[Ezln-it] Carovana in Chiapas - 2 agosto

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Tue Aug 5 14:57:38 CEST 2008


La Jornada - 2 agosto 2008
Los de Abajo - losylasdeabajo at yahoo.com.mx - Gloria Muñoz Ramírez 
Carovana in Chiapas

La solidarietà tra uguali, l'accompagnamento politico e fraterno, il "siamo 
qui" che ha come risposta "siamo contenti con voi", l'emozione di sapersi tra 
compagni pestando terre autonome e ribelli, l'allegria e l'indignazione 
comuni, la somma di sforzi e volontà, il riconoscere il nemico comune ed il 
proposito di continuare a lottare insieme. Tutto questo e altro ancora si 
vive in questi giorni nei villaggi zapatisti, durante la visita della 
Carovana nazionale ed internazionale di osservazione e solidarietà con le 
comunità zapatiste del Chiapas, composta da centinaia di attivisti di 
Messico, Argentina, Uruguay, Canada, Stati Uniti, Stato Spagnolo, Italia, 
Francia, Grecia, Belgio, Germania, Svizzera e Danimarca.

Questa carovana non è la prima né, speriamo, l'ultima che passe nelle 
comunità in resistenza, ma ha di speciale che si sta realizzando in mezzo ad 
un incremento delle persecuzioni governative, in particolare a livello 
economiche, dirette a schiacciare un progetto autonomo che porta avanti una 
proposta nazionale ed internazionale di lotta anticapitalista. Un altro 
elemento che inquadra questa visita è il silenzio mediatico quasi totale 
attorno all'attuale escalation di cui sono protagonisti i tre livelli di 
governo: federale, statale e municipale, così come i tre principali partiti 
politici: PRI, PAN e PRD.

I più di 300 attivisti, provenienti in maggioranza dall'Europa, si disperdono 
ora per le differenti comunità zapatiste della Selva e de Los Altos del 
Chiapas. Arrivano con un impegno di solidarietà politica: ascoltano con 
rispetto i loro anfitrioni, registrano, prendono appunti e fotografano per 
poi poter far informazione sull'attuale situazione del Chiapas nei loro 
rispettivi paesi. Ci sono, ovviamente, le denunce degli zapatisti, ma anche 
complicità e scambi con coloro che "arrivarono da lontano, perché si vede e 
si sente che sì sono nella lotta con noi".

I poteri locali del Chiapas si preparano per la visita non gradita, negando 
la benzina per trasferirsi nelle comunità. I corpi di "intelligenza" di 
chissà quale dipendenza scattano fotografie in modo intimidatorio, ma nulla 
ostacola la gente solidale che arriva dove si è prefissa e dove gli zapatisti 
li riceve con balli, allegria e con un "speriamo che continuiate ad 
appoggiare ed a organizzarvi, perché sapete bene che il mal governa ogni 
giorno pianifica come ci va a fregherà in ogni comunità".

A quasi 25 anni dalla sua fondazione, oltre 14 dall'inizio della guerra ed a 
cinque anni esatti della formalizzazione della loro autonomia, gli zapatisti 
continuano ad invitare nel paese e nel mondo ad una proposta di lotta e di 
organizzazione. E, come si può ben vedere, non sono soli.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)







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