[Ezln-it] Comunicato della Rete delle Radio Comunitarie Indigene

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Mon Apr 14 06:46:41 CEST 2008



Comunicato della Rete delle Radio Comunitarie Indigene del Sud-Est
Messicano

Presa di posizione sull'assassinio di Felicitas Martinez e Teresa Bautista,
speakers e giornaliste di "94.9 FM La Voce che Rompe il Silenzio" della
regione Triqui, Oaxaca, Messico.

La Rete delle Radio Comunitarie Indigene del Sud-Est Messicano, composta da
16 radio comunitarie indigene di Oaxaca e del sud di Veracruz, esige dalle
autorita' federali e locali il chiarimento immediato dall'assassinio delle
nostre compagne comunicatrici e speakers della radio Triqui "94.9 FM La
Voce che Rompe il Silenzio", avvenuto lo scorso 7 aprile nei paraggi della
comunita' di Llano Juarez, Oaxaca.

Questo grave attentato alla liberta' d'espressione e alla liberta' di
comunicazione indigena contravviene i principi di liberta' d'espressione e
accesso ai mezzi di comunicazione indigeni riconosciuti nella nostra
Costituzione e contravviene diversi concordati internazionali dei diritti
umani come il Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici, la
Convenzione Americana dei Diritti Umani e la recentemente pubblicata
Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli Indigeni.

I popoli e le comunita' indigene del Messico hanno l'inalienabile diritto
di essere informati attraverso i propri media, nella propria lingua,
rispettando le proprie tradizioni e culture. I media comunitari e
particolarmente i mezzi di comunicazione indigeni si sono consolidati negli
ultimi anni come la miglior via per informare i villaggi e per preservare
la loro lingua e cultura.

Un attentato contro un comunicatore e' un attentato contro la societa'
intera, un attentato contro un comunicatore o una comunicatrice indigena e'
lo stesso un attentato contro la societa' in generale pero costituisce
inoltre un affronto a un popolo indigeno, a un popolo con una storia, un
attentato contro la sua lingua, contro le sue tradizioni ed evidenzia
l'intolleranza di certi gruppi di potere contro l'autodeterminazione
esercitata dai medesimi gruppi indigeni.

Il diritto alla comunicazione, a conoscere e ad accedere all'informazione,
e' un diritto di tutti e tutte le messicane; le nostre compagne Felicitas
Martinez e Teresa Bautista esercitavano questo diritto a beneficio del loro
popolo e per questo sono state assassinate; la loro morte e' un esempio in
piu' della violenza estrema contro le donne in questo Paese, una mostra del
fatto che le donne sono state e continuano ad essere considerate come un
bottino politico e che i loro diritti possono essere calpestati senza
nessuna punizione.

La responsabilita' dello Stato Messicano in relazione a questi fatti deve
contemplare la realizzazione di un'indagine seria, esauriente e imparziale,
e deve contenere misure concrete per garantire la sicurezza dei
collaboratori della radio Triqui "94.9 FM La Voce che Rompe il Silenzio”,
i quali dopo l'attentato hanno smesso di trasmettere.

E' urgente che le autorita' federali assumano la propria responsabilita' in
questa faccenda e intervengano nella misura delle loro facolta' legali
coordinatamente con le autorita' dello Stato di Oaxaca; la Procura Speciale
per l'attenzione ai delitti contro i Giornalisti e la Sottoprocura
d'Indagine della Delinquenza Organizzata non possono eludere il proprio
dovere in questo caso.

Il diritto dei popoli indigeni ad avere accesso ai propri mezzi di
comunicazione non puo' essere violentato impunemente; il diritto alla
liberta' d'espressione, di comunicazione e di informazione deve farsi
valere pienamente nella regione Triqui, a Oaxaca, in tutto il Messico.

Non possiamo permettere che questo crimine resti impunito, non possiamo
permettere che ci calpestino i nostri diritti e che attacchino in questo
modo contro le donne, le compagne che fanno parte dei nostri popoli e
comunita'.

* Esigiamo che le autorita' statali e federali agiscano con la dovuta
diligenza, con stretta adesione al diritto e che non diano priorita’ a
elementi di tipo politico per chiarire questi assassinii.

* Esigiamo il pieno ed irristretto rispetto della liberta' d'espressione e
della liberta' di comunicazione delle popoli e delle comunita' indigene del
Messico.

* Esigiamo lo stop della violenza contro le compagne e i compagni del
Municipio Autonomo di San Juan Copala, Oaxaca.

* Esigiamo che le donne dei nostri popoli e delle nostre comunita' siano
trattate con rispetto, dignita', uguaglianza e che non siano violentate in
nessun modo.

Esortiamo le organizzazioni civili, di giornalisti, dei diritti umani,
delle radio e dei media comunitari, delle organizzazioni sociali, degli
organismi civili internazionali dei diritti umani e tutte quelle persone
che sono interessate a far luce su questi fatti a solidarizzarsi con le
nostre richieste e reclamare allo Stato Messicano una risposta rapida ed
effettiva.

Mai piu'!
Liberiamo i media!

(Tradotto da Nodo Solidale - http://www.autistici.org/nodosolidale )





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