[Ezln-it] Dichiarazione Oaxaca Libera

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Mon Apr 14 05:49:46 CEST 2008



Quello che segue e' il documento redatto al Foro Statale per i Diritti dei
Popoli di Oaxaca, ovvero a un incontro di tutte quelle organizzioni, popoli
indigeni, collettivi, gruppi che in gran maggioranza hanno rappresentato
l'area anti-elettorale in seno alla APPO. Si fa una sintesi dell'attuale
situazione e un appello alla riorganizzazione della APPO sui principi
fondatori.


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Dichiarazione Oaxaca Libera


I popoli, le organizzazioni, i collettivi e i gruppi riuniti nella citta'
di Oaxaca nel Foro Statale per la Difesa dei Diritti dei Popoli di Oaxaca,
provenienti da tutte le regioni del nostro Stato e contando anche sulla
presenza solidale di osservatori nazionali e internazionali

Dichiariamo:

• Che a Oaxaca governa una mafia, che utilizza le risorse pubbliche a
proprio beneficio, che promuove la privatizzazione delle terre, dell'acqua,
delle risorse forestali e minerarie e che utilizza in maniera aperta la
violenza e la repressione per frenare la giusta lotta dei nostri popoli.

• Che la miseria, l'ingiustizia e la violenza che subisce il popolo
oaxacachegno e' prodotto di un sistema di caporalato mafioso protetto dal
governo federale. A Oaxaca viviamo in uno stato d'eccezione dove le
garanzie costituzionali e i diritti umani sono costantemente violati dagli
stessi governanti.

• Che condanniamo energicamente l'assassinio e la detenzione dei
rappresentanti indigeni e del movimento cittadino e manifestiamo la nostra
indignazione e condanna per i recenti omicidi di Felicitas Martinez, Teresa
Bautista, Placido Lopez Castro, Lauro Juarez e Rosalino Diaz ed esigiamo il
pieno chiarimento di questi crimini e il castigo dei colpevoli materiali e
intellettuali dei medesimi.

• Che esigiamo il rispetto della terra e delle risorse naturali
proprieta' dei nostri popoli indigeni, ratifichiamo il nostro diritto di
consulta davanti ai mega-progetti e reclamiamo la fuoriuscita dalle nostre
terre delle imprese elettriche, minerarie, turistiche e forestali
multinazionali.

• Che reclamiamo il rispetto delle radio comunitarie e la fine della
persecuzione che attuano i vari caciques (capi mafia locale, ndt) del PRI,
i militari e i funzionari federali. Esigiamo che venga rispettato il
diritto dei popoli indigeni alla libera espressione e all'utilizzo dei
mezzi di comunicazione per difendere il nostro patrimonio e la nostra
cultura.

• Che con il pretesto della guerra al narcotraffico, le differenti
regioni del nostro stato sono state militarizzate, il che significa la
costante violazione ai diritti umani della popolazione indigena. Queste
operazioni militari provocano paura e cercano di intimidire le richieste
delle nostre comunita'. Le violazioni dei diritti umani raggiungono anche i
nostri fratelli e sorelle centroamericani che hanno bisogno di attraversare
il nostro Paese.

• Che una debolezza nella lotta dei nostri popoli e' l'assenza di
organizzazione e l'isolamento, per questo siamo d’accordo che e'
necessario creare un'alleanza tra i nostri popoli e le nostre
organizzazioni basata sui principi, sulla storia e sui costumi comunitari
dei nostri popoli; un'alleanza indipendente da tutti i partiti politici,
senza burocrazia e ne' leader, un'alleanza costruita dal basso dove le
donne e gli uomini siano rispettati. Un'alleanza che ci aiuti a frenare la
repressione, che ci permetta di difendere il nostro patrimonio e cultura, e
che ci aiuti a raggiungere l'autonomia dei nostri popoli.


APPELLO


Facciamo un appello urgente alle organizzazioni e gruppi, indigeni, di
donne, dei diritti umani di Oaxaca, Messico e a livello internazionale
affinche' l'assassinio delle nostre compagne Teresa Bautista e Felicitas
non resti impunito, ed e' per questo che vi sollecitiamo di unirvi alla
nostra richiesta che sia la Procura Specializzata per l'attenzione ai
delitti contro i giornalisti che realizzi l'indagine sopra questo crimine
che ci indigna.

Facciamo appello ad accompagnare in forma solidale la lotta di resistenza
del Municipio Autonomo di San Juan Copala, di San Pedro Yosotatu,
Chalcatongo, San Juan del Rio e El Pipila seriamente minacciati dal governo
di Ulises Ruiz e dalle bande di pistoleri che operano in queste regioni con
la protezione del governo statale. Reclamiamo la punizione degli assassini
Andres Castro Garcia e Inocente Castro Victoria, autori intellettuali del
crimine contro il nostro compagno Placido Lopez.

A impulsare con rinnovato brio la lotta per la liberazione dei nostri
compagni prigionieri politici: Pedro Castillo Aragon, Flavio Sosa, Miguel
Juan Hilaria, Adan Mejia, Miguel Angel Garcia, Victor Hugo Martinez,
Roberto Cardenas Rosas, Reynaldo Martinez Ramirez, Constantino Hilario
Castro, Homero Castro Lopez, Juliantino Martinez Garcia. Lottare per la
fine delle persecuzione contro i nostri compagni e per la cancellazione
delle centinaia di mandati di cattura che sono stati emessi contro i
rappresentanti comunitari, della zona mixteca, Sierra Juarez, Valles
Centrales, La Cuenca e l'Istmo de Tehuantepec.

Manifestiamo che i diritti delle donne devono essere rispettati, ed e' per
questo che esigiamo la fine delle violenze di genere, che sia depenalizzato
a livello nazionale l'aborto e che l'equita' di genere sia una delle
richieste centrali del movimento sociale.

Di fronte la difficile situazione che vive il popolo di Oaxaca, facciamo un
appello fraterno e rispettoso ai villaggi, ai quartieri, alle barricate,
alle organizzazioni, ai sindacati, a gruppi di donne, alle ONG, ai giovani,
agli artisti, agli intellettuali per ricostruire l'Assemblea Popolare dei
Popoli di Oaxaca sotto gli stessi principi che gli dettero vita, basati
sull'autonomia, l'indipendenza, il collettivismo, il consenso ed il
rispetto. La APPO non deve essere patrimonio di nessun gruppo politico, ne'
il suo consiglio, ne' uno spazio settario di leaders. La Appo deve
recuperare il suo carattere di assemblea, dove sia rispettata la
diversita', dove siano riconosciuti la voce e i diritti delle donne, dove
le decisioni si prendano per consenso e che abbia un programma di lotta
completo che permetta al nostro popolo la difesa effettiva dei propri
diritti. Solo una APPO forte potra' affrontare la barbarie nella quale
viviamo noi popolo di Oaxaca.

Adesso basta con le spoliazioni, adesso basta con l'impunita', mai piu'
morte.


Scritto a Oaxaca de Juarez, la citta' della dignita' e della resistenza, il
giorno in cui ricordiamo la morte di Emiliano Zapata, 10 aprile 2008.


Firmatari:

    * Municipio Autonomo di San Juan Copala
    * Comunidad di Yosotatu
    * Udepi-mixteca
    * Coordinadora de organizaciones y pueblos de la Chinantla
    * Bienes comunales de Chalcatongo
    * Organizaciones Indias por los Derechos Humanos de Oaxaca
    * Radio Huave
    * Cerec-Tepeuxila
    * Colectivo Autonomo Magonista
    * Ucizoni
    * Comunidad de Monte Aguila, Mazatlan
    * Red de Radios Comunitarias e Indigenas del Sureste de Mexico
    * Comunidad la esmeralda Chimalapa
    * Radio Ayuuk
    * Centro de derechos humanos Tepeyac
    * Ceapi
    * Tierra blanca, chimalapa
    * Cactus
    * Codedi-Xanica
    * Codeci
    * Comunidad de San Pedro Evangelista, Matiias Romero
    * Comision Magisterial de derechos humanos (seccion 22 del SNTE)
    * Uvi
    * Fundar
    * Radio Arco Iris
    * Comunidad de San Juan Jaltepec
    * Ejido el Pipila
    * Ojo de agua, comunicacion
    * Radio Tezoatlan
    * Asamblea Universitaria UAM-A
    * Mpr
    * Frente coordillera norte-mixteca
    * Comunidad de Santa Cruz Mixtepec
    * Ceuco
    * Maiz
    * Asoc. Nacional de Abogados Democraticos
    * Amap
    * Radio Planton
    * Cimac
    * Oaxacalibre
    * Centro social libertario
    * Grupo solidario La Venta
    * Frente de Pueblos del Istmo en Defensa de la Tierra
    * Codep
    * Codem
    * Comite' de liberacion 25 de noviembre
    * Radio Bemba
    * Nodho por derechos humanos
    * Consorcio por la equidad de genero
    * Radio Ke-huelga






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