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Sun Feb 10 19:32:34 CET 2008
La Jornada domenica 10 febbraio 2008
Improcastinabile, smilitarizzare il Chiapas
Elio Henríquez e Emir Olivares Alonso - Corrispondente e reporter
La Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani
(CCIODH) ha denunciato che a più di dieci anni dal massacro di Acteal, in
Chiapas, la situazione sociale continua ad essere attravesata da profonde
dinamiche di disuguaglianza e esclusione che subiscono in maggioranza la
popolazione di questo stato.
Ha aggiunto che la costruzione delle autonomie indigene delle comunità
zapatiste è senza dubbio, lesempio più avanzato di questa modalità di
organizzazione, e genera spazi propri di partecipazione sociale, economica
e politica, la cui intensità elude i referenti istituzionali e si scontra
con profonde dinamiche di dominazione culturale ancora vigenti.
Senza dubbio, lorganizzazione delle autonomie crea divisione e conflitti
in molte comunità, perché i poteri pubblici hanno risposto con politica
di sviluppo sociale che non rispettano questi modi di organizzarsi e non
hanno incluso seriamente la partecipazione delle comunità nei loro piani.
Alla chiusura del loro giro per il Chiapas, allinterno della loro sesta
visita in Messico (la prima è stata nel 1998, dopo il massacro di 45
indigeni in Acteal), la ONG ha presentato un bilancio provvissorio
sulladempimento delle sue raccomandazioni sul massacro.
A dieci anni dal massacro cè la necessità improcastinabile di
intrapprendere la smilitarizzazione della zona e di dissolvere tutti i
gruppi paramilitari nella regione - però aggiunge - purtroppo continuiamo a
riscontrare sia la continuità della loro presenza come la loro collusione
con agenti di sicurezza pubblica. In alcune aree geografiche, la loro
attività è addirittura aumentata ed inoltre persistono numerose
irregolarità nel funzionamento della giustizia.
La commissione internazionale ha dichiarato che i poteri pubblici devono
rispettare e promuovere i processi di autonomia dei popoli e delle comunità
indigene, visto la loro comprovata capacità di soddisfazione delle necessità
di base mentre i programmi governativi di sviluppo economico e sociale
devono essere approvati da settori sociali veramente rappresentativi.
Intorno al tema di Acteal, lorganizzazione ha aggiunto che anche se il
governo di Juan Sabines abbia creato un gruppo di magistrati proprio per
occuparsene, non è arrivato a nessuna conclusione significativa, dato
che la detenzione dei soggetti condannati per questi fatti, la revisione
delle sanzioni amministrative imposte o la firma di accordi con la comunità
senza riconoscimento della verità sui fatti, sono semplicemente atti
politici simbolici, inutili per arrivare alla giustizia.
Nel suo bilancio presentato ieri, la ONG ha sottolineato che le autorità non
devono criminalizzare o reprimere i movimenti o le organizzzioni sociali con
una modalità punitiva, per cui ha richiesto che vengano fatte le riforme
necessarie per eliminare le situazioni di mancanza di difesa, di abuso di
potere, di vulnerazione del principio di presunzione dinnocenza, di
costruzione di denunce false e la creazione di reati che possano esser
utilizzati in questa dinamica repressiva.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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