[Ezln-it] El Violín zapatis ta - Los de Abajo
Renza
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Mon Feb 4 17:39:22 CET 2008
Los de Abajo La Jornada 2 febbraio 2008
El Violín zapatista
Gloria Muñoz Ramírez
In un atto che è passato inosservato da parte dei media, nonostante la
convocazione molto ampia e la presenza della squadra degli attori della
pellicola El Violín, è giunta la gente di varie generazioni per
solidarizzare con le comunità indigene zapatiste, attualmente sotto minaccia
militare, paramilitare e della polizia solo pochi giorni fa sono stati
condannati ad otto anni di prigione due zapatisti, accusati di omicidio
niente di meno che da membri del gruppo paramilitare Organización para la
Defensa de los Derechos Indígenas y Campesinos (Opddic). Il giudice ha
appoggiato tutte le irregolarità e le contraddizioni denunciate dalla difesa
ed ha perfino indennizzato gli opdiqueros.
Nellevento che si è tenuto a Città del Messico, gli attori della
pluripremiata pellicola El Violín hanno dichiarato apertamente la loro
condanna della militarizzazione, non solo in Chiapas, ma di tutte le
comunità indigene del paese. Il clima, nel locale di UNIOS, è stato franco,
caldo e solidale. Era da molto tempo che non riuscivamo a fare qualcosa di
simile nel DF è stato il commento generale dei presenti alla giornata di
appoggio
La ciliegia sulla torta è arrivata con la presenza di Guillermo e Mariana
Selvas, che poche ore prima avevano recuperato la libertà (tolta
ingiustamente durante la selvaggia repressione perpetrata in San Salvador
Atenco, il 3 ed il 4 maggio del 2006). Dopo esser stati dietro alle sbarre
un anno e otto mesi, sono usciti assolti da qualsiasi accusa e non hanno
neanche ricevuto il tipico usted perdone.
Appena usciti di prigione si sono messi a lavorare per la otra campaña,
hanno ringraziato per laiuto recivuto dai loro compagni ed hanno chiarito
che non cè stata nessuna concessione e che la loro libertà è solo il
prodotto di tutte le mobilitazioni. Questo prova di che cosa sono fatti i
compagni della otra, ha detto Sergio Rodríguez, che ha ricordato che non ci
sono ancora tutti, per cui si debe continuare a lottare per la libertà dei
16 che sono ancora nel penal di Molino de Flores, ed i tre che stanno nella
carcere di alta sicurezza dellAltiplano
(a cura del Comitato Chiapas di Torino)
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